
La Banca centrale ha annunciato un nuovo strumento anti-frammentazione dopo che gli spread di Italia, Spagna e Portogallo sono saliti ai massimi dal 2020, toccando quota 250. Dai reinvestimenti dalle obbligazioni in scadenza al programma di Outright Monetary Transactions, quali sono le ipotesi

La Bce ha annunciato di essere al lavoro su un nuovo scudo anti-spread: ha incaricato gli uffici tecnici di velocizzare "il completamento di un nuovo strumento anti-frammentazione" da sottoporre poi al Consiglio direttivo
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Negli scorsi giorni i premi richiesti dagli investitori per detenere obbligazioni di Italia, Spagna e Portogallo rispetto al più sicuro debito tedesco (gli spread) sono saliti ai massimi dal 2020, toccando quota 250. Dopo l’annuncio lo spread tra Btp e Bund è sceso in giornata, attestandosi a 216
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Secondo gli analisti, l’unico strumento che la Bce ha finora a disposizione è la possibilità di canalizzare i reinvestimenti dalle obbligazioni in scadenza acquistate durante la fase pandemica verso i mercati in difficoltà
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Ma anche se la Bce reinvestisse l'intero flusso di obbligazioni tedesche e francesi in Italia (circa 12 miliardi di euro al mese) ciò sarebbe inferiore agli acquisti netti della Bce in Italia, pari a quasi 14 miliardi di euro al mese da marzo 2020
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La Bce dispone di altri strumenti, tra cui il programma di Outright Monetary Transactions (Omt), finora inutilizzato in tempo di crisi e che consente acquisti illimitati del debito di un Paese, senza aggiungere ulteriori stimoli
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Gli economisti dubitano che verrà utilizzato, poiché richiede che i Paesi sottoscrivano un piano di salvataggio dell'Unione Europea, che di solito prevede condizioni molto stringenti

Ma qualora il rapido allargamento degli spread sollevasse rischi di stabilità finanziaria per il blocco, la Bce potrebbe semplicemente riprendere gli acquisti di asset

C’è poi anche l'ipotesi di un nuovo strumento, che consentirebbe alla Bce di indirizzare gli acquisti di obbligazioni specificamente verso gli Stati più deboli, discostandosi dal principio abituale di acquisto di asset in relazione alle dimensioni di un'economia

La riunione di emergenza della Bce non ha convinto del tutto gli analisti, cauti sull'efficacia delle misure contro lo spread annunciate e convinti del fatto che il mercato ritornerà a mettere sotto pressione i titoli di stato dei Paesi periferici

"È probabile che, almeno per il momento, tale decisione non impedirà ai mercati di continuare a spingere per un aumento degli spread europei" mentre la stretta monetaria "continuerà a mettere sotto pressione i paesi più fragili dell'Eurozona", commenta Gergely Majoros, membro del comitato Investimenti dell'asset manager Carmignac

Di diverso avviso il capo economista di Unicredit, Marco Valli, secondo cui la Bce "ha finalmente iniziato a farsi seria nel contrastare la frammentazione" e si attende che questo rischio venga fronteggiato con "acquisti potenzialmente illimitati". Per Valli serve "molto lavoro tecnico" per mettere a punto il nuovo strumento, ma c'è "la volontà politica" e questo "è quello che conta"