
Da “Italia" a “giovani”: le parole più usate da Giorgia Meloni nel discorso alla Camera
Il presidente del Consiglio ha parlato per circa un’ora e un quarto presentando il suo programma di governo e toccando diversi temi fra cui la crisi energetica, la pandemia e la guerra in Ucraina. Facendolo ha utilizzato ripetutamente alcuni termini: ecco quali e in che contesto sono stati inseriti

Nel discorso con cui ha illustrato alla Camera il suo programma di governo, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha toccato molti temi: dalla crisi energetica al Covid, dall’Europa alla guerra in Ucraina, dal Pnrr ai giovani. La prima donna della storia italiana a guidare un esecutivo ha usato alcune parole più di altre: ecco quali sono
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ITALIA - Il termine più usato dal presidente del Consiglio è “Italia”, pronunciato circa 100 volte - contando anche i vocaboli “italiani” e “italiane” - nel discorso durato poco meno di un’ora e un quarto. La prima quando Meloni ha citato “Rosalie (Montmasson), testarda al punto da partire con i Mille che fecero l’Italia”
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GOVERNO - Poi la parola “governo”, pronunciata poco più di 40 volte. La prima ovviamente quando Meloni ha detto: “Mi rivolgo a voi in qualità di presidente del Consiglio per chiedervi di esprimervi sulla fiducia a un governo da me guidato”. L’ultima in chiusura, quando ha ricordato che “nel giorno in cui il nostro governo ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, ricorreva la memoria liturgica di Giovanni Paolo II”
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ANNI - Meloni ha detto anche 24 volte la parola “anni”, usata per toccare diversi temi, dall’astensionismo crescente degli elettori - “spesso è stato così negli ultimi 11 anni” - all’intenzione di rimanere al governo “per 5 anni”. Ma anche i 161 anni dall’Unità d’Italia, il Covid “entrato nelle nostre vite quasi tre anni fa” e infine un ricordo: “Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di Via D’Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino”
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NOSTRA - Fra le parole più pronunciate dal presidente del Consiglio - 21 volte - c’è “nostra”. L’ha usata, parlando del voto di fiducia, per ricordare “i momenti fondanti della nostra democrazia”, poi “le grandi sfide della nostra epoca” da affrontare come Unione europea. E ancora frenare la crisi energetica, “una nostra priorità”, e la “nostra Nazione” che “è il paradiso delle rinnovabili”. Meloni ha poi definito più volte l’Italia “la nostra imbarcazione”, e “nostra” è anche la storia, l’identità, l’industria, la comunità nazionale, la società
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EUROPEA - Il termine “europea” è stato invece detto da Meloni 17 volte, ovviamente spesso menzionando Unione europea e Commissione europea. Ma non solo: il presidente del Consiglio ha anche parlato di “integrazione europea”, della “peculiarità europea” di essere uniti nelle diversità e di Roma, a cui dare “i poteri e le risorse che competono a una grande capitale europea”. Infine, “Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea”
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LIBERTÀ - Il termine “libertà” è stato usato dal presidente del Consiglio 16 volte, in particolare quando ha citato la frase di Montesquieu “La libertà è quel bene che fa godere di ogni altro bene” e quella di Giovanni Paolo II “La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che si deve”. Ma la parola è stata usata anche per parlare di Covid - “libertà fondamentali di persone e attività economiche” - e Ucraina: “Sbaglia chi crede sia possibile barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra tranquillità”
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IMPRESE - Inevitabile, dato il periodo storico, che una delle parole usate da Meloni sia stata “imprese”, pronunciata 16 volte per parlare di “approccio più vicino ai cittadini e alle imprese”, “costi insostenibili per le imprese”, “competitività delle nostre imprese”, “accogliere quelle imprese straniere che sceglieranno di investire in Italia” e imprese che “chiedono soprattutto meno burocrazia, regole chiare e certe, risposte celeri e trasparenti”

NAZIONE E NAZIONALE - Meloni ha anche detto “Nazione” 14 volte e “nazionale” 11 volte, in primis ricordando di essere “la prima donna a capo del governo in questa Nazione”. Poi l’Italia “grande Nazione fondatrice” dell’Ue e l’Ucraina “Nazione sovrana” la cui integrità territoriale è stata violata, fino al desiderio di “dare agli italiani una Nazione migliore”. Infine ha parlato più volte di “interesse nazionale” ma anche di “produzione nazionale” e “coesione nazionale”

GIOVANI - Il presidente del Consiglio ha pronunciato la parola “giovani” 11 volte. “Un sistema pensionistico che garantisca anche le giovani generazioni”, la scuola e l’università come “risorsa strategica fondamentale per l’Italia, per il suo futuro e i suoi giovani”, anche se - sottolinea Meloni - “L’Italia non è un Paese per giovani”. Un’Italia che “è dall’entusiasmo e dal coraggio dei suoi giovani che può essere ricostruita”. E ancora i giovani che hanno a cuore l’ambiente e l’impegno “di aiutare le giovani coppie ad ottenere un mutuo per la prima casa”
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