In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Quirinale, Salvini: “Chiediamo sacrificio a Mattarella". Meloni: “Non voglio crederci”

Politica
©IPA/Fotogramma

Mentre è ancora in corso lo spoglio del primo scrutinio della giornata, arriva la svolta: le forze politiche spingono verso la rielezione dell’attuale Capo dello Stato. Il premier ha sentito al telefono Mattarella. Il centrodestra però si spacca, con la leader di Fratelli d’Italia che attacca frontalmente l’alleato della Lega

Condividi:

La coalizione di centrodestra si spacca, dopo i fallimenti dell’operazione Casellati e della ricerca di un nome condiviso. “Mattarella bis”, dice Salvini. “Non voglio crederci”, lo attacca Giorgia Meloni. (LA VOTAZIONE IN DIRETTALO SPECIALE - IL REGOLAMENTO).
Salvini telefona a Mario Draghi, poi dice: "Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi. È la mia posizione, poi non so nemmeno se c'è un vertice. L'importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego". "Basta andare avanti con i veti della sinistra - aggiunge - Piuttosto che andare avanti altri 5 giorni con i veti" meglio andare su "Mattarella, ma bisogna farlo con convinzione". Nella votazione mattutina Forza Italia e Lega si astengono, mentre Fratelli d'Italia vota per Carlo Nordio e Giorgia Meloni attacca: "Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci".

Salvini: “Andiamo a testa alta, noi compatti”

"A me piacciono i sì e le proposte. Piuttosto che andare avanti così chiudiamola qui e chiediamo un sacrificio a Mattarella. La mia proposta è diventata la proposta di tanti. Contento di aver contribuito nel mio piccolo a questo traguardo", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini fuori dalla Camera questa mattina. Poi la riunione con i grandi elettori della Lega. "Andiamo a testa alta, abbiamo scelto noi per il bene del Paese. Ci sono stati troppi veti, la situazione andava sbloccata e ci siamo presi una grossa responsabilità. Vinceremo le politiche e governeremo questo Paese", ha detto il leader Matteo Salvini durante l'assemblea con i grandi elettori della Lega, incassando l'ovazione dei senatori e dei delegati regionali. "Noi abbiamo dimostrato grande compattezza a tutti i livelli", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini nella riunione con i suoi deputati, come riferisce la Lega. E ha aggiunto: "Abbiamo fatto tutto il possibile, forse ho esagerato in lealtà e generosità", sottolineando il grande affetto "per Umberto Bossi e Silvio Berlusconi". "Grazie alla presidente Casellati che si è messa in gioco. Ha preso 208 voti della Lega su 208. Noi siamo fatti così".

Salvini: "Draghi resti premier o si rischia"

"Per me Draghi è meglio che resti a Palazzo Chigi, perché tutto il resto sarebbe rischioso - ha detto ancora Salvini - Ma ho capito che gli altri fanno politica solo bruciando le proposte che arrivano, mentre io non ho mai messo veti nei confronti di nessuno. Però ho capito che prima di dire un eventuale sì a un nome che arriva da sinistra, ora io sto zitto per non finire dentro le loro guerre interne".

La telefonata Salvini-Draghi

"Ciao Mario", ha detto Salvini portandosi il telefono all'orecchio. Poi ha camminato verso gli uffici della Lega, soffermandosi in attesa dell'ascensore. Fra le poche parole che sono state carpite: "Non ci farebbe una bella figura il Paese...". E poi il saluto. "Dai, comunque ti vengo a trovare quando finiamo qui". Ai cronisti che, al termine della conversazione, lo hanno avvicinato per chiedergli se all'altro capo ci fosse il presidente del Consiglio, Salvini sorridendo non ha risposto.

Berlusconi chiama Mattarella: sostegno di FI per rielezione

A sigillare l’accordo politico sul bis di Sergio Mattarella è anche la “lunga e affettuosa telefonata” tra il presidente Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica. L’ex premier ha assicurato all’inquilino del Colle il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione.

leggi anche

Casini: "Mio nome solo se unisce"

Meloni: "Non voglio crederci"

Si oppone alla scelta del bis Giorgia Meloni, incredula per quanto dichiarato dal leader della Lega: “Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci”, ha scritto su Twitter. Meloni ha poi detto che sarebbe "stupita" se Mattarella accettasse la rielezione "dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi". Per la leader di Fratelli d'Italia, "il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione".

Meloni: “Centrodestra da rifondare. Fdi voterà Nordio”

Fratelli d’Italia voterà Carlo Nordio durante l'ottavo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica, si apprende da fonti del partito di Giorgia Meloni. " Fratelli d'Italia non asseconderà questa scelta che non appare fatta nell'interesse dell'Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità”, ha dichiarato la leader Giorgia Meloni. “I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di Presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di Governo e di legislatura. Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all'altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare", ha detto. "Il centrodestra parlamentare non esiste più, credo debba avere rappresentanza. Bisogna rifondare il centrodestra daccapo per rispetto delle persone che vogliono cambiare, bisogna ripartire da capo e Fdi si assume questa responsabilità", ha dichiarato Meloni.

leggi anche

Quirinale, Letta: “Da Mattarella scelta di grande generosità"

Il blitz fallito e lo strappo di FI

L’unione del centrodestra è andata in frantumi ieri dopo il tentativo fallito di portare al Colle Elisabetta Casellati: la presidente del Senato si è fermata a 382 voti, di molto sotto al numero dei grandi elettori d’area. Dopo ore convulse e un’altra votazione a vuoto, Forza Italia ha annunciato che d’ora in poi si muoverà in autonomia. “Siamo per una soluzione politica”, ha detto il coordinatore Antonio Tajani. Nella notte un vertice con i centristi ha portato al nome di Pier Ferdinando Casini: “Insieme siamo più di 180 grandi elettori”, fanno sapere.

leggi anche

I franchi tiratori affossano Casellati: solo 382 voti

Toti: “Fare presto o decidono grandi elettori”

Prima della svolta verso il Mattarella bis era stato critico, invece, il governatore della Liguria Giovanni Toti di Coraggio Italia sul tentativo di spallata con la candidatura di Maria Elisabetta Casellati alla quinta votazione per il Colle: “Siamo 32. Credo che più d'uno fra noi abbia dato il segnale che era sbagliato arroccarsi su posizioni che portano solo a un muro contro muro", dice in un'intervista al Corriere della Sera. "L'elezione di un presidente va costruita. Non si può andare all'assalto, soprattutto se i numeri sono quelli che sono". Toti ha poi aggiunto che “se non ci diamo una mossa il presidente verrà eletto non dico a furor di popolo, ma a furor di grande elettore".

approfondimento

A che scrutinio sono stati eletti i presidenti della Repubblica