Riforme, Meloni a italiani: “Decidete voi o i partiti?”. Su Albania: “Non deportiamo”

Politica
©Ansa

Durante la sua diretta “Gli appunti di Giorgia”, la presidente del Consiglio ha parlato di diversi temi, dall’accordo con l’Albania, definito “molto innovativo”, al progetto di riforma costituzionale e alle date del prossimo G7, che si terrà dal 13 al 15 giugno in Valle d’Itria, in Puglia

ascolta articolo

Sono stati diversi i temi toccati dalla premier Giorgia Meloni durante la sua diretta "Gli appunti di Giorgia". Molto atteso l'annuncio del prossimo G7 a presidenza italiana, che si terrà il prossimo 13 e 15 giugno in Puglia, più precisamente a Borgo Egnazia, in Valle d’Itria. Durante la mezzora di diretta la presidente del Consiglio ha anche parlato dell’accordo con l’Albania, sottolineando come "preveda che Tirana dia all'Italia le aree dove realizzare due strutture. Una sarà un centro di prima accoglienza al porto, e nell'area più interna ci sarà una seconda struttura sul modello dei Cpr. Si tratta di un accordo molto innovativo", ha dichiarato Meloni. Infine, la premier non ha mancato di rivolgere un appello agli italiani in merito al percorso di riforme costituzionali che il governo intende promuovere. “Questa riforma non serve a qualcuno ma a tutti, e lo sanno anche quelli che per calcolo politico la stanno osteggiando, senza però offrire argomenti seri, perché certo non possono dire la verità. Che si sono cioè abituati a governare perdendo le elezioni che vogliono continuare a fare così anche in futuro. Voi cosa volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario”, ha dichiarato.

La riforma costituzionale

Un’ampia parte del suo intervento la premier l’ha riservata alle riforme, un cruccio dei molti presidenti del Consiglio che l’hanno preceduta e di cui si vedono le foto alle spalle. “Quando sarà finito il mandato del mio governo ci sarà anche la mia foto, ci vuole tempo, almeno quattro anni”. La premier ha poi continuato: "Quanti di questi presidenti del Consiglio e quanti di governi che hanno presieduto sono stati effettivamente scelti dai cittadini? Quanti di loro avrebbero fatto il presidente del consiglio se fossero stati i cittadini a scegliere chi li avrebbe governati? Non lo sapremo mai. Quello che sappiamo per certo è che molti governi sono passati sulla testa degli italiani, sono stati frutto di giochi di palazzo, e quando rispondi al palazzo e non ai cittadini, è il consenso del palazzo che ti interessa, più di quello dei cittadini. E abbiamo visto i risultati”. Meloni ha rimarcato come il punto principale dell’azione del governo sia uno, cambiare la Costituzione. “In 75 anni sono cambiate tante cose. L'unica cosa cambiata mai è la base del sistema, la costituzione ed è dove abbiamo avuto il coraggio di intervenire. Perché a me non interessa durare cinque anni se dopo di noi tutto tornerà uguale, se non approfittassimo della stabilità di questo governo per lasciare all'Italia una riforma che, comunque vada, consentirà agli italiani di scegliere direttamente chi li governa, e a chi li deve governare di avere cinque anni per realizzare il suo programma”. Il progetto dell’esecutivo è chiaro: “La riforma è semplice, prevede che i poteri del Presidente della Repubblica non vengono toccati, salvo il fatto che l'incarico di formare il governo viene automaticamente assegnato al candidato che si è affermato nelle urne. Il presidente del Consiglio è eletto direttamente dal popolo, contestualmente alle Camere e la legge elettorale deve anche garantire che il presidente eletto abbia una maggioranza in Parlamento. E prevediamo una norma antiribaltone e anti governo tecnico. E da ultimo aboliamo i senatori a vita di futura nomina”, ha dichiarato Meloni.

