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Discorso Meloni, Letta: non ci ha convinto. Calenda: "Lista spesa, non c'è idea di Paese"

Politica

Dure le reazioni dell’opposizione al discorso programmatico della neo premier oggi alla Camera. Conte: "Da Meloni retorica e slogan senza soluzioni". Apprezzamenti e applausi invece da parte di Confindustria, Confesercenti e dalla comunità ebraica di Roma

 

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"Il discorso di Giorgia Meloni è un'infinita lista della spesa condita con quintali di retorica ma nessuna traccia sul 'come' fare le cose. Nessuna scelta o idea di paese". Lo scrive il segretario di Azione, Carlo Calenda, su Twitter, a commento del discorso di Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati. "E' tutto un 'ma anche'. Sembrava un intervento di Conte, altro che rivoluzione sovranista. Una noia mortale - aggiunge Calenda -. Altro che allarme democratico, qui c'è un concreto rischio di galleggiamento. Vaghi accenni su politica energetica, poco o nulla su scuola, cultura e sanità. Bene sul reddito di cittadinanza e posizionamento internazionale dell'Italia. Bella la parte sulle donne. Il resto è fuffa", conclude.

Conte: retorica e slogan senza soluzioni     

"Dalla Presidente Meloni oltre un'ora di vuota retorica - scrive sui social Giuseppe Conte -, condita da tanti slogan demagogici e i soliti richiami culturali della destra. I cittadini però non hanno ascoltato una sola parola su soluzioni per carobollette e crisi energetica. Meno male che erano pronti". 
"Lei ha voluto sottolineare che questo governo è frutto della volontà popolare. E' vero - ha poi replicato Conte nella dichiarazione di voto sulla fiducia al governo, rivolgendosi al premier alla Camera -. Ma non avete la maggioranza dei cittadini. L'ho vista molto sicura, molto volitiva ma consiglieri prudenza".

 

Letta: alla fiducia

 

"Un mese fa, oggi, si votava. Il fatto che un mese dopo ci sia il governo è il segno evidente di chi ha vinto le elezioni e ha diritto a governare oggi", dice il segretario del Pd Enrico Letta in dichiarazione di voto sulla fiducia alla Camera. "Voteremo no alla fiducia", ha aggiunto Letta, precisando che quello che ci spaventa è la concretezza e non l'identità. Ci spaventa la concretezza dove l'abbiamo vista nel suo discorso, nel passaggio da brividi che ho sentito sul covid e sulla salute. Siamo orgogliosi di avere nel nostro gruppo il ministro Roberto Speranza". 

Le reazioni del Pd

      

Il presidente Meloni non è uscita dalla campagna elettorale per l’ex ministro della Salute Roberto Speranza che sottolinea: “Neanche una parola sui vaccini che sono stati il fattore fondamentale per chiudere la fase più dura”. Speranza si domanda:  "Ha forse ancora paura di scontentare i no vax che la hanno votata?". "Il modello italiano ha messo sempre al centro la tutela del diritto alla salute e la centralità dell'evidenza scientifica”la replica di Speranza al passaggio sulla pandemia e sul modello "restrittivo" contro il Covid. 

 "Giorgia Meloni ha proposto un'Italia più ingiusta: condono ai furbi, occhiolino agli evasori, meno tasse ai ricchi". Lo scrive su Facebook il deputato del Pd, Nicola Zingaretti. "Non è un caso che, tra tante parole, manchi drammaticamente un riferimento al tema più urgente di questo nostro Paese: il livello insostenibile delle diseguaglianze" aggiunge Zingaretti. "Sui giovani paternalismo. Abbiamo ascoltato, come in campagna elettorale, una rassegna e denuncia dei problemi, senza soluzioni. Un comizio di un capo della destra. Dai, tocca a noi, c’è  molto da fare, uniti e proponendo un'altra Italia". 

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Berlusconi: rotta chiara

"Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo assai pregevole intervento programmatico ha individuato le priorità del Paese, ha tracciato una rotta chiara - afferma in una nota Silvio Berlusconi -, nel solco del lavoro fatto fino ad oggi dal centrodestra. Il presidente Meloni ha detto parole definitive e totalmente condivisibili sui diritti, sulle libertà, sulla necessità di abbassare le tasse e di promuovere una pace fiscale, con l'impegno ad affrontare oggi le grandi emergenze a partire dalla necessità di abbassare i costi dell'energia per famiglie e imprese, riprendendo una politica energetica non più condizionata dal 'partito dei no' e dall'ambientalismo ideologico", conclude.

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Parolin: Meloni determinata

"Che impressione mi ha fatto Giorgia Meloni? Non tocca a me dirlo", ma umanamente, "mi ha fatto l'impressione di una donna che sa cosa vuole ed è molto determinata nel raggiungerlo". E' il commento del segretario di stato vaticano cardinale Pietro Parolin sulla neo premier che ha incontrato privatamente a giugno. Su un'udienza con il Papa, spiega: "Immagino ci sarà perché questo è normale, ma adesso è presto", "lasciate anche loro rendersi conto di dove sono, poi è normale che ci sarà un incontro tra il Papa e il presidente del Consiglio, ma per ora non mi risulta nulla si stia muovendo". 

Apprezzamento dalla comunità ebraica

Il discorso del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è piaciuto alla comunità ebraica di Roma. “Un intervento apprezzabile e significativo” dichiara la presidente del CER Ruth Dureghello all’Ansa.  “È importante per il Paese ritrovarsi uniti e concordi nel giudizio storico di condanna all'ideologia fascista” aggiunge la Dureghello che punta all’impegno contro l'antisemitismo “ pericolosamente in crescita” nel nostro Paese “ e su cui è necessario mantenere la vigilanza alta”.    

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Confindustria: bene Meloni sul lavoro

 "Abbiamo particolarmente apprezzato il fatto che abbia messo al centro il tema del lavoro a 360 gradi” dichiara il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Un tema - prosegue - su cui il paese nei prossimi mesi deve fare grandi riflessioni ed è ovvio che condividiamo che senza industria non c'è l'Italia e non lo diciamo per una questione corporativa ma lo dicono i numeri".

 

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Confesercenti: semplificare la vita alle imprese

 

Apprezzamenti per il discorso del neo premier Giorgia Meloni anche da parte di Confesercenti. “Abbiamo accolto con soddisfazione il riferimento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni all'importanza di commercianti e autonomi e in generale alla necessità di semplificare la vita alle imprese, sia sul piano burocratico sia su quello fiscale, sostenendo in generale lo sviluppo ed il lavoro delle attività economiche". Così Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti. "Le imprese sono il motore del Paese e devono essere centrali nell'agenda del governo” osserva De Luise. “Una riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese è sicuramente un intervento utile a ripristinare il potere d'acquisto dei consumatori e rafforzare la resilienza del tessuto imprenditoriale. Bene anche l'ipotesi di una tregua fiscale per chi è in difficoltà: occorre ricostruire su nuove basi il rapporto tra contribuenti e fisco" conclude Confesercenti.

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