La decisione, già anticipata nei giorni scorsi dal segretario regionale del partito Lorenzo Fontana, è stata ufficializzata dal governatore Luca Zaia. Gianluca Forcolin, Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli non prenderanno parte alla prossima tornata elettorale. In Emilia Romagna sospeso il consigliere Stefano Bargi. Salvini: "Noi coerenti, ma Tridico si dimetta". Il presidente dell'Inps domani riferirà in Parlamento sulla vicenda
La Lega non ricandiderà alle elezioni in Veneto i tre esponenti del partito che hanno chiesto il bonus per le partite Iva relativo all’emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE). Si tratta dei due consiglieri regionali Riccardo Barbisan, Alessandro Montagnoli e del vicepresidente della giunta Gianluca Forcolin. La decisione, già anticipata dal segretario del Carroccio in Veneto Lorenzo Fontana, è stata ufficializzata dal governatore del Veneto Luca Zaia e dal leader leghista Matteo Salvini. In Emilia Romagna, invece il Carroccio ha sospeso il consigliere Stefano Bargi. Ieri il partito aveva invece sospeso Elena Murelli e Andrea Dara (CHI SONO), i due deputati coinvolti nella stessa vicenda relativa al beneficio da 600 euro concesso dal governo. Sul caso riferirà in parlamento, giovedì 14 agosto, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
Zaia: "Consiglieri affranti, Forcolin mi ha annunciato dimissioni"
"I due consiglieri regionali e il vicepresidente della Giunta non si ricandidano", ha annunciato Zaia, sottolineando che i tre esponenti della Lega "sono persone affrante". "Per me la vicenda è chiusa. Rispondo per la mia amministrazione ai cittadini ho dato una risposta", ha poi aggiunto il governatore. "I cittadini - ha proseguito - hanno seguito con attenzione la vicenda per la quale c'è molta sensibilità. Hanno guardato principalmente al fatto che c'è stata una presentazione della richiesta del bonus, anche se è pur vero che il vicepresidente non l'ha percepito e non ha presentato ulteriore documentazione per ottenerlo".
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In Emilia Romagna sospeso il consigliere Bargi
Matteo Rancan, capogruppo leghista in Emilia Romagna ha invece annunciato la sospensione di Bargi, altro consigliere regionale che ha chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro. "Il provvedimento disciplinare - ha detto Rancan - è identico a quello assunto per i deputati che si trovano nella medesima situazione. L'immagine della Lega e la buona volontà di migliaia di sostenitori non possono essere offesi da comportamenti sconvenienti, per quanto del tutto legali".
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Salvini: "Non li ricandidiamo, noi coerenti"
Anche Salvini ha confermato la decisione sui consiglieri veneti: "Zaia l'ho sentito, non saranno ricandidati. Manteniamo la nostra coerenza, fossero anche 6 centesimi, chi sbaglia paga. Spero che anche gli altri partiti siano egualmente rigorosi. Noi i nostri li sospendiamo", ha detto il segretario della Lega in una conferenza stampa a Forte dei Marmi (Lucca). "In Veneto vinceremo con almeno il 70% dei consensi", ha aggiunto.
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Salvini: "Presidente Inps non in grado, si dimetta"
Salvini ha anche attaccato Tridico: "Mi domando cosa aspetti a dimettersi un signore come il presidente dell'Inps, che ha pagato i bonus ai parlamentari e non le cig. Se c'è uno che non è in grado di fare il suo mestiere è il presidente dell’Inps".
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Lollobrigida (Fdi): "Tridico spieghi, vicenda vergognosa"
A Tridico chiede chiarimenti anche il capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida: "Domani in parlamento il presidente dell'Inps Tridico, su richiesta di Fratelli d'Italia, verrà a spiegare come è stato possibile fare arrivare i bonus di 600 euro ai parlamentari. È una vicenda vergognosa, ma è altrettanto vergognoso che esista una legge che permette di avere aiuti di Stato anche ai milionari. Fratelli d’Italia chiede di cambiarla immediatamente".