
Elezioni 2020, le reazioni dei politici sugli esiti del referendum e delle regionali
I risultati delle votazioni per il taglio dei parlamentari fanno esultare il Movimento 5 Stelle con Luigi Di Maio e Vito Crimi che parlano di “esito storico”. Soddisfatto anche Nicola Zingaretti: "Con vittoria del Sì si apre stagione delle riforme". Riccardo Molinari, presidente dei deputati della Lega: “Ora si sciolgano le Camere”. Meloni: "Fdi unico partito che cresce". Fico: "Avanti con legislatura"

I risultati, ancora parziali, del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari danno la vittoria al "SÌ". L'affluenza alle urne è stata di oltre il 50%. Esulta il M5S e parte del Partito Democratico. Luigi Di Maio e Vito Crimi parlano di "esito storico"
Referendum, i risultati in diretta
"Quello raggiunto oggi è un risultato storico - ha scritto il ministro degli Esteri sui social - Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo". Di Maio ha poi detto che quello di oggi rappresenta "un punto d'inizio e non di arrivo" e il M5S ora è diretto al taglio degli stipendi e alla riforma della legge elettorale
Referendum, Di Maio: "Esito storico"
Vito Crimi ha commentato i primi risultati sottolineando il "risultato storico e straordinario. Ringrazio tutti coloro che sono andati a votare in questo periodo di emergenza Covid"
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Nicola Zingaretti è "soddisfatto" dal risultato del referendum. "Si conferma che il Pd è la forza del cambiamento - ha detto il segretario del Partito Democratico al Nazareno - garante anche in questa legislatura di un percorso di innovazione e modernizzazione delle istituzioni di cui da sempre sentiamo il bisogno. Con la vittoria del Sì si apre ora una stagione di riforme: lo vogliamo e con gli alleati faremo di tutto perché vada avanti spedita"
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Tra i primi commenti agli esiti del referendum da parte del centrodestra c'è quello del presidente dei deputati della Lega, Riccardo Molinari che su Twitter ha scritto: "Il Popolo sovrano ha scelto. Ora la logica conseguenza sarebbe che si sciogliessero le Camere per sperimentare finalmente l'efficienza conquistata con la riforma". "Sarebbe strano avere un Parlamento - ha aggiunto - non in linea con la Costituzione nella sua composizione e ancora più strano pensare che un Parlamento sfiduciato dai cittadini possa scegliere il prossimo Presidente della Repubblica"
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"È stato un percorso lungo e complesso ma ce l'abbiamo fatta: la riduzione del numero dei parlamentari è realtà. Un cambiamento che il Paese aspettava da quarant'anni e che il M5s ha realizzato. Questo voto - ha dichiarato l'ex ministro per le Riforme e sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro - rafforza il Parlamento e il percorso di riforme che sta portando avanti. Grazie ai cittadini che hanno detto Sì a istituzioni più sobrie ed efficienti, ora si apre una fase nuova per la politica italiana"
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"Le forze politiche responsabili - ha detto l'esponente di Leu Nicola Fratoianni - devono aprire una nuova fase e in cui si possa lavorare agli indispensabili correttivi. A partire da una legge elettorale pienamente proporzionale, per ridurre i danni potenziali di questa riforma"

"Un terzo del paese ha coraggiosamente detto no - ha scritto Matteo Orfini, parlamentare del Pd su Facebook - a una riforma populista e antipolitica. Solo un mese fa nessuno avrebbe scommesso su questo risultato, con questa affluenza. Certo, resta una sconfitta. Ma una di quelle su cui si può costruire. Sono orgoglioso di aver fatto questa battaglia insieme a voi"

La ministra per l'Agricoltura Teresa Bellanova, capo delegazione di Iv al Governo, aveva già reso esplicita la sua intenzione di voto per il "No" e ha commentato i primi esiti del refrendum dichiarando che "le scelte degli elettori vanno sempre rispettate, ma io credo che il risultato del referendum con la vittoria del Sì non risolva nessuno dei problemi di governance che ha questo Paese". "Non affronta il tema del bicameralismo perfetto - ha aggiunto - tanto meno quello delle relazioni lungo la filiera istituzionale"

"Abbiamo concorso in tutte le regioni al voto a costruire le coalizioni di centrosinistra e a favorire l'unità tra le forze che sostengono il governo. Gli elettori sono più avanti dei gruppi dirigenti - è invece il commento ai primi risultati delle elezioni regionali del ministro della Salute Roberto Speranza - e ci indicano la strada giusta superando le divisioni che permangono ancora tra le leadership. Ora dobbiamo lavorare tutti assieme per trasformare l'alleanza di governo in un vero progetto politico"

Con i primi risultati delle elezioni regionali, il leader della Lega Matteo Salvini ha ringraziato su Facebook gli italiani "che ci hanno dato fiducia. Se i dati verranno confermati, da domani Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20! E anche dove non ce l'abbiamo fatta, tutti al lavoro con un solo obiettivo: aiutare, proteggere e far crescere la nostra bellissima Italia"

"Da nord a sud Fratelli d'Italia è l'unico partito che cresce in tutte le regioni al voto", scrive invece su facebook la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando l'esito delle regionali

"La riduzione dei parlamentari costituisce un primo tassello a cui devono seguire ulteriori indispensabili riforme, alcune sono già in calendario nei prossimi giorni a Montecitorio, altre le metteremo in cantiere, come i nuovi regolamenti di Camera e Senato. Per questo è importante continuare su questo tracciato fino al termine della legislatura". così in un post il presidente della Camera, Roberto Fico