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Draghi: "Se governo riesce a lavorare continua, altrimenti no"

Politica
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Il presidente del Consiglio in conferenza stampa precisa: "Non c'è esecutivo senza M5s". Poi assicura: "Pronti a intervento sul cuneo fiscale". Oggi si è svolto anche l'atteso incontro con i sindacati: "Serve pieno coinvolgimento governo-parti sociali"

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"L'economia italiana continua a crescere ma le previsioni sono piene di rischi". Lo dice in conferenza stampa il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, con i ministri del Lavoro Orlando e dello Sviluppo economico Giorgetti. Oggi si è svolto anche l'atteso incontro tra Draghi e i sindacati. "Dobbiamo intervenire per favorire l'occupazione", per lottare contro le "diseguaglianze che si aggravano gravemente e difendere salari e pensioni e  per fare questo occorre essere insieme: serve il coinvolgimento pieno del governo con le parti sociali", ha sottolineato il premier. Mentre sulle tensioni nell'esecutivo e sulla questione M5s, il presidente del Consiglio ha affermato: ci sono "molti punti di convergenza tra la lettera del M5s e l'agenda di governo". Per poi ribadire: "Se il governo riesce a lavorare continua, altrimenti non continua". Il rinvio del governo alle Camere? "Lo decide solo Mattarella".

Draghi: "Non c'è governo senza M5s"

Del resto, ha sottolineato il premier, "ho già detto che per me non c'è un governo senza M5s e non c'è un governo Draghi altro che l'attuale, questa è la situazione". "Queste fibrillazioni sono importanti - ha aggiunto - riguardano l'esistenza del governo, ma sarebbe ancora più importante se il governo non riuscisse a lavorare". Se si ha la sensazione "che è una sofferenza straordinaria stare in questo governo, che si fa fatica, bisogna essere chiari", ha aggiunto. "Lo dico - ha rimarcato il premier - anche per tanti altri che a settembre minacciano sfracelli e cose terribili".

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"Aiuti in provvedimento corposo, ma già fatto molto"

Sul fronte economico, Draghi ha spiegato: "Abbiamo presentato ai sindacati le linee guida su temi chiave come i contratti collettivi e il cuneo fiscale. Abbiamo concordato di rivederci tra due settimane quando il governo presenterà un provvedimento corposo e in quell'occasione,  prima di discuterlo in cdm, avremo un altro incontro con le forze sociali". Ma ha subito aggiunto che "il governo non è che non ha fatto nulla: abbiamo già fatto molto per famiglie e imprese con interventi da 33 mld. Cifra che una volta era di una-due manovre di bilancio mentre ora sono per mitigare i prezzi per i più fragili".

"Pronti a intervento su cuneo fiscale"

Il governo intende intervenire sul "cuneo fiscale per i lavoratori a partire dai salari più bassi: intendiamo intervenire in maniera decisa grazie agli spazi nella finanza pubblica", ha quindi chiarito Darghi. E poi ha aggiunto: "La contrattazione collettiva è uno dei punti di forza del nostro modello industriale, non accettabile che alcuni contratti siano scaduti da 3 o 9 anni". "Oggi ", ha inoltre ricordato, "a livello europeo è stata approvata la direttiva sul salario minimo e il governo intende muoversi in questa direzione". 

Salvini: "Noi non minacciamo"

Dopo la conferenza stampa di Draghi, è arrivata la reazione del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha fatto sapere che il suo partito "è da un anno e mezzo responsabile e leale. Io lascio agli altri gli strappi. Noi non mandiamo le letterine di Babbo Natale come qualcuno aspettando che succeda qualcosa". "Ho letto che Draghi dice che non c'è bisogno di scostamento di bilancio, io la penso in maniera contraria: qui o si mettono 50 miliardi veri nelle tasche degli italiani oppure con i microbonus non si risolve nulla". E poi ha aggiunto: "Nel Dl Aiuti ci sono 15 miliardi di euro per famiglie e imprese quindi il voto della Lega c'è. C'è il termovalorizzatore per Roma che renderà la città più pulita, l'importante è che non si portino in Aula temi di parte. Io aspetto una risposta dal governo sulla pace fiscale". 

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Draghi a stampa estera: "Risultati raggiunti sono merito maggioranza"

In serata, Draghi è stato impegnato anche in una cena con la stampa estera, dove ha detto: "I risultati" raggiunti sono "merito della maggioranza che sostiene il governo e degli italiani". Poi un passaggio anche sulla crisi in Ucraina: "Mai più dipendenti da gas russo, inaccettabile".

Ieri l'incontro Draghi-Mattarella

Mentre ieri il premier si era recato al Colle dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed era stato a colloquio con lui per oltre un'ora, dopo che il Movimento 5 stelle aveva deciso di non votare il Decreto Aiuti alla Camera, lo stesso sul quale aveva votato la fiducia la scorsa settimana. 

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