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Mes, la Lega fa muro. Molinari: “Il 14 dicembre non sarà discusso alla Camera”

Politica
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"La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni di Giorgia Meloni in merito", ha aggiunto il capogruppo leghista alla Camera, facendo però emergere i differenti pensieri sul tema all'interno dei partiti della stessa maggioranza di governo

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La discussione alla Camera sul Mes prevista per il prossimo 14 dicembre sembra destinata a slittare dopo le affermazioni del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari. Le sue parole però hanno fatto riemergere le differenze sul tema tra i partiti della stessa maggioranza con Forza Italia più possibilista rispetto a Lega e Fratelli d'Italia. Nel dibattito politico entra anche l'opposizione con il capogruppo Italia viva alla Camera, Davide Faraone, che ha affermato: "È uno spettacolo indecente, un'ignobile pantomima che brucia la credibilità residua dell'Italia in Europa. Sulla decisione del Parlamento fissata per il 14 dicembre, prima il ministro Giorgetti dice sì, poi interviene il capogruppo della Lega Molinari che chiude le porte. Intanto per aumentare la confusione, Forza Italia si dice favorevole al Meccanismo europeo di Stabilità.

Molinari: “Il 14 dicembre non discuteremo del Mes”

"Il patto di stabilità è lontano dall'essere concluso e anzi vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes. Spiego perché: il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario, ma esistono provvedimenti che vengono prima", ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ospite del Caffè della Domenica di Maria Latella a Radio 24. "La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni di Giorgia Meloni in merito", ha aggiunto.

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Fitto: “Aspettiamo prima il consiglio Ue”

Il Mes "è un pezzo di ragionamento ampio, andrei per ordine, vediamo in questo consiglio Ue cosa si definisce: non può essere visto in modo autonomo”, ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto a 'In mezz'ora' su Rai3. “Il consiglio Ue deve affrontare le modifiche del bilancio e dossier rilevantissimi. Abbiamo la trattativa sul patto di Stabilità, le cose vanno raccordate. Pensare che ci sia una discussione a parte che non tenga conto di queste due cose non ci convince", ha proseguito Fitto

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La posizione di Forza Italia

"Non sto seguendo direttamente la trattativa in Europa sulla riforma del Patto di Stabilita', ma la posizione di Forza Italia è quella già espressa da Antonio Tajani, cioè il Mes può essere approvato se utile ad ottenere la deroga al Patto di Stabilità come l'Italia vuole. Previo un ulteriore passaggio del Parlamento in caso di reale utilizzo", ha invece affermato Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, intervistato ad Affaritaliani.it sulla discussione alla Camera sulla ratifica del Mes prevista per giovedì 14 dicembre. Sull'intenzione di Lega e Fratelli d'Italia di andare a un altro rinvio, Barelli ricorda: "Io so che il ministro Giorgetti è molto attento alla tematica perché sa che la ratifica da parte del Parlamento può essere un contrappeso sulla trattativa per il Patto al fine di arrivare alla deroga e all'esclusione delle spese per il Pnrr e per gli aiuti all'Ucraina per la guerra e anche far slittare di altri due anni il parametro del 3% del rapporto deficit-Pil – ha proseguito Barelli – Ricordo che se mai dovessimo utilizzare il Mes saremmo in default. Quindi cosa assolutamente improbabile. Il prossimo passaggio parlamentare non è un grande problema, è solo un fatto di principio e da capogruppo di Forza Italia dico che può essere utile per rasserenare gli altri Paesi europei e consentirci di ottenere una risposta positiva alle nostre richieste sulla riforma del Patto Ue. Ma deciderà il governo come e quando procedere", ha concluso Barelli.

Faraone (Iv): “Ignobile pantomima. Europa assiste attonita”

"Mentre Giorgia Meloni continua a giocare a nascondino sul Mes, la sua maggioranza, come al solito, si divide", ha commentato Davide Faraone, capogruppo Italia viva alla Camera. "È uno spettacolo indecente, un'ignobile pantomima che brucia la credibilità residua dell'Italia in Europa. Sulla decisione del Parlamento fissata per il 14 dicembre, prima il ministro Giorgetti dice sì, poi interviene il capogruppo della Lega Molinari che chiude le porte. Intanto per aumentare la confusione, Forza Italia si dice favorevole al Meccanismo europeo di Stabilità. Il comportamento del governo Meloni, con l'Europa che assiste attonita, è letteralmente incredibile", ha concluso Faraone. 

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