Draghi a Kiev: "Vogliamo Ucraina nell'Ue. Russia fa uso politico di gas e grano". VIDEO

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Il presidente del Consiglio si è recato in Ucraina insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Sullo status del Paese come candidato tra i Ventisette ha detto: "Non siamo in condizione di promettere che questo sarà l'esito, ma siamo in condizione di promettere che questa sarà la nostra posizione"

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato a Kiev insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz. (LE FOTO). I tre leader Ue sono arrivati nella capitale ucraina per incontrare il presidente Volodymir Zelensky e portare "un messaggio di unità e piena coesione dei Paesi Ue" nel condannare la Russia e aiutare l'Ucraina. "Il messaggio più importante della nostra visita è che l'Italia vuole l'Ucraina nell'Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo", ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa a Kiev nel pomeriggio con il presidente ucraino e gli altri leader europei. In seguito Draghi ha tenuto una conferenza con la stampa italiana in cui ha parlato - tra le altre cose - della crisi del grano e dello stoccaggio del gas e ha ribadito il sostegno italiano all'Ucraina. (LO SPECIALE GUERRA IN UCRAINA - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). 

Draghi: “Risoluzione Onu per corridoi grano”

Per superare la crisi del grano bisogna "assicurare l'uscita delle navi dai porti ucraini, sminare i porti, custodire l'uscita di queste navi da parte di paesi terzi perché non diventi un pretesto per le navi russe di attaccare le navi ucraine", ha detto Draghi in conferenza con la stampa italiana. Per evitare che la crisi umanitaria non si trasformarmi in una catastrofe mondiale "l'unico modo di procedere è avere una risoluzione delle Nazioni Unite che regoli la creazione di corridoi nel Mar Nero. L’Onu garantisce tutte le parti. Ma la Russia finora l'ha rifiutata", ha detto Draghi parlando della crisi del grano. “Il segretario generale Onu sta lavorando su questo, c’è una grandissima preoccupazione”. Riferendosi ai tempi necessari per la raccolta del grano, il premier ha detto "sono scadenze che ci avvicinano regolarmente, inesorabilmente al dramma di una carestia specialmente nei Paesi più poveri. L’Italia deve avere un ruolo sotto l’egida delle Nazioni Unite. Non c’è posto per sforzi autonomi nazionali. Per evitare questo terribile evento, occorre creare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano". I nuovi raccolti poi "dovranno essere depositati nei silos oggi pieni arriveranno entro settembre, poi servirà la distribuzione ai Paesi che ne hanno più bisogno", ha spiegato Draghi.

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Draghi: "Zelensky non ha chiesto nuove armi"

"Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi. Ha descritto la situazione com'è, una situazione che sta diventando critica. Perché le armi sovietiche stanno finendo le munizioni e le nuove armi necessitano di addestramento. I vari Paesi Nato forniscono questo addestramento ma ci vuole tempo", ha detto il premier Mario Draghi.

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Draghi: “Italia vuole Ucraina in Ue”

Durante la visita di oggi a Kiev "siamo riusciti ad avere una posizione comune e proporre l'Ucraina come Paese candidato immediatamente" all'adesione all'Ue, "non è una conquista da poco. Noi cerchiamo l'unanimità nel Consiglio europeo, ma ci sono Paesi con posizioni diverse. Noi non siamo in condizione di promettere che questo sarà l'esito, ma siamo in condizione di promettere che questa sarà la nostra posizione", ha spiegato Mario Draghi, ribadendo la volontà italiana a sostenere la candidatura di Kiev tra i Ventisette.

epa09791554 Ukrainian flags are hoisted along Flag of Europe to show solidarity with Ukraine over the Russian aggression, in front of the European Parliament in Brussels, Belgium, 28 February 2022. EU defence ministers are meeting via video conference on 28 February to discuss the latest situation on the ground in Ukraine, following Russia's military invasion.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

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Draghi: “Russia fa uso politico del gas”

"Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell'immediato e per l'inverno". I motivi dei tagli delle forniture di gas, "che colpiscono un po' tutti i Paesi europei, ci viene detto che sono tecnici, legati a pezzi per la manutenzione che non arrivano a causa delle sanzioni, ma noi, come la Germania, riteniamo che siano bugie: in realtà c'è un uso politico del gas, così come del grano", ha detto Draghi. "È una strategia che va combattuta e di questo parleremo nei prossimi giorni anche al Consiglio europeo, chiaramente in questa situazione l'iniziativa proposta dall'Italia del tetto al prezzo di gas acquista più forza chiaramente e ne discuteremo sicuramente", ha affermato il presidente.

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Draghi: “Pace per Ucraina è integrità territoriale”

"La premessa per la pace per gli ucraini è l'integrità territoriale. Deve essere una pace giusta e sostenibile. E tutti gli altri Paesi devono aiutare questi due Paesi a trovare la pace”, ha detto Draghi. “C'è stata la telefonata di Xi a Putin, ci sono altri colloqui, c'è tutta un'iniziativa diplomatica mondiale che non c'era un mese fa", ha ricordato. "Devono essere gli ucraini a decidere cosa va bene per l'Ucraina. Una pace forzata, ammesso che sia possibile, è solo generatrice di nuovi conflitti. Non credo sia comunque possibile e realistica oggi".

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Draghi: “Non commento scelte Bce, l’inflazione c’è”

"Non commento assolutamente le decisioni delle Bce, ho passato 8 anni a difendere la politica monetaria dalle interferenze dei politici, non cambio idea ora: non faccio più quel mestiere o il commentatore" ha detto Mario Draghi rispondendo a una domanda della stampa italiana sulla decisione di Francoforte. “Certamente l'inflazione c'è, quindi una reazione in termini di tassi di interesse è inevitabile", ha affermato, chiarendo che "la situazione in Europa è diversa dagli Stati Uniti, dove l'economia sta andando forte anche con l'inflazione alta", mentre in Europa la situazione è diversa, perché pesa il caro dei prezzi dell'energia.

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