
Decreto Ristori, dal Consiglio dei ministri ok a scostamento fino a 32 miliardi
Dopo il via libera del governo, arriverà in Parlamento la richiesta di un nuovo scostamento - un po' più di un punto e mezzo di Pil ipotizzato finora - per poter varare un altro decreto con i ristori per le attività colpite dalla pandemia. La nuova richiesta di extra-deficit sarà votata dalla Camera dei Deputati mercoledì 20 gennaio alle 16

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un nuovo scostamento fino a 32 miliardi, un po' più di un punto e mezzo di Pil ipotizzato finora. La richiesta passa ora al Parlamento: l'Aula della Camera voterà sulla questione mercoledì 20 gennaio alle 16. Le risorse serviranno a finanziare un nuovo decreto Ristori, previsto entro fine gennaio per le attività colpite dalla pandemia
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La nuova richiesta di extra-deficit, che deve ora ottenere il via libera del Parlamento a maggioranza assoluta, era il tema principale sul tavolo del Consiglio dei ministri di questa sera. Su tavolo del Cdm anche una mini-proroga dell'invio delle cartelle a fine gennaio: un decreto legge ad hoc per rinviare la ripresa dell'invio degli atti della riscossione, in attesa di un provvedimento complessivo
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"Occorre proseguire il lavoro: stasera avremo un Consiglio dei ministri dove vareremo la richiesta di scostamento che il Parlamento dovrà approvare e che è necessario per il provvedimento economico indispensabile e urgente" dei nuovi ristori, aveva detto in mattinata il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri
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La crisi "non ci impedirà di correre per garantire tempi rapidi" sui ristori: il decreto ha la "massima priorità" ma serve prima il nuovo scostamento di bilancio, aveva sottolineato anche il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso della riunione con le Regioni di questa mattina
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Boccia aveva sottolineato che si sta ragionando su ristori "specifici" per il settore dello sci e che sono confermati "interventi cospicui" su bar, ristoranti e su tutte le attività che verranno penalizzate dalle chiusure

"Appena il Parlamento ci autorizzerà - aveva spiegato Boccia - aggiorneremo questa riunione per aiutare il Mef e il Mise a tarare meglio e in linea con le istanze che arrivano dai territori, alcuni ristori specifici che le Regioni ci stanno indicando soprattutto sulle attività economiche limitate con forti stagionalità invernali”

Le Camere si sono già preparate e hanno fissato per il 20 gennaio la finestra per il voto di un nuovo extradeficit

Matteo Renzi, annunciando il passo indietro della sua pattuglia di governo, ha comunque garantito il voto del suo partito sia allo scostamento sia alle misure per contenere l'epidemia, compresi i ristori. Quindi a prescindere dall'esito della crisi non dovrebbe mancare in Parlamento la maggioranza assoluta richiesta per la revisione degli obiettivi di deficit e debito

La bozza del nuovo decreto Ristori intanto si va consolidando, anche se più passano i giorni più si allunga la lista delle richieste dei ministeri: ci saranno altri 5 miliardi per la Cig in deroga ma Catalfo già chiede più fondi anche per l'anno bianco per gli autonomi

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