
Con questa formula si intendono esecutivi di transizione, che nascono d’estate con un mandato a breve termine. È una delle ipotesi possibili dopo la crisi del governo Conte. Nel passato ci sono stati diversi casi

Tra le varie ipotesi che seguono la crisi del governo Conte, è spuntata in questi giorni anche l’idea di un cosiddetto governo balneare, ovvero di transizione, che nasca con un mandato a breve termine. Questa fortunata formula ha indicato nel tempo diverse esperienze di governo: da quelli formati da Giovanni Leone e Mariano Rumor, fino a quello di Giovanni Goria
Il racconto della giornata di crisi
Il primo vero esecutivo "balneare" è stato il I governo Leone del 1963 (anche se è stato definito così solo in seguito). Dopo le elezioni politiche di maggio il presidente della Repubblica aveva affidato l'incarico di formare il governo ad Aldo Moro: l'accordo di coalizione con il Psi guidato da Pietro Nenni viene però bocciato dal comitato centrale del partito socialista e il leader Dc rimise il mandato. Nella foto, la visita del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy
Gli scenari di voto
Giovanni Leone, dopo essersi dimesso da presidente della Camera, riuscì a formare un governo monocolore Dc per consentire l'approvazione del bilancio dello Stato entro il termine del 31 ottobre. Giurò nel solstizio d'estate (21 giugno) e rimase in carica fino al 4 dicembre. Nella foto, Antonio Segni e Giovanni Leone all'ippodromo delle Capannelle
I 14 mesi di governo Lega-M5s
Una situazione analoga si era per la verità già avuta nel luglio del 1960 con Tambroni che scelse di dimettersi (si era insediato il 25 marzo dello stesso anno) sull'onda delle terribili proteste di piazza a Genova e il presidente Gronchi decise di affidare l'incarico a Fanfani di formare un monocolore democristiano (Fanfani III) che nacque il 26 luglio 1960 e durò fino al 1962. Qui durante la visita del Primo Ministro somalo Mohamed Haji Ibrahim Egal
Le foto della crisi di governo
Il secondo vero e proprio esecutivo definito "balneare" è quello di Mariano Rumor (II) nato nel 1969: rimase in carica dal 6 agosto 1969 al 28 marzo 1970 per un totale di 234 giorni, ovvero 7 mesi e 22 giorni. Ma c'è anche un altro Rumor, nato in una notte di luglio del '73 e spentosi il 2 marzo dell'anno dopo, all'alba di una legislatura che si chiuse con un nuovo esecutivo ponte, il quinto governo Dc Moro (febbraio-aprile 1976). Nella foto, Rumor presenta il nuovo Governo alla Camera, l'8 agosto 1969
Salvini: "Mi candido a premier"
Lo stesso accadde per il primo governo guidato da Francesco Cossiga (nella foto), dall'agosto 1979 al marzo successivo
Di Maio: "Noi pronti al voto, la Lega ha preso in giro il Paese"
Le tensioni tra socialisti e democristiani, all'indomani di una vivace campagna per le elezioni del 14-15 giugno 1987, resero improponibile la candidatura del segretario della Dc De Mita alla guida del governo. Per far decantare la situazione si pensò allora di fare ricorso a un governo di transizione e Giovanni Goria (nella foto) fu ritenuto l'esponente politico più indicato ad assumerne la guida. Restò in carica dal 29 luglio 1987 al 13 aprile 1988, per un totale di 259 giorni, ovvero 8 mesi e 15 giorni
La reazione delle opposizioni
Prima che la definizione di “governo balneare” prendesse piede, è doveroso citare anche l’esperienza del governo Pella (l'ottavo governo della Repubblica Italiana, il secondo della II legislatura, in carica dal 17 agosto 1953 al 19 gennaio 1954), che tuttavia è ricordato come un "governo amministrativo”. Nella foto, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Pella, con il ministro dell'Interno, Amintore Fanfani si recano a porgere gli auguri del governo al Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi
Legge di bilancio e aumento dell'Iva: cosa succede
Per quanto riguarda il governo Conte, si prospetta anche l’ipotesi di elezioni anticipate. Il 13, il 20 o il 27: sono queste le tre domeniche d’ottobre in cui, dopo la rottura tra Lega e M5S, gli italiani potrebbero essere chiamati al voto
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