
Sudafrica, a 30 anni dalla fine dell’apartheid ancora discriminazioni. I DATI
Nell'anniversario della rinascita democratica del Paese, facciamo un bilancio sullo stato sociale, sulle disparità ancora presenti, sull'accesso ai diritti fondamentali

L'11 febbraio del 1990 Nelson Mandela, leader dell'African National Congress e difensore dei diritti della popolazione nera esclusa dalla vita civile, uscì dal carcere dopo 27 anni di detenzione. Fu l'inizio della fine dell'apartheid. Nel 1994, nelle elezioni che segnarono l'instaurazione della democrazia, venne eletto come primo presidente non bianco della storia del Paese. La lotta alla povertà fu uno dei punti cardine della sua presidenza. Scaduto il mandato, non si ricandidò. A distanza di 30 anni qual è lo stato della democrazia della "Rainbow Nation"?
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POVERTÀ - Secondo un report del 2022, il Sudafrica è il Paese con più disuguaglianze tra i 164 Paesi nel database sulla povertà globale della Banca Mondiale. Circa 18,2 milioni di persone vivono in condizioni di povertà estrema. Un dato in aumento rispetto al 2022 (fonte: Statista).

DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA - L’80% della ricchezza presente nel Paese è in mano al 10% della popolazione. Poco più del 10% della popolazione attiva è bianca, ma i bianchi sudafricani guadagnano quasi tre volte di più del salario medio dei neri sudafricani, che costituiscono quasi i tre quarti della forza lavoro (fonte: report World Bank del 2022).

UNIVERSITÀ E MONDO DEL LAVORO - Nonostante i neri sudafricani rappresentino l’80% della popolazione in età da lavoro, occupano solo il 16,9% dei posti apicali, mentre i bianchi, che rappresentano circa l’8% del totale, detengono il 62,9% dei posti di lavoro dirigenziali. Il tasso di persone nere di età compresa tra 18 e 29 anni iscritte presso un istituto di istruzione superiore in Sudafrica continua a essere basso: sono il 5.5% contro il 19.6% degli indiani/asiatici e il 17.7% degli studenti bianchi (Fonte: CEE Report).

SALUTE - Secondo un’analisi del 2018 condotta dal dipartimento di statistica del Sudafrica, i neri sudafricani avevano i tassi di mortalità standardizzati per età più alti con 203,46 morti per 100.000. Il gruppo di popolazione bianca presentava invece nel complesso i tassi di mortalità standardizzati per età più bassi, pari a 111,14 per 100.000.

SOCIETÀ - Circa il 20% della popolazione soffre di insicurezza alimentare, e la cattiva alimentazione ha un impatto importante sulla salute pubblica. Gli ospedali sono sovraffollati e le risorse insufficienti. I blackout sono all’ordine del giorno per milioni di persone, che devono anche fare i conti con un sistema di trasporti inadeguato e con la fragilità delle infrastrutture. Almeno un terzo dei sudafricani di età compresa tra 16 e 64 anni è disoccupato, il tasso più alto tra tutti i Paesi del G20 (fonte: Università di Città del Capo).

VIOLENZA SULLE DONNE - Nel 2023 il Sudafrica si è classificato tra i sei Paesi con il tasso più alto di femminicidi. Le statistiche ufficiali sulla criminalità mostrano che tra aprile e giugno 2023 la polizia ha registrato 6.228 omicidi, con una media di 68 casi al giorno. Delle vittime, 1.188 erano “donne e bambini”. Nella categoria dei reati sessuali, nello stesso periodo sono stati segnalati in tutto il Paese 9.252 casi di stupro. Nelle zone rurali le donne faticano a ottenere giustizia (fonte: The World Population Review).

CORRUZIONE - Il livello di corruzione in Sudafrica è stato in media di 55,21 dal 1996 al 2023. Ha toccato il minimo storico di 23,00 nel 1996 e il massimo storico di 83,00 nel 2023. Negli ultimi 27 anni si è registrato un peggioramento (fonte: Transparency International).

EMERGENZA ABITATIVA - Nonostante gli sforzi del governo sudafricano per costruire 300mila case negli ultimi anni, il Paese deve ancora far fronte a una forte emergenza abitativa. Oltre 2,4 milioni di famiglie sono iscritte all’NHNR, il database che raccoglie le richieste di alloggio dignitoso. Sebbene ci siano stati miglioramenti nell’accesso ai servizi idrici, igienico-sanitari ed elettrici, la percentuale di famiglie che hanno accesso allo smaltimento dei rifiuti solidi è scesa al 62,6% nel 2022 (fonte: Center for Affordable Housing Finance in Africa).