Roma, saluti romani e "presente" alla commemorazione della strage di Acca Larentia

Cronaca

La giornata dell'anniversario una delle pagine più tragiche degli anni di piombo a Roma, è finita tra le polemiche e l'annuncio del ricorso alle carte bollate. Tutto per l'iniziativa di alcuni militanti dell'estrema destra che, come da tradizione, hanno voluto celebrare con le braccia tese i tre ragazzi del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978 davanti alla sede del Msi. Proteste di Pd, Azione e Più Europa. Schlein: "Oggi interrogazione parlamentare"

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La commemorazione bipartisan dell'anniversario della strage di Acca Larentia, una pagina tragica degli anni di piombo a Roma, è sfociata in polemiche e nel ricorso alle carte bollate. L'evento, inizialmente concepito con le migliori intenzioni, è stato oscurato dalle controversie a seguito dell'iniziativa di alcuni militanti dell'estrema destra. Questi ultimi, seguendo una tradizione consolidata, hanno commemorato i tre ragazzi del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi il 7 gennaio 1978 davanti alla sede del Msi, con saluti fascisti e proferendo il termine "presente".

 

Due cerimonie in due luoghi diversi

La cerimonia con i saluti romani si è svolta successivamente e in un luogo diverso rispetto a quella istituzionale, alla quale hanno preso parte il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l'assessore alla Cultura Miguel Gotor per il Campidoglio. In questa cerimonia istituzionale, sono state deposte due corone di alloro alla presenza di figure come il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. Tuttavia, la vicinanza spazio-temporale tra le due commemorazioni ha generato polemiche, con il Partito Democratico di Roma e Più Europa che hanno chiesto al presidente Rocca e alla premier Giorgia Meloni di prendere le distanze dall'evento.

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Critiche da Pd, Azione e Più Europa

Le critiche sull'episodio sono piovute da diverse direzioni, con esponenti dell'opposizione che hanno condannato l'uso dei saluti romani durante la commemorazione. "Questa è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea", ha detto il leader di Azione Carlo Calenda. "Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione", ha sostenuto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. La leader dem ha aggiunto: "Presenteremo un'interrogazione al Ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile".  L'interrogazione, come ha spiega la segretaria, sarà presentata nella giornata di oggi. Il presidente Rocca ieri ha risposto duramente alle accuse, smentendo la presenza di saluti romani nella cerimonia istituzionale e definendo le dichiarazioni della consigliera regionale Emanuela Droghei come false, surreali e diffamatorie. Durante la commemorazione, il presidente Rocca ha sottolineato il dovere di ricordare le vittime degli Anni di Piombo, definendoli "morti per l'odio ideologico che ha avvelenato quel periodo". L'assessore capitolino Gotor ha partecipato alla cerimonia per ribadire che la militanza politica non può giustificare la violenza e lo spargimento di sangue.

La Digos invierà a pm informativa

La Digos invierà una informativa in Procura a Roma in merito alla commemorazione per i fatti di via Acca Larentia davanti alla ex sede dell'Msi. Nell'incartamento verrà ricostruito quanto avvenuto durante la manifestazione dove sono stati fatti anche saluti romani. All'evento hanno preso parte centinaia di persone. L'informativa sarà messa a disposizione dei magistrati che dovranno valutare la formale apertura di un fascicolo di indagine.

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