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Riforma della Giustizia, Cartabia: "Nessuna zona di impunità. Legge voluta da tutti”

Politica
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La ministra: "I termini scelti sono raggiungibili". Dopo il via libera dalla Commissione Giustizia alla Camera, domani il testo arriva in Aula. Il governo dovrebbe porre la questione di fiducia in serata

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Nessuna zona di impunità nella riforma di giustizia che il governo sta cercando di chiudere prima della pausa estiva (COSA PREVEDE IL TESTO). Anzi, “la prima forma di impunità sono i processi che non terminano mai. Perché se il processo non si chiude i responsabili non sono assicurati alla giustizia". Così la ministra della Giustizia Marta Cartabia difende il provvedimento dalle critiche di chi, dentro e fuori la maggioranza, sottolinea come la legge, nel tentativo di velocizzare i tempi dei processi penali, potrebbe portare all’impunità di diversi reati. Dopo il via libera in Commissione Giustizia, il testo arriva all'esame della Camera.

Il nodo termini e impunità

“I termini che abbiamo messo sono raggiungibilissimi, alla luce dei dati statistici – spiega la ministra - Inoltre, tra le correzioni apportate da ultimo, ascoltando le richieste dei magistrati, c'è quella di prevedere un regime transitorio che ci consente di arrivare gradualmente agli obiettivi da raggiungere”. In questo modo, secondo Cartabia, si scongiurerebbe il pericolo impunità.

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Il calendario e il voto di fiducia

Incassato il primo voto compatto della maggioranza in commissione Giustizia della Camera, la riforma penale deve adesso affrontare la prova dei numeri in Aula. Dalle 14 di domani, domenica 1°agosto, le norme saranno all'esame dell'Assemblea di Montecitorio. Il testo uscito ieri dalla commissione arriva in Aula 'blindato'. Nessuna nuova modifica: si punta ad approvarlo in prima lettura, prima della pausa estiva. La tabella di marcia prevede il voto, domani, sulla questione pregiudiziale di costituzionalità presentata da L’Alternativa c’è. In serata dovrebbe iniziare la discussione generale e il governo dovrebbe porre il voto di fiducia sul testo.

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Cartabia: "La tensione era altissima sul tema"

Lo scontro sulla riforma degli scorsi mesi ha preoccupato Cartabia, che confessa di aver pensato “di non farcela”. "La partita politica si preoccupava delle proprie bandierine, ignorando i contenuti della legge. La tensione era altissima, su un tema su cui, lo sappiamo, tutte le forze politiche hanno convinzioni radicate e punti da difendere molto forti", racconta la ministra a un forum organizzato da Repubblica. Il timore che non si arrivasse ad un accordo "c'è stato”, superato grazie alla "determinazione del presidente Draghi di andare fino in fondo". La riforma, specifica la guardasigilli, è stata "veramente voluta da tutti, per cui non chiamatela 'riforma Cartabia'".

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