Amministrative, la difficile ricerca dei candidati sindaco: partiti in alto mare

Politica

Paola Motta

Tra emergenza sanitaria ed emergenze economiche-sociali il ruolo di sindaco sarà fondamentale nel futuro anche per la creazione e progettazione di città più vivibili, green e digitali attraverso l'utilizzo delle risorse del PNRR. Ma sulla competizione elettorale d'autunno i partiti sono in difficoltà nella scelta dei candidati.

Cercasi candidato/candidata sindaco certo, credibile, competente.  Mai come prima d’ora la ricerca dei candidati per le prossime amministrative d’autunno – sarà in una data da decidere tra metà settembre e metà ottobre – è difficile, complicata, in poche parole una missione quasi impossibile per le forze politiche. Una ricerca che sta mettendo in evidenza  le contraddizioni delle dinamiche interne ai partiti e alle coalizioni o possibili alleanze. In pochi casi e in poche realtà il candidato è già certo e sicuro. Per il resto l’incertezza regna sovrana un po’ ovunque. Eppure il governo delle grandi città – l’amministrazione del territorio – dovrebbe essere di grande interesse per le forze politiche che governano o puntano a governare un Paese. 

Roma, Milano, Napoli: il rebus dei partiti

Ecco una breve sintesi sullo stato dell’arte di alcune delle sfide più grandi. Partiamo da Roma, la capitale d’Italia. Al momento la sindaca uscente, Virginia Raggi del M5S si è ricandidata, ricevendo il sostegno da parte dei pentastellati, a partire dal ministro Luigi Di Maio e dell’ex premier Giuseppe Conte, ancora leader soltanto in pectore del Movimento. Nonostante la stampa internazionale abbia dedicato diversi articoli evidenziando l’incuria, la disorganizzazione, l’inefficienza di una parte dei servizi pubblici la sindaca punta al bis. Nel Pd – dopo la mancata candidatura di Zingaretti  – considerato una carta vincente grazie ai risultati da governatore – è entrato ufficialmente in corsa Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia del governo Conte 2. Gualtieri parteciperà alle primarie volute dal segretario Enrico Letta a fine giugno. Porterà in dote la conoscenza economica maturata a Bruxelles - dove presiedeva la commissione per i problemi economici e monetarie dell'Europarlamento -  che potrebbe rivelarsi importante nella progettazione e utilizzo sul territorio delle risorse del PNRR (SPECIALE). Da mesi in campo è Carlo Calenda, di “Azione” piccola formazione nata dopo la breve iscrizione al Pd dell’ex ministro dello Sviluppo economico. Da mesi in giro per i quartieri romani, accusa il Pd di essere succube del M5s e che Roma sia una delle città peggio amministrate in Europa. A Roma la prova del nove sarà con il ballottaggio, che molti danno per certo. Chi sosterrà chi? Il politically correct obbliga per ora il Pd a non parlare troppo male di Raggi e viceversa, anche se non mancano gli affondi reciproci. Certo è che le posizioni non sono chiare e che la difficile opera di tessitura per un’alleanza Pd-M5s su scala nazionale rischia di incrinarsi proprio nella città “caput mondi”. 

Il centrodestra e la Capitale d’Italia

Roma Capitale, un bel dilemma per il centrodestra. Roma, un bel dilemma per una nazione. Gli antichi dicevano: tutte le strade portano a Roma. Ebbene, nella capitale per ora le strade politiche si dividono. Nelle scorse ore i leader del centrodestra – negli uffici del Carroccio alla Camera – si sono incontrati per un vertice che si è trasformato poi in un caffè tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Diciamo niente di più interlocutorio di così. “Stiamo ancora vagliando”, commenta il deputato romano di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli. “Ancora nessuna scelta sui candidati – aggiunge il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani – ci siamo trovati d’accordo su possibili candidati civici ma Racca e Michetti sono solo nomi circolati, di sicuro andremo uniti”. Nomi che circolano- per ora - su cui ci sono veti incrociati. Enrico Michetti, avvocato, professore di diritto pubblico e soprattutto star delle radio romane piace alla Meloni, ma non altrettanto agli alleati. In attesa di nomi nuovi e probabilmente civici il centrodestra rischia di rimanere bloccato dalla competizione tutta interna e personale tra lo stesso segretario della Lega e la presidente di Fratelli d’Italia per la leadership all’interno della stessa coalizione. Qualche giorno fa il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha lanciato la proposta di focalizzare le risorse del PNRR su due eventi che si terranno a Roma nel futuro: il Giubileo del 2025 e il doppio millennio della morte di Cristo che si celebrerà nel 2033. “Non ci sono dubbi che la ripartenza dell’Italia – ha detto Bonomi - passa dalla ripartenza di Roma”. 

Le dinamiche che regnano a Roma si replicano anche a Milano. Di certo è che il sindaco uscente Beppe Sala si ricandiderà da solo con il Pd, senza M5s che vuole puntare su una donna e che il centrodestra deve ancora valutare dopo che Gabriele Albertini – già sindaco dal 1997 al 2006 – si è sfilato dall’offerta lanciata da Salvini. In queste ore circola il nome di Annarosa Racca, presidente di Federfarma e considerata da molti la sindacalista delle farmacie, nome che però non viene confermato. Anche a Napoli i giochi sono aperti, Catello Maresca - sostituto procuratore che ha chiesto l'aspettativa - potrebbe correre per il centrodestra; nel centrosinistra le prove di alleanza tra M5s, Pd e sinistra continuano ma non decollano sia la carta dell'ex ministro dell'Università Gaetano Manfredi che quella istituzionale di Roberto Fico, determinato a completare il suo mandato di presidente della Camera. 

Il difficile lavoro del sindaco

Le difficoltà a individuare i candidati sindaco sono dunque sotto gli occhi di tutti. Da una parte c’è un deficit di formazione e selezione del personale politico da parte dei partiti; dall’altra c’è un’oggettiva complessità del ruolo, soprattutto nei grandi Comuni. Dall’incontro del centrodestra una dichiarazione di Salvini offre uno spunto non da poco alla riflessione sul ruolo di chi dirige un’amministrazione comunale: "Visto quanto è bello ma difficile, malpagato e giuridicamente pericoloso fare il sindaco, entro questa settimana presenteremo una proposta di legge per aumentare lo stipendio e le tutele giuridiche dei sindaci – sottolinea il leader della Lega - che si dannano l'anima ma troppo spesso sono mal pagati e ingiustamente puniti". Il riferimento del leader della Lega è ai tanti casi di inchieste aperte nei confronti dei primi cittadini e poi archiviate. Di un lavoro che – tra procedure, cavilli, pratiche – rischia spesso di scontrarsi con una burocrazia inceppata e labirintica. La questione è aperta e degna di riflessioni soprattutto in uno dei momenti più bui dell’Italia, tra emergenza sanitaria, economica e sociale e bisogno di costruire il futuro. Anche per  questo sarà importante il Decreto Semplificazioni e tutte le riforme strutturali attese da anni in Italia: una pubblica amministrazione più semplice ed efficiente e una giustizia più giusta e veloce. Riforme che chiede l’Europa per dare le risorse in Italia e che saranno credibili se sapranno cambiare e trasformare le strade, i servizi, i trasporti, in una parola la qualità di vita delle nostre grandi Città. Green e digital.

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