Migranti, quanti potrebbero essere trasferiti in Albania? E con quali prospettive?
L’intesa siglata tra Roma e Tirana permetterà al nostro Paese di spostare in territorio albanese circa 36mila persone all’anno. Non tutte quelle che arriveranno sul suolo italiano però potranno poi arrivarci: sono escluse le donne, i minori e chi proviene da Paesi non sicuri. In quanti poi potrebbero vedersi negato l’asilo? E in tal caso cosa succederebbe? Anche di questo si è parlato nelle puntate del 7 e dell'8 novembre di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
- L’accordo siglato tra Italia e Albania permette a Roma di utilizzare il territorio albanese per la costruzione di due centri per i migranti, ciascuno dalla capienza massima di 1500 persone, all’interno dei quali i migranti dovrebbero rimanere meno di un mese. Il totale dei migranti che verrebbero ospitati nei centri arriva a 36mila persone all’anno. Per dare un’idea dei numeri: quelli sbarcati in Italia nel 2023 sono 144mila. Anche di questo si è parlato nelle puntate del 7 e dell'8 novembre di Numeri, di Sky TG24
- Per capire meglio i piani italiani bisogna guardare anche alla situazione sul nostro territorio. Oggi nei CPR veri e propri ci sono poche centinaia di posti (619). Con le nuove strutture annunciate dal governo si arriverebbe a un massimo teorico di 3mila posti disponibili, esattamente come quelli in Albania
- Si tratterebbe quindi di numeri alti, ma in Albania non potrebbe andare chiunque arrivi in Italia. Lo ha precisato anche il ministro dell’Interno Piantedosi: potrebbero essere trasferiti in Albania solo i migranti in arrivo da Paesi considerati sicuri. Se guardiamo i primi Stati da cui arrivano i migranti, vediamo però che quasi tutti sono considerati dall'Italia non sicuri. Fanno eccezione solo Costa d’Avorio e Tunisia
- E ancora, guardando i dati, si vede come dall'inizio del 2023, dei migranti arrivati in Italia, meno di un quarto proviene da quella lista di Paesi considerati sicuri
- Se poi si guardano i numeri assoluti, si vede che da gennaio ad agosto 2023 sono arrivati oltre 60mila migranti da Paesi non sicuri, mentre i Paesi sicuri presentano numeri più bassi
- Non solo: sappiamo inoltre che sono stati esclusi minori e donne. Rimarrebbe solo quindi la fetta degli uomini adulti
- E ancora, potranno essere portati dall’Italia all’Albania soltanto i migranti salvati in mare da Frontex, Guardia Costiera, Guardia di Finanza e altri attori istituzionali. Non si tratta dunque della totalità di chi arriva nel nostro Paese
- Al netto di tutte queste precisazioni, si può ipotizzare che – sui 145mila migranti che hanno toccato il suolo italiano finora nel 2023 - solamente 15mila sarebbero trasferibili in Albania: 100mila sono arrivati da Paesi non sicuri, 10mila sono minori e donne incinte, 20mila non sono stati salvati dalla Guardia costiera o dalla Guardia di finanza
- Cosa potrebbe accadere a questi migranti? La permanenza massima prevista dall’accordo è di 28 giorni, che serviranno per completare le procedure accelerate necessarie a decidere se la richiesta d'asilo può essere accolta oppure no. L'Italia oggi rifiuta la maggioranza delle domande d'asilo: è così per il 60% dei casi. E i numeri sono più o meno gli stessi da 15 anni a questa parte
- C’è poi da considerare che tutti coloro che non potranno andare in Albania – donne incinte, fragili, minori – sono già persone che otterrebbero in automatico la protezione. È quindi presumibile che molti migranti che arriveranno in Albania non otterranno l’asilo. Le persone a cui sarà negato questo diritto dovrebbero quindi essere rimpatriate, ma in Italia l'anno scorso su 28mila ordini di espulsione sono stati eseguiti solo 2.900 rimpatri
- Il premier albanese Edi Rama è stato chiaro: "Se l'Italia non riuscirà a eseguire i rimpatri dovrà riprenderseli"
- Tutte queste considerazioni ci portano a ipotizzare che dei migranti che arriveranno in Albania solo circa il 30% otterrà asilo e verrà in Italia. Il 65% vedrà invece rifiutata la propria richiesta d'asilo, ma non verrà rimpatriato (e dunque verrà ugualmente in Italia secondo quanto dice Edi Rama). Solo il 5% verrà rimpatriato