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Migranti, Lamorgese: "Invieremo militari in Sicilia". Di Maio: "Fughe inconcepibili"

Politica
©Ansa

Il Viminale promette sostegno alla Regione e alla Tunisia: “Flussi incontrollati, pronti a offrire pieno supporto per contrasto a trafficanti”. Mentre il titolare della Farnesina commenta: “Virus non scomparso, tutti rispettino le regole, non si può violare la quarantena”. 

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Il ministero dell'Interno invierà i militari in Sicilia per gestire l'emergenza migranti. Il tema è tornato di nuovo al centro del dibattito politico, soprattutto dopo la fuga di massa di 520 persone che erano ospiti di una tensostruttura della Protezione civile a Porto Empedocle. Al governatore siciliano, Nello Musumeci, che ha affermato che "la Sicilia non si farà trattare come una colonia", la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, dopo aver specificato che dal punto di vista sanitario "la situazione è sotto controllo", assicura che sarà rafforzata l'attività di controllo delle strutture di accoglienza: "A breve - spiega la titolare del Viminale - verrà inviato personale militare dell'operazione 'Strade sicure'". L'opposizione intanto attacca. "Sbarchi triplicati rispetto all'anno scorso, questo governo mette l'Italia in pericolo", ha detto Matteo Salvini (Lega). "Fermare subito gli sbarchi", ha aggiunto Giorgia Meloni (Fdi). "Non possiamo permetterci lassismo e imprudenza", ha osservato Mariastella Gelmini (Fi) (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). 

Continuano gli sbarchi e le fughe dai centri

 

La cronaca del 27 luglio ha raccontato un altro giorno intenso: con barchini o soccorsi dalle motovedette italiane, a centinaia sono arrivati a Lampedusa. E l'hotspot dell'isola, con una capienza di 95 posti, si trova ad ospitare 726 persone. Proseguono le fughe dai centri: dopo i 184 allontanatisi dal Cara di Pian del Lago (Caltanissetta), oggi un centinaio sono scappati dalla tensostruttura allestita a Porto Empedocle (Agrigento). Ma quasi tutti i fuggitivi sono stati ritrovati. Oltre ai militari chiamati a presidiare i centri (in Sicilia ed a Gorizia), per il 28 luglio è previsto che i 520 migranti siano trasferiti da Porto Empedocle e Lampedusa. In attesa di una grande nave-quarantena (da 500 posti) che sarà operativa in Sicilia ad agosto, settembre e ottobre, all'esito di un nuovo bando, dopo che le precedenti tre gare erano andate deserte. L'obiettivo è chiudere la procedura entro la settimana. Il cuore del problema è naturalmente in Nord Africa, porto di partenza verso le coste italiane. "Tutti i test sierologici sono risultati negativi e cosi i tamponi fin qui eseguiti sui migranti, sia a Porto Empedocle sia a Lampedusa, grazie all'impegno profuso dalla Regione siciliana", ha specificato Lamorgese.

L'incontro di Lamorgese con presidente tunisino

 

Proprio oggi, a Tunisi, la ministra dell’Interno ha incontrato il presidente della Repubblica tunisina, Kais Said. Dopo il colloquio, il Viminale ha fatto sapere di essere pronto "a offrire pieno supporto alla Tunisia anche mediante formule più efficaci di collaborazione nell'attività di sorveglianza delle imbarcazioni dei trafficanti in partenza dalla costa africana”.  Poi Lamorgese ha specificato al presidente i "seri problemi" causati all'Italia dai "flussi incontrollati", invitandolo ad agire per rafforzare la vigilanza e impedire le partenze. La ministra ha quindi sottolineato che risulta "determinante l'azione della Tunisia" e il presidente Said "ha dato rassicurazioni su una intensificazione dei controlli alle frontiere marittime per contrastare l'attività dei trafficanti di migranti".

Di Maio: “Virus non scomparso, tutti rispettino regole”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenendo sulla fuga di migranti a Porto Empedocle e su quella di domenica dal Cara di Pian del Lago, a Caltanissetta, ha dichiarato: ”Qui è una questione di salute pubblica. Il virus non è scomparso. I cittadini italiani, come il sottoscritto naturalmente, devono continuare a rispettare le regole che ci siamo dati e vale lo stesso per i turisti o per chi ha diritto alla protezione internazionale”. Poi ha affermato: "È inconcepibile che oggi qualcuno, incurante delle regole tuttora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l'obbligo della quarantena. Migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa”, ha detto riferendosi anche all'emergenza coronavirus. “Lo Stato - ha aggiunto Di Maio - ha il dovere di occuparsi di questo genere di problemi. Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà ai sindaci Roberto Gambino e Ida Carmina e alle comunità di Caltanissetta e di Porto Empedocle in questo momento difficile. Ringrazio anche la ministra Lamorgese per il lavoro che sta portando avanti e le forze dell'ordine per aver lavorato tutta la notte e aver già rintracciato 125 dei 184 migranti che si erano allontanati domenica dal Cara di Pian del Lago”.

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L'attacco di Salvini al governo

Il  leader della Lega, Matteo Salvini, si chiede "dove siano finiti i ricollocamenti nei Paesi dell'Unione europea, e il Movimento 5 stelle sollecita "più cooperazione", l'Italia resta impegnata su più fronti. Gli sbarchi a Lampedusa, a Portopalo di Capo Passero e in Sardegna sembrano destinati a non diminuire. E l'allerta sul fronte sanitario resta alta. Nella giornata di oggi sono stati scoperti otto positivi al coronavirus nel centro d'accoglienza di Ponte d'Arce a Pettorano sul Gizio, nell'Aquilano. E sette in quello di Villa Literno, nel Casertano. A Lampedusa in mattinata un gruppo di isolani ha steso un cordone, quasi a volere impedire il passaggio dei migranti. 

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