Lo ha detto, intervistata dal “Corriere della Sera”, la deputata del Terzo Polo, subito dopo la vittoria di Elly Schlein nelle primarie del Pd. “Ha vinto su una linea molto netta e conoscendola non farà passi indietro"
"Non condivido quasi per niente le sue idee ma è stata brava, glielo riconosco con affetto e stima. Secondo me è una vera e propria rivoluzione. Schlein ha vinto su una linea molto netta e conoscendola non farà passi indietro". Questo il pensiero di Maria Elena Boschi, deputata del Terzo Polo, in un'intervista concessa al “Corriere della Sera” dopo la nomina della neosegretaria dem.
Una strada alternativa “per chi è riformista”
Ma al di là dei complimenti a Schlein, secondo Boschi quello che le ha fatto vincere le primarie Pd “è un voto che fa chiarezza e ora il Pd si trova a competere con il M5S. E per chi è riformista si apre una strada alternativa. Il Terzo Polo può essere la casa che accoglie chi ha idee riformiste", ha detto. “Nel Pd ha vinto la sinistra radicale. I riformisti non si riconoscono più in questo Pd e non sono andati a votare. Come in Francia, una prospettiva più radicale ha favorito i partiti liberali: per me si apre questa strada in Italia. Ellly Schlein farà fatica a mantenere l'unità del partito se sarà coerente con alcune sue battaglie. Se invece annacqua le sue battaglie rischia di perdere credibilità. Per noi è uno spazio che si apre".
Il futuro dell’opposizione
Ma cosa può succedere ora, nei rapporti tra l’opposizione? "Adesso la questione è molto semplice: i Cinquestelle e il Pd si faranno una competizione dura ma per certi versi persino interessante per capire chi rappresenta la vera sinistra. Ciò darà energia a chi crede nella sinistra radicale ma lascerà anche uno spazio ai riformisti che non vogliono dire no al nucleare, al jobs act o a industria 4.0”, ha spiegato Boschi. Si tratta, in sostanza, di “un bel cambiamento: il nuovo Pd guarda più a sinistra abbandonando del tutto le politiche riformiste del nostro periodo e abbracciando la competizione con Conte. Ed è chiaro che i renziani senza Renzi sono ininfluenti, non solo nelle candidature, ma anche nei congressi visto il risultato. Dunque, per noi la stagione che si apre è culturalmente stimolante, politicamente affascinante", ha ribadito.
Gli attacchi a Renzi
Come spiegare i battibecchi con Renzi? "Non me lo spiego se non con la categoria dell’odio personale. Perché con la categoria della politica il Pd di Renzi portava a votare tre volte le persone del Pd di Schlein. Governava 17 Regioni su 20, seimila Comuni, faceva riforme come il terzo settore e i diritti civili, aumentava il salario di operai e professori. E c’erano i bandi per le periferie, per i centri antiviolenza, l’aumento dei fondi della cultura, i soldi per il sociale. Se questo significa non essere riformisti, beh, allora vuol dire che preferiscono il governo Meloni-Valditara", ha concluso Boschi.