Acca Larentia, Schlein attacca Meloni: “Sciogliere gruppi neofascisti”

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La richiesta della segretaria del Pd è arrivata il 10 gennaio, al question time alla Camera, in cui ha criticato anche la mancata presa di posizione della premier rispetto alla vicenda dei saluti fascisti. Pronta la risposta del ministro dell'Interno Piantedosi: i governi di centrosinistra non hanno mai sciolto i gruppi di ultradestra 

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Non è ancora arrivato un commento sui fatti di via Acca Larentia dalla premier Giorgia Meloni. E la segretaria del Pd, Elly Schlein, è passata all’attacco lanciando l’invito a "sciogliere i gruppi neofascisti". La richiesta è arrivata il 10 gennaio, al question time alla Camera. Pronta la risposta del ministro dell'Interno Piantedosi:  i governi di centrosinistra non hanno mai sciolto i gruppi di ultradestra. Il ministro ha poi censurato i saluti fascisti che hanno "tradito il ricordo di Acca Larentia" e per i quali sono state identificate 100 persone. Intanto, ancora saluti romani ieri nella Capitale, alla commemorazione di Alberto Giaquinto e poco prima del derby Lazio-Roma.

Botta e risposta tra Schlein e Piantedosi

Schlein ha insistito sul fatto che Meloni non si sia ancora espressa sul caso: “Il suo silenzio è imbarazzante", ha attaccato. Interrogato dalla segretaria del Pd, Piantedosi si è presentato alla Camera affermando che il raduno neofascista, riproponendo "gesti e simboli che rappresentano un'epoca condannata dalla storia", ha "tradito lo spirito della commemorazione" di una "tragedia così grave". Ha poi difeso l'operato delle forze di polizia, che hanno "adottato lo stesso modulo operativo seguito nelle analoghe manifestazioni effettuate negli anni scorsi": e se domenica i partecipanti erano mille, nel 2018 erano addirittura tremila. A cinque esponenti di Casa Pound è stato contestato il delitto di apologia del fascismo. Il titolare del Viminale ha quindi respinto l'appello a sciogliere i gruppi estremisti, per "la particolare complessità dei presupposti previsti dalla normativa vigente", che non ha permesso neanche a governi sostenuti del Pd di adottare iniziative in questo senso.

L'attacco a Meloni

Ma la risposta del ministro ha lasciato "profondamente insoddisfatta" Schlein. "Continueremo ad insistere - ha assicurato - che queste organizzazioni neofasciste vengano sciolte, come chiede la Costituzione, perché rappresentano un pericolo per la pubblica sicurezza”. Poi l’attacco a Meloni, che "ha parlato 3 ore la settimana scorsa, ma le sarebbero bastati 10 secondi per dichiararsi antifascista, come la Costituzione su cui ha giurato. Siccome ha detto più volte di non essere ricattabile, ci chiedevamo chi la stesse ricattando. Beh, si sta ricattando da sola evidentemente, perché resta in ostaggio del suo passato, da cui continua a non voler prendere la distanza".

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