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Lavoro, Calderone a Sky TG24: "Rivedere la legge 2017 sullo smart working"

Politica

La ministra del Lavoro ha sottolineato che serve modificare la norma che ha introdotto la regolazione di questo strumento. Poi ha ribadito che il governo intende continuare a proteggere chi è in una situazione di difficoltà mentre le persone in condizione di occupabilità saranno aiutate a trovare un lavoro. Sull'elevazione del tetto dei voucher ha specificato: "Non è elemento precarietà"

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La ministra del Lavoro Marina Calderone, in una intervista a Sky TG24, si è soffermata sul reddito di cittadinanza, sottolineando che la misura è servita durante il periodo della pandemia ma ora bisogna individuare un nuovo strumento che possa continuare a proteggere chi è in una situazione di difficoltà mentre bisogna accompagnare al lavoro le persone in condizione di occupabilità.

La ministra del Lavoro: "Coinvolgeremo i territori"

"Un altro intervento legato all'accompagnamento al lavoro - ha detto - dovrà essere fatto per coloro i quali sono considerati in condizioni di occupabilità anche se con delle criticità legate alla lontananza dal mercato del lavoro. L'intervento che faremo sull'inclusione attiva sarà legato anche alla governance dei sostegni. Coinvolgeremo i territori". Calderone ha specificato la necessità di coinvolgere nell'incrocio tra domanda e offerta di lavoro anche le agenzie private per il lavoro accreditate al ministero del Lavoro. Si punta, ha spiegato, all'inclusione attiva. 

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"Su smart working necessario modello ibrido"

Per Calderone, lo smart working è diventato uno strumento di uso comune ed a questo punto andrebbe rivista la legge che cinque anni fa ha introdotto la regolazione di questo strumento del nostro ordinamento. "La norma sul lavoro agile del 2017 quando è scoppiata la pandemia - ha spiegato - era stata sperimentata da poche grandi aziende che ne avevano fatto uno strumento di welfare aziendale. È diventato per necessità un modello ibrido". Oggi la struttura della legge 81/2017, ha proseguito la ministra "non è più sufficiente per ricomprendere le esperienze fatte durante la pandemia. È necessario rivedere quell'assetto. È necessario intervenire  affinché il modello ibrido possa trovare una sua connotazione e diventare uno strumento di lavoro continuo e costante per tutte le aziende del settore pubblico e privato". 

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Calderone: "Usare al meglio strumenti flessibilità"

Sul tema della precarietà, Calderone ha spiegato che "bisogna fare chiarezza", spiegando che "spesso si usa questo termine anche quando si parla di flessibilità". Rispondendo a una domanda sui voucherm ha affermato che "l'elevazione del tetto non è in sé un elemento di precarietà. Dobbiamo certamente usare al meglio gli strumenti di flessibilità per consentire alle aziende di fare fronte a quelle che sono esigenze temporanee e straordinarie e contemporaneamente vigilare perchè non ci siamo abusi". 

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"Siamo pronti a confronto su tutti i temi, no tabù"

Sul tema della questione salalariale, la ministra del Lavoro ha sostenuto che non ci sono argomenti sui quali il Governo non è pronto ad aprire un confronto, non ci sono tabù: "Credo sia importante parlare di tanti temi, ha detto, di produttività, di salari, di tenuta contrattuale, di sviluppo di una contrattazione sana", ha aggiunto. Calderone ha ricordato che il 12 gennaio è fissato un tavolo con le parti sociali sulla sicurezza e il 19 sulla previdenza, sottolineando che c'è la necessità di intervenire perché ogni anno non si debbano in sede di manovra di bilancio fare aggiustamenti e deroghe. 

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