Draghi: “Obiettivi governo raggiunti. Continuare con i vaccini, valuteremo obbligo”. VIDEO
PoliticaNella tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare, il premier ha spiegato: "La variante Omicron ha aperto una nuova fase della pandemia". E ha anticipato: "Si valutano mascherine all'aperto e tamponi anche per i vaccinati". E sul suo futuro politico: "Sono un nonno al servizio delle istituzioni". Domani la Cabina di regia
LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE: PARTE 1 - PARTE 2 - PARTE 3 - PARTE 4
Pandemia, azione di governo, compattezza della maggioranza, manovra e l'esempio del presidente Sergio Mattarella da seguire: sono questi, insieme a molti altri, i temi toccati dal premier Mario Draghi nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare. "La variante Omicron ha aperto una nuova fase", ha spiegato il presidente del Consiglio, ribadendo anche che "i vaccini rimangono il migliore strumento contro il virus", con la terza dose che "è la priorità per i cittadini" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). E sull'azione dell'esecutivo ha anticipato: "Abbiamo fatto un lavoro perché l'operato del governo continui, indipendentemente da chi ci sarà". "Il mio destino personale non conta assolutamente niente", ha sottolineato ancora, rispondendo alle domande sulla corsa per il Quirinale, "non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni" (CORSA AL COLLE: DA DRAGHI UN PASSO IMPORTANTE).
Le nuove misure anti-Covid allo studio
Riflettendo sull'andamento dei contagi, Draghi ha ricordato: "Per la normalità bisogna prendere tutte le precauzioni, ma ogni decisione è guidata dai dati: solo dai dati, non dalla politica come si dice in giro". "L'obbligo vaccinale resta sempre
sullo sfondo, non è stato mai escluso", ha aggiunto. Intanto, nella Cabina di regia, in programma domani, si discuterà di nuove possibili misure: "Ad esempio di mascherine anche all'aperto", dell'uso "di quelle FFp2 , in particolare in certi ambienti chiusi". E "non è esclusa l'applicazione del tampone" perché "c'è un periodo nel Green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce e la terza non è ancora stata fatta. In quel periodo è utile il tampone". Per questo motivo, domani si discuterà anche "se ridurre la durata della certificazione verde". Mentre su un eventuale prolungamento del calendario delle vacanze scolastiche, Draghi ha già anticipato: "No, non lo allungheremo. Su questo il ministro Bianchi è stato esplicito".
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Per ora no lockdown per non vaccinati
L'ipotesi di un lockdown per i non vaccinati, "per ora" non è al vaglio del governo. "Voglio però far presente che i due terzi delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati", ha sottolineato il premier che ha poi rivendicato lo stato d'emergenza come "stato di necessità" e "atto di buon senso".
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L'economia e la crescita italiana
Poi un passaggio anche sulla situazione economica dell'Italia. Il Governo è "pronto a sostenere l'economia in caso di rallentamento", ha spiegato Draghi che ha anche sottolineato che ora la "sfida principale è aumentare il tasso di crescita". Mentre sul Pnrr, il premier ha assicurato: "Abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi".
Manovra e ruolo dei partiti
"Indubbiamente c'è stato molto affanno nella fase terminale della discussione della Manovra. Non è che sia senza precedenti, è successo tantissime volte", ha poi aggiunto il presidente del Consiglio, allontanando le accuse di un Parlamento esautorato. "Questa Manovra è stata accompagnata da un lunghissimo confronto politico".
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L'azione di governo
Draghi ha quindi sottolineato che "l'importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile". "Questo governo comincia con la chiamata del presidente Mattarella, una chiamata di altissimo ordine che si è tradotto in vicinanza costante all'azione di governo, ma la responsabilità quotidiana sta nel Parlamento così come la prosecuzione sta nel Parlamento. È il Parlamento a decidere la vita del governo qust'anno e sempre". E sulle tempistiche, il premier ha spiegato: "È essenziale che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale".
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L'esempio di Mattarella
Poi un passaggio anche sull'operato del Presidente della Repubblica: "Credo che il messaggio a Mattarella debba essere di affetto, è quello che provano per prima cosa tutti gli italiani. Ha svolto splendidamente il ruolo ma l'ha fatto con dolcezza e fermezza, ha attraversato momenti difficilissimi nel settennato e ha scelto con lucidità e saggezza. È l'esempio, il modello", ha detto Draghi.
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La questione del Superbonus e le frodi
Draghi, risponendo alle domande dei giornalisti, ha anche affrontato il tema del Superbonus, "una misura che ha dato molto beneficio, ma ha creato distorsioni e per questo il governo" era "riluttante ad una sua estensione". Poi "il Parlamento ha usato i fondi per l'azione parlamentare che potevano andare anche in altre direzioni, per estenderlo. Ma perchè il governo non voleva? Per le distorsioni, con l'aumento straordinario dei prezzi delle componenti per fare le ristrutturazioni. Il risultato - ha spiegato - è che oggi un'unità di efficientamento energetico costa molto più di prima. L'altro aspetto è che ha incentivato moltissime frodi". Proprio questa mattina, l'Agenzia delle Entrate "mi ha segnalato che ha bloccato 4 mld di crediti dati come cedibili" per il Superbonus, ha spiegato Draghi.
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Gli aiuti contro gli aumenti del gas
Sul fronte degli aumenti del gas, invece, il premier ha spiegato che "la Commissione Ue sta lavorando, ma dobbiamo lavorare anche a livello nazionale, il sostengo a imprese e famiglie per gli aumenti del gas ci sarà e se necessario, come sembra, oltre quello che è stato già deciso" che "prevedeva aumenti molto forti ma inferiori a quelli visti oggi". E ha poi aggiunto: "Ci sono i grandi produttori e venditori di energia che stanno facendo profitti fantastici. Dovranno partecipare al sostegno al resto dell'economia: anche loro devono aiutare il resto delle famiglie".
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Rottamazione 'mini-cartelle' e fine condoni
Spazio anche alla questione della rottamazione delle mini-cartelle. "All'inizio fu fatto un provvedimento che rottamava le cartelle di piccolo importo che era, sostanzialmente, un minicondono. Lì, almeno per quanto mi riguarda, si ferma ogni azione di condono". "Molte cose sono cambiate in questi mesi - ha osservato - in particolare nella capacità dell'Agenzia delle entrate di accedere alle banche dati" portando "dati un pochino migliorati. Ma la battaglia è lunga - ha concluso - e molte cose sono da fare e si faranno".