Salario minimo, venerdì incontro Meloni-opposizioni. Schlein: "Non sia una sceneggiata"
Politica"Nel pomeriggio di venerdì 11 una delegazione del governo, guidata dalla Presidente del Consiglio, incontrerà le forze politiche di opposizione", spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Italia Viva non sarà presente. In vista dell'appuntamento con la premier, i leader delle opposizioni hanno discusso insieme per capire che posizione tenere: la linea emersa confermerebbe quella di sostenere unitariamente l'ipotesi di 9 euro lordi all'ora
Il confronto sul salario minimo riparte l'11 agosto, a Palazzo Chigi, prima della pausa estiva. "Confermo che nel pomeriggio di venerdì una delegazione del governo, guidata dalla Presidente del consiglio, incontrerà le forze politiche di opposizione per ascoltare le proposte da loro articolate sul salario minimo, in spirito di costruttivo rapporto istituzionale", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Parteciperà all'incontro "con spirito costruttivo" il Pd "ma senza dimenticare le dichiarazioni della maggioranza di questi mesi, a partire dalla presidente del Consiglio che ha definito il salario minimo uno specchietto per le allodole e di chi l'ha bollata come una misura sovietica o una forma di assistenzialismo", ha messo già in chiaro la leader Elly Schlein. Che conclude: "Siamo disponibili al confronto a patto che non sia una sceneggiata agostana". Non sarà invece presente all'incontro Italia Viva, come fa sapere il suo ufficio stampa: non avendo firmato la proposta presentata dalle altre opposizioni "IV ha già presentato i propri emendamenti alla proposta di legge Conte e li discuterà in Aula". L'iniziativa del governo arriva dopo che, lo scorso 3 agosto, alla Camera era stata approvata la questione sospensiva - proposta dalla maggioranza - per sospendere l'esame della proposta di legge sul salario minimo per un periodo di 60 giorni.
Vertice delle opposizioni in vista dell'incontro con Meloni
In vista dell'appuntamento di venerdì, le opposizioni che saranno presenti si sono confrontate in un vertice online. La linea emersa confermerebbe quella di sostenere unitariamente l'ipotesi di 9 euro lordi l'ora, come previsto dalla proposta di legge originaria. Alla discussione hanno partecipato il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte, la segretaria del Pd Elly Schlein, il fondatore di Azione Carlo Calenda, il presidente di +Europa Riccardo Magi e i rappresentanti di Alleanza Verde-Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
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Schlein: "Noi pronti a tornare in Parlamento anche domani"
Schlein sottolinea come "dopo mesi di battaglia parlamentare delle opposizioni unite, il governo prima sceglie di rimandare la discussione parlamentare per due mesi e poi ci convoca per un confronto ad aule chiuse", peraltro in un momento "in cui il Parlamento è chiuso". Il Pd, continua, sarebbe pronto "a tornare in Parlamento anche domani per far approvare la nostra proposta". Chiedendo un confronto "sul merito" della proposta, aggiunge: "Vediamo se il governo è disponibile a votare e aumentare per decreto i salari anche di quei tre milioni e mezzo di lavoratori e non soltanto dei manager del Ponte sullo Stretto. Vediamo se il governo fa sul serio questa volta". Il Pd chiede "atti conseguenti e risposte" anche "sui ristori per famiglie e imprese colpite dall'alluvione e dalle frane in Emilia-Romagna e sulle mancate dimissioni di De Angelis".
M5S: "Una corsa ai ripari"
Anche tra i Cinque Stelle l'apertura di Meloni non ha spento le polemiche. "Sono mesi che il governo ha avuto la più ampia possibilità di confrontarsi con le opposizioni in Parlamento sul salario minimo legale. Ma gli unici atti concreti sono stati la presentazione di un emendamento per cancellare la nostra proposta di legge e un voto per rinviare di mesi la discussione. Oltre alle esternazioni di Meloni per cui il salario minimo è solo uno "slogan" e del ministro Tajani per cui questa misura ci porta in Unione Sovietica. Ora apprendiamo - ma solo dalla stampa - di un incontro con le opposizioni a Palazzo Chigi sul salario minimo, a riprova del fatto che al governo non conoscono neanche le regole minime del galateo istituzionale", si legge in una nota del MoVimento. E ancora, pur confermando la loro partecipazione all'incontro, si parla di "una corsa ai ripari tutta mediatica di Giorgia Meloni dopo aver preso atto che sul salario minimo legale è rimasto solo il governo a opporsi, mentre la stragrande maggioranza dei cittadini è a favore".
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Magi: "Sarà interessante vedere se il governo ha cambiato idea"
Le critiche sono più o meno le stesse che vengono dal segretario di +Europa, Riccardo Magi. Confermando la partecipazione del partito all'incontro di venerdì 11 - "Sarà interessante ascoltare se il governo ha cambiato idea rispetto ai toni definitivi e contundenti utilizzati fino a pochi giorni fa" - rileva che "sul metodo il governo non si distingue per rispetto istituzionale: abbiamo appreso dalle agenzie e dalle tv" dell'incontro.
Calenda: "Verremo ricevuti prima della pausa estiva"
Aveva già parlato di un incontro in tempi brevi anche il senatore e leader di Azione Carlo Calenda, in un'intervista a La Repubblica: “Dai contatti che ho avuto ritengo che" la premier "ci riceverà prima della pausa estiva per confrontarci sul salario minimo". "Io non ho mai dato disponibilità a un incontro a due, si tratta di una proposta fatta da tutte le opposizioni - afferma -. Il che è un valore da preservare. Poi certo, se i segretari degli altri partiti ritenessero di non venire, io andrei lo stesso. Va riconosciuto che la maggioranza ha ritirato l'emendamento soppressivo del nostro testo e aperto al dialogo".
