
Crisi di governo, dai ristori ad Alitalia e Autostrade: i dossier a rischio
Dopo lo strappo di Italia viva sono diverse le partite economiche che rischierebbero lo stop, a partire dai nuovi aiuti alle attività colpite dalle restrizioni anti-Covid fino ad arrivare alla questione della compagnia aerea. Ma a finire in standby potrebbero essere anche la riforma degli ammortizzatori e l’assegno unico

Con un governo non più “nella pienezza delle sue funzioni”, per via della crisi innescata dal ritiro di Italia viva dall’esecutivo, sono diversi i dossier che rischierebbero di rimanere in sospeso, alcuni dei quali legati alle misure anti-Covid o a quelle di sostegno economico per far fronte ai danni della pandemia
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Tra i provvedimenti più importanti attesi a breve c’è il decreto Ristori, coperto con un nuovo scostamento di bilancio da almeno un punto e mezzo di Pil, circa 24 miliardi. Lo scostamento è stato approvato dal Cdm del 14 gennaio, e in parlamento dovrebbe arrivare il 20 gennaio
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Nel provvedimento dovrebbero rientrare anche 5 miliardi per il rifinanziamento della cassa integrazione, 3-4 miliardi per la sanità (di cui 1,5 per i vaccini), e nuovi finanziamenti per Comuni e Regioni
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Una delle misure pilastro di questo governo è l’introduzione dell’assegno unico per le famiglie, che rischierebbe lo stop in caso di governo non nel pieno delle funzioni. Al momento è fermo l'esame parlamentare del disegno di legge delega, che ancora non è stato calendarizzato in Aula al Senato
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Tra le priorità c’è anche la riforma degli ammortizzatori sociali, importante perché alla fine di marzo scadrà il blocco dei licenziamenti, anche se rimane l’ipotesi di un prolungamento
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È in attesa anche la riforma dell’Irpef, al momento ferma alle audizioni nelle commissioni Finanze di Camera e Senato

C’è poi il dossier Alitalia, con la “vecchia” azienda che ha gravi problemi finanziari - il commissario Giuseppe Leogrande ha convocato i sindacati e ha spiegato che la società fa fatica a pagare gli stipendi - in attesa del passaggio alla nuova realtà, Ita (Italia trasporto aereo). In sostanza con una crisi di governo verrebbero meno le certezze sui tempi della nascita della nuova Alitalia

A fine gennaio, passaggio importante anche per il dossier Autostrade. Il 31 gennaio è attesa la nuova offerta di Cassa depositi e prestiti e dei fondi Blackstone e Macquarie. Bisogna decidere come si realizzerà l’uscita di scena dei Benetton e una crisi di governo potrebbe rallentare il processo

C’è in attesa anche il dossier ex-Ilva. Due questioni: la prima riguarda il sostegno ai lavoratori a rischio – attesi da un lungo periodo di tempo di cassa integrazione - con la trattativa con i sindacati al momento nel vivo; la seconda l’avvio del nuovo progetto per l’impianto, con l’ingresso dello Stato con Invitalia, la holding per lo sviluppo del ministero del Tesoro. Al momento si è concretizzata solo l’operazione finanziaria che ha sancito l’ingresso al 50% dello Stato

C’è poi la questione Whirlpool, i cui lavoratori nei giorni scorsi hanno incontrato Conte a palazzo Chigi, con in gioco la vertenza che riguarda il futuro di 350 lavoratori dell’impianto di Napoli

Lo Stato dovrebbe poi procedere alla cessione della banca Mps, di cui detiene il 64,2%, entro la fine dell’anno. È un’operazione lunga e la crisi di governo potrebbe rallentare l’iter