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M5S, dopo l'espulsione Paragone annuncia progetto con Di Battista: "Niente di politico"

Politica

Il senatore, mandato via dal gruppo pentastellato, ha precisato che sarà “qualcosa di culturale che si richiama alle origini del Movimento, magari un gruppo di lavoro o uno spettacolo teatrale”. “Non faremo nulla di politico”, assicura. Di Maio? “Appiccicato al potere”

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"Io e Alessandro di Battista vogliamo mettere insieme qualcosa di culturale che si richiama alle origini del Movimento, magari un gruppo di lavoro o uno spettacolo teatrale. Siamo in contatto da tempo e abbiamo le idee chiare". Lo ha annunciato Gianluigi Paragone, senatore espulso dal M55, ospite ieri a Mezz'ora in Più su Raitre. Il Movimento 5 stelle va verso "una naturale implosione", ha aggiunto, mentre "io e Alessandro sicuramente dobbiamo mettere in piedi qualcosa di culturale rispetto alle posizioni di un tempo di M5s, essere ancora antisistema". "Non a una Fondazione, ma pensiamo a un gruppo di lavoro, che trova nelle pagine social un elemento di condivisione", e anticipa che "magari daremo vita a uno spettacolo teatrale che spieghi il perché di certe cose”.

"Con Di Battista ci uniscono temi anti-sistema"

"Meno male che dalla Annunziata ho detto chiaramente che io e Alessandro non faremo nulla di politico assieme ma che al limite faremo una cosa culturale": ha poi precisato su Facebook l’ex giornalista. "Invece vedo che i siti hanno capito Roma per toma. - ha proseguito - Ribadiamolo: Ale è dentro il Movimento, io sono stato espulso (toccherà a un giudice eventualmente respingere il mancato rispetto delle regole). Quindi siamo in situazioni completamente diverse. Ci uniscono dei temi anti-sistema. (Comunque è la dimostrazione di quanto gli argomenti non contino più nulla. Dalla Annunziata ho parlato delle profonde ragioni di chi si oppone al potere di Bruxelles e gabbia dell'Euro; ho parlato dell'espulsione dei lavoratori dai processi produttivi a seguito della progressiva automatizzazione... Va beh…)”, ha concluso lo sfogo.

"Di Maio appiccicato al potere"

Nel corso dell’intervista, Paragone è tornato ad attaccare il capo politico dei pentastellati. ”Luigi Di Maio secondo me non si dimette (dalla guida di M5S, ndr) e farà di tutto per tenersi appiccicato a questo potere. È nella natura stessa di Di Maio, un trentenne che dice e pensa di aver raggiunto per merito proprio quella posizione e non la vuole lasciare”, ha dichiarato.

L'espulsione e la difesa di Di Battista

Il Movimento 5 Stelle ha espulso Gianluigi Paragone lo scorso primo gennaio. La sua cacciata era nell'aria. Da tempo il senatore ex M5S non risparmiava critiche ai vertici e ai colleghi e sulla legge di bilancio aveva votato contro.  “Sono stato espulso dal nulla. Quando perdi 2 elettori su 3 ti espelle il nulla. Sono uno dei tanti elettori espulsi dal Movimento di Palazzo”, le prime parole di Paragone dopo l'espulsione. In sua difesa si è subito schierato Di Battista: "Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti altri", ha dichiarato.