
Il centrodestra ha votato per l'attuale presidente del Senato alla quinta chiama, questa mattina. Sono stati però raccolti solo 382 voti. Nella successiva votazione del pomeriggio lo schieramento ha deciso di astenersi. Casellati non era fra i tre candidati presentati ufficialmente pochi giorni fa - Pera, Moratti e Nordio -, ma indiscrezioni l'avevano sempre data come in corsa

Nella corsa al Colle, dopo giorni di ipotesi, il centrodestra per la prima votazione di oggi - che si è tenuta stamattina- ha deciso di convergere sul nome della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, 75 anni e da sempre nelle fila di Forza Italia. Il suo nome, però, ha raccolto 382 preferenze (quorum a 505 voti), ben al di sotto dei numeri dei grandi elettori del centrodestra (453) e comunque meno di 400, soglia fissata per riproporla nella votazione del pomeriggio. Il centrodestra ha così scelto di astenersi alla votazione delle 17
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Ma come si è arrivati a scegliere di puntare su Casellati nella prima votazione odierna? Ecco le tappe
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LA RINUNCIA DI BERLUSCONI - È il 23 gennaio quando Berlusconi annuncia il suo passo indietro nell’elezione come Presidente della Repubblica in favore di un candidato di centrodestra che possa avere quanto più consenso possibile. Da quel momento si aprono incontri e trattative nello schieramento
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LE IPOTESI - La Lega fa da subito sapere che gradirebbe nomi come quello di Marcello Pera, Letizia Moratti e della stessa Elisabetta Casellati. Il centrosinistra, intanto, in ogni incontro ribadisce il suo no a profili "di centrodestra o area centrodestra”
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LE VOTAZIONI - Nel mentre si aprono le votazioni: si inizia il 24 gennaio, con al prima fumata nera, a cui seguono quelle del 25, 26 e 27 (prima giornata con quorum sceso a 505 voti). Fino ad arrivare a oggi, con la quinta votazione conclusa con un nulla di fatto (Casellati sotto le 400 preferenze) e la nuova tornata iniziata alle 17, con il centrodestra che si è astenuto

I TRE NOMI DEL CENTRODESTRA - Il 25 gennaio, giorno della seconda fumata nera, il centrodestra aveva annunciato una rosa di tre nomi per il Colle: Letizia Moratti, Carlo Nordio e Marcello Pera. Ma voci sempre più insistenti già quel giorno avevano fatto sapere che ci sarebbe stata una carta ancora coperta: quella della candidatura della presidente del Senato, votata 4 anni fa anche dai grillini

LO STALLO - Sui tre nomi ufficiali presentati dal centrodestra, era arrivato però repentino il no del centrosinistra. "Serve una figura condivisa”, aveva detto il segretario del Pd, Enrico Letta. E la situazione era quindi rimasta in stallo

L'IPOTESI CASELLATI - La sera del 27 gennaio, a conclusione di un’altra giornata di fumata nera, sono iniziate a circolare le indiscrezioni su un orientamento sempre più concreto del centrodestra sul nome di Casellati

Fino a quando, questa mattina (28 gennaio), dopo circa due ore di discussione, il centrodestra ha deciso di cimentarsi con la prova dell'Aula votando su Maria Elisabetta Casellati. Ma il flop post voto scuote il centrodestra e apre la caccia al franco tiratore, con Lega e Fdi che garantiscono di aver votato compatti e Forza Italia che finisce nel mirino

L'APPELLO DI BERLUSCONI - Sul nome di Casellati in mattinata era arrivato anche l'appello di Silvio Berlusconi: "ll centrodestra ha trovato l'accordo per il voto di questa mattina, su Elisabetta Casellati che da Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, diventerebbe prima carica dello Stato. Io conosco Elisabetta Casellati da oltre 30 anni e posso garantire sulla sua assoluta adeguatezza a questo eventuale nuovo ruolo super partes. Per tale motivo mi rivolgo ai Parlamentari di tutti gli schieramenti, per chiedere loro di sostenere la Casellati"

SCENARIO ANCORA IN EVOLUZIONE - Dopo la fumata nera della quinta e della sesta votazione, nulla è ancora deciso. Si è aperto però il dialogo fra centrodestra, centrosinistra e M5S, e si fa strada l'ipotesi di un presidente donna