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Voto Rousseau, sì al governo Draghi. Di Battista lascia, M5s a rischio scissione

Politica

Sono stati 74.537 i votanti: di questi il 59,3% si è espresso favorevolmente, pari a 44.177 voti. I no sono stati 30.360 (40,7%). Crimi: "Mandato vincolante". Di Maio: "Prova di maturità". Di Battista lascia il M5s, i Cinquestelle rischiano di spaccarsi

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Sì a Draghi. È questo l’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau degli iscritti del Movimento 5 Stelle. Sono stati 74.537 i votanti: di questi il 59,3% si espresso favorevolmente, pari a 44.177 voti. I no sono stati 30.360 (40,7%). Per Vito Crimi "la votazione è vincolante" per gli iscritti al Movimento. Ma il sì a Draghi lascia pesanti strascichi nel M5s. Di Battista lascia il Movimento: "Non posso accettare un governo con questi partiti", dice l'ex parlamentare, da sempre tra gli "ortodossi" del gruppo (LA FOTOSTORIA DI DI BATTISTA). Ora il M5s rischia una scissione vera e propria.

Crimi: rispettare mandato degli iscritti

Il capo politico del M5s Vito Crimi, intervenuto al termine della consultazione, ha detto che il voto degli iscritti è vincolante e quindi sarà compito del Movimento rispettare il mandato.

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Di Maio: grande prova di maturità

"Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese", ha scritto invece Luigi Di Maio su Facebook al termine del voto. "In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattutto sceglie la via europea, sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noi beneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondono egoismi e personalismi", aggiunge Di Maio.

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