Decreto migranti, cambiano tempi permanenza dei minori nei Cpr. Critiche le opposizioni
La Commissione Affari Costituzionali ha licenziato il testo con la modifica di alcuni emendamenti tra cui si estende da 30 a 45 giorni il tempo massimo di permanenza dei minori nelle strutture di prima accoglienza. Le opposizioni insorgono
- Il terzo decreto sui migranti, conosciuto come “Cutro 2” modifica la disciplina sull'accoglienza dei minori. Il testo, licenziato dalla Commissione Affari Costituzionali e riformulato con alcuni emendamenti del relatore, Francesco Michelotti (FdI), estende da 30 a 45 giorni il tempo massimo di permanenza dei minori nelle strutture di prima accoglienza
- In caso di flusso migratorio significativo, i Centri potranno ospitare fino al 50% di persone in più rispetto al limite di capienza fissato. I minori che abbiano compiuto i 16 anni saranno ospitati nei centri per gli adulti per 5 mesi. Ai 90 giorni se ne potranno aggiungere altri 60, arrivando così a complessivi 150 giorni. È questa una delle misure più contestate dalle opposizioni
- Intanto, mentre Pd e M5S protestano, il governo ha chiesto il voto di fiducia sul terzo decreto migranti e la Camera è stata così convocata per lunedì 27 novembre alle ore 12
- "Le modifiche approvate ieri alla Camera dei deputati dalla maggioranza alla legge che tutela i minori stranieri non accompagnati (legge 47/2017) stravolgono completamente le norme di civiltà che avevano fatto dell'Italia un modello in Europa. Quando ci si riduce a infierire su persone di minore età si è davvero senza umanità, senza intelligenza, e senza vergogna”, ha detto la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd nella Commissione Affari sociali
- Per la deputata M5S Carmela Auriemma questo decreto “è l'ennesimo provvedimento inutile, ideologico, propagandistico e anche disumano verso i migranti, che si troveranno ammassati in strutture che magicamente vedono raddoppiata la loro capienza senza alcun adeguamento degli spazi, e verso i minori ultra-sedicenni che potranno essere ospitati in strutture per adulti”
- Sempre per Auriemma le norme del decreto “sono in contrasto con la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e con la Costituzione italiana”. Poi ha aggiunto: “Hanno vinto le elezioni su tre grossi temi: riduzione delle tasse, sicurezza e gestione dell'immigrazione. Ebbene, è proprio su questi tre dossier che si registra il loro fallimento”
- Lo scontro tra maggioranza e opposizione è anche sulle donne migranti vittime di abusi e maltrattamenti. La maggioranza ha detto no, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, agli emendamenti presentati dall'opposizione al decreto migranti, relativi alle donne abusate
- Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi ha spiegato che si era proposto “che le donne migranti che avevano subito torture, abusi o maltrattamenti venissero ospitate direttamente nei Centri antiviolenza. Ma la maggioranza ha detto che la loro permanenza in questi Centri sarebbe dovuta avvenire senza alcun aggravio di spesa per le casse dello Stato. Il che significava penalizzare queste strutture così necessarie, che di fatto avrebbero smesso di funzionare”
- A contestare il decreto è anche Riccardo Magi di +Europa che ritiene il provvedimento "indegno e disumano" con il quale le opposizioni "continueranno a battersi”
- "Quello che sta accadendo in quest'Aula è che il potere esecutivo si sta sostituendo al potere legislativo primario, piano piano. Rischiamo di avere in eredità un Parlamento delegittimato. E quando la maggioranza sostiene di avere sempre ragione, come avvenuto con questi voti di fiducia, e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia” sono state le parole deputato di +Europa Benedetto Della Vedova
- Anche per il deputato Pd Federico Fornaro il governo ha fallito: “C'è una sorta di bulimia di decreti, di iniziative, privi, a nostro giudizio, però, di un approccio serio e concreto, che vada al di là di una logica di semplice propaganda. Proprio questa bulimia di decreti rappresenta, più di tante parole, un'ammissione di impotenza”