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Von der Leyen, Meloni: "Il no a Ursula nel merito e nel metodo"

Politica
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Dalla premier al leader della Lega, Matteo Salvini, passando per Tajani, Elly Schlein, Conte e Calenda. Ecco i principali commenti della politica italiana alla rielezione di Ursula von der Leyen, confermata alla guida della Commissione europea

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"Fratelli d'Italia ha deciso di non votare" per la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea, rimanendo "coerente con la posizione espressa nel Consiglio Europeo di non condivisione del metodo e del merito". Così Giorgia Meloni, in una dichiarazione a margine del vertice della Cpe di Blenheim Palace e dopo che il Parlamento europeo ha confermato la presidente uscente alla presidenza della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti"Questo non comprometterà la collaborazione su molte materie, come ad esempio l'immigrazione", ha aggiunto, facendo comunque "gli auguri di buon lavoro" a von der Leyen. Meloni ha infine detto di "non aver ragione di ritenere" che questo voto possa "compromettere il ruolo dell'Italia nella Commissione". 

Salvini: "Von der Leyen eletta con l'ennesimo inciucio"

"Con la complicità dell’ennesimo inciucio, eletta Ursula Von der Leyen a capo della Commissione europea. Un altro schiaffo a colpi di nuove tasse green, sbarchi e guerra, contro il voto di milioni di cittadini che chiedevano un cambiamento netto a Bruxelles". Questo il commento di Matteo Salvini, in un post sui social. "La Lega ha votato 'no' e, insieme ai Patrioti, che è il terzo gruppo all’Europarlamento. non starà a guardare, difendendo a tutti i costi la sicurezza, il lavoro e l’orgoglio degli italiani. In Ue, ha aggiunto, "propongono, guerra, sbarchi di clandestini, auto elettriche cinesi. Non possono comprarci e costringerci a chinare la testa. Ma noi saremo a testa alta solo a difesa degli italiani", ha aggiunto il leader della Lega.

Tajani: “Senza l’elezione di von der Leyen sarebbe stato il caos”

"L'elezione di Roberta Metsola con 90% voti al Parlamento Ue e l'elezione di oggi di von der Leyen alla Commissione, sono un messaggio molto positivo ai mercati, agli investitori, e un chiaro messaggio di istituzioni che di fronte a una serie di difficoltà internazionali hanno deciso di offrire un progetto di stabilità. È la prima cosa da fare se vogliamo avere una strategia, senza stabilità diventa velleitaria". Questo, invece, il commento del vicepremier e leader di FI, Antonio Tajani. "Immaginate cosa sarebbe stato se non fosse stata eletta oggi von der Leyen - ha aggiunto -, avremmo solo creato caos, messo in subbuglio mercati e spread. Da parte della politica europea c'è stata una reazione di grande responsabilità", ha detto. Per poi concludere: "Ci sono forze politiche, in totale contrasto con quello che pensa la maggioranza dei parlamentari al Parlamento Ue, che sono politicamente ininfluenti".

Pd: “Sostegno a von der Leyen, bene il suo programma”

"La delegazione degli eurodeputati Pd ha deciso di sostenere la candidata alla presidenza della Commissione europea, riconfermando Ursula von der Leyen per un secondo mandato. Il suo discorso in aula questa mattina e le linee guida politiche inviate al Parlamento europeo vanno nella direzione da noi auspicata. Diverse e significative richieste poste come condizione dal Gruppo dei Socialisti e democratici a von der Leyen trovano riscontro nelle sue parole e nel suo programma: grazie al lavoro negoziale portato avanti dal nostro Gruppo politico, von der Leyen non collaborerà con la destra, ma anzi ha aperto il suo campo al Gruppo dei Verdi". Questo, poi, quanto emerso in una nota diffusa dalla delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo. "Quelli più divisi oggi sono stati quelli del governo italiano. Si sono divisi su questo voto ma soprattutto quello che abbiamo visto è la totale irrilevanza di questo governo in Europa". Così, inoltre, si è espressa Elly Schlein. "Abbiamo visto gli interventi della Lega, ci chiediamo chi rappresenti oggi questo governo in Europa.  Gli interventi sguaiati dei leghisti a cui Giorgia Meloni si è accodata con il suo voto? Oppure il plauso del ministro degli esteri Tajani. Io vedo grandi spaccature lì dentro, ma soprattutto vedo la mancanza di una visione del futuro dell'Italia e dell'Europa da parte di questo governo. Giorgia Meloni, e non lo diciamo dal voto di oggi ma come lo sapete lo diciamo da tempo,  in Europa si è sempre scelta gli alleati sbagliati e questo sta isolando il nostro paese - ha concluso Schlein -. Nel voto di oggi ha dimostrato ancora una volta di anteporre gli interessi del suo partito a quelli del paese". 

Conte: “Il M5S ha votato contro Ursula, non condividiamo la strategia delle armi”

"In Europa, coerentemente, il M5S ha votato contro von der Leyen perché non condividiamo la strategia delle armi e della guerra a oltranza in Ucraina, l'assenza di un piano serio contro le disuguaglianze e la valanga di tagli che il Patto di stabilità imporrà all'Italia con la complicità dell'ok di Meloni: 13 miliardi l'anno di sforbiciate che colpiranno le tasche dei cittadini, i diritti sociali, la sanità". Lo ha scritto sui social il leader pentastellato Giuseppe Conte.

Calenda: “No a von der Leyen un errore, Meloni schiera Italia in minoranza antieuropea”

"Il voto di Giorgia Meloni contro von der Leyen è un grave errore e un danno per l’Italia. Il modo in cui la presidente del Consiglio ha gestito questa partita è stato obiettivamente imbarazzante. L’esito è la scelta di schierare l’Italia in una minoranza antieuropea che accresce l’isolamento di un Governo che oggi ha già pessimi rapporti con gli esecutivi di Francia, Spagna e Germania. Il problema è sempre lo stesso: Meloni non riesce mai a mettere il suo ruolo di Presidente del Consiglio davanti a quello di capo partito". Questo, infine, su X il pensiero espresso dal leader di Azione, Carlo Calenda.

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