Live in Roma, ministro dello Sport Abodi: “Combattere la sedentarietà digitale"

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Il primo appuntamento di Sky TG24 Live In Roma si apre con la presenza del ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, lo chef e conduttore televisivo Alessandro Borghese e la plurimedagliata olimpica Tania Cagnotto

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Sky Tg24 e sostenibilità. Sky Up The Edit è alla sua terza edizione: un progetto per le scuole che coinvolge i ragazzi di tutte le età e sfida giovani e professori a realizzare un contenuto audiovisivo che rappresenti i  valori dello sport, della sostenibilità e del benessere. Quest’anno gli ospiti sono il ministro dello Sport Andrea Abodi, la campionessa mondiale Tania Cagnotto e anche lo chef Alessandro Borghese per parlare di sostenibilità anche sulla tavola. (LIVE IN ROMA 2024 - LA DIRETTA)

Abodi su inchiesta San Siro: "Fuori da stadi chi non rispetta regole"

E parlando di sport con il ministro Abodi non si può non citare i fatti di cronaca degli ultimi giorni sull'inchiesta ultrà a San Siro. “Il calcio è fatto per i tifosi - ha affermato Abodi - non c’è cosa peggiore che tradire questo spirito con atteggiamenti che con il calcio non hanno nulla a che vedere. Anche le curve sono luogo di socialità e libertà. Esistono due categorie di tifosi: i tifosi, specialmente i giovani, a cui diciamo sempre grazie; e poi ci sono quelli che non rispettano le regole della vita e loro devono stare fuori dallo stadio”. Servono suove regole? “Non servono regole nuove - ha affermato il ministro - ma bisogna applicare quelle che ci sono. Usare la tecnologia: esistono strumenti che consentono la riconoscibilità di coloro che non si comportano bene e useremo quindi la biometria. Chiederemo anche alle società di fare qualcosa e cioè ritirare il gradimento ai soggetti che non si comportano in modo adeguato. E chi ha commesso reati gravi non deve far parte di questa comunità”.

Tania Cagnotto: "Per atleti difficile gestire anche social"

Tania Cagnotto è l’unica italiana ad aver vinto un oro mondiale nei tuffi. Che rapporto c’è con i giovani, per essere un modello, specialmente in un tempo in cui si vive sui social? “Io ho iniziato la mia carriera quando ancora non c'era il boom dei social ed è stato più facile", ha spiegato la tuffatrice. "Questa è una cosa in più che gli atleti devono saper gestire. Ma è molto difficile gestire i social contemporaneamente con la responsabilità che hai poi sul campo gara: da giovane è difficile sapere e conoscere i limiti e dedicare ai social il giusto tempo. La cosa importante, lo dico anche da mamma, è dare ai giovani un’educazione fin da subito”.

Alessandro Borghese: "Social meravigliosi ma serve cautela"

I social sono uno strumento fondamentale anche per Alessandro Borghese che gestisce da solo i suoi profili. “Io sono stato il primo chef ad aprire un sito e poi sono stato travolto dal mondo della tecnologia", ha raccontato lo chet e conduttore tv. "Questo meraviglioso ambiente tecnologico mi ha portato anche ad aprire una start up. Mi piace comunicare con il mio pubblico ma è uno strumento da usare con cautela: internet, come dico alle mie figlie, è un po’ come la strada. Bisogna fare attenzione specialmente in giovane età. Tutto cambia di settimana in settimana e i ragazzi sono molto bravi a stare al passo con i cambiamenti perché con i social ci sono nati”.

Abodi: "No telefoni a scuola, si va per apprendere"

C’è poi un tema che riguarda anche la scuola: si è parlato molto di adottare politiche che proibiscano l’utilizzo dei telefoni in classe. “Io non credo al proibizionismo", ha affermato il ministro Abodi. "Bisogna semplicemente rispettare le norme perché è così che si può vivere bene insieme. A scuola si va per apprendere e serve concentrazione: il telefono può distrarre e che all’inizio della scuola venga ritirato può far parte di un modello di apprendimento adeguato". E ha aggiunto: "Anche quando si fa sport non si può andare in giro con il telefono in mano. Quindi io credo che le norme del ministro valditara siano giuste". Poi c'è il tema dell'utilizzo dei telefoni fuori dalla scuola: "Io ho molta fiducia nel buon senso dei giovani che si sappiano un po’ gestire. Ma bisogna contrastare la sedentarietà digitale: io faccio sempre appello affinché tutti facciano amicizia fisicamente, di persona, anche con sè stessi e con il proprio corpo. In questo serve lo sport, che fa bene non solo al fisico ma anche all’anima".

Sport e scuola

Fare sport è divertente, connette con se stessi, con gli altri, porta con sé una serie di valori. A Tania Cagnotto chiediamo quanto è accessibile da atleta fare un percorso nella scuola e portare avanti la propria performance sportiva ed educazione scolastica? “Lo sport mi ha insegnato i valori più importanti: senza la fatica e l’impegno difficilmente si hanno dei risultati. la prima regola è impegnarsi in qualcosa che non sai se avrà davvero dei risultati. Lo sport insegna anche mentamlete ad affrontare le difficoltà e ad affrontare strategie”, ha concluso l'atleta. 

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