 

La Manovra e la Toscana

Non poteva che mancare un commento sulla Manovra, in questo momento al vaglio del Parlamento. "È una manovra seria, realistica, che non getta risorse dalla finestra e continua a disegnare una strategia e delle priorità", ha dichiarato la premier, che ha poi parlato anche di quanto accaduto in Toscana, dove nei giorni scorsi c'è stata un'alluvione. "Il governo anche stavolta è intervenuto immediatamente dichiarando lo stato di emergenza e stanziando le prime risorse utili a consentire alle istituzioni locali di far fronte, con le dergohe a muoversi in velocità", ha sottolineato Meloni, che ha poi spiegato come "la Protezione civile più avanti valuterà l'erogazione delle ulteriori risorse necessarie, quando la Regione Toscana avrà terminato la ricognizione analitica dei danni".

 

vedi anche

Premierato, Casellati: testo non blindato, ma richieste siano coerenti

L’accordo con l’Albania

Ampio spazio anche all’accordo con l’Albania, annunciato pochi giorni fa a Roma assieme al premier albanese Edi Rama. “I due centri potranno accogliere contestualmente fino a tremila immigrati per svolgere procedure di frontiera, che grazie a questo governo possono essere esaurite in 28 giorni. Per questo nell'arco di un anno potranno essere gestiti in Albania anche fino a 36mila migranti”, ha dichiarato Meloni. Secondo la premier, “questo è un accordo di grande respiro europeo, con cui l'Albania si conferma nazione amica non solo dell'Italia ma anche dell'Unione europea. Nonostante l'Albania non faccia ancora parte dell'Ue, Tirana si sta comportando di fatto come se già lo fosse, facendo scelte in linea con i principi di cooperazione e solidarietà alla base dell'Unione europea. E può diventare un modello di cooperazione fra Paesi Ue ed extra Ue sulla gestione dei flussi migratori”. La premier rimanda poi al mittente tutte le accuse. “Chi non è d'accordo può dire quello che vuole, ma penso non si possa sostenere che intendiamo deportare qualcuno in una nazione candidata all'ingresso nell'Unione europea. Sono fiera che noi e l'Albania siamo stati i primi a immaginare una soluzione di questo tipo”.

vedi anche

Migranti, quante persone potrebbero essere trasferite in Albania?

La questione di Gaza

Tra gli argomenti toccati c’è anche Gaza, sulla quale la premier ha dichiarato: “Stiamo facendo un lavoro a tutti i livelli per evitare l'allargamento della crisi in Medio Oriente con conseguenze che potrebbero essere inimmaginabili. Voglio raccontare l'impegno italiano sul fronte umanitario. Finora l'Italia ha fornito 16 tonnellate di aiuti con due missioni di aerei che il 30 e 31 ottobre hanno trasportato in Egitto, a circa 50 chilometri dal confine con la Striscia di Gaza materiale da campo, tende, potabilizzatori, servizi e materiale medico, in modo da poter ospitare i civili sfollati e dare i primi aiuti". Meloni ha poi aggiunto: "Abbiamo immediatamente avviato l'approntamento della nave Vulcano con un ospedale imbarcato che ha capacità diagnostica e chirurgica. Abbiamo comunicato ai Paesi arabi della regione ai Paesi Nato la possibilità di cooperare con noi in modo di ampliare al massimo l'iniziativa. La nave Vulcano ha appena terminato l'approntamento, è partita nei giorni scorsi e in parallelo, sempre con il ministero della Difesa, che voglio ringraziare, abbiamo avviato l'approntamento di un ospedale da campo che ha le stesse caratteristiche di quello imbarcato ma con una capacità maggiore di ricovero e cura, che potrà essere impiegato in una località che andrà definita nei prossimi giorni, magari sempre in cooperazione con i Paesi che hanno manifestato il loro interesse a collaborare".

vedi anche

La Nave Vulcano della Marina verso Gaza: ecco di cosa si occuperà

Politica: I più letti