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Ballottaggi elezioni comunali 2019, tutti i risultati

Politica

Le “storiche vittorie” del centrodestra a Ferrara e Forlì, il ritorno del centrosinistra a Livorno e la conquista di Campobasso da parte del M5S: sono questi i verdetti più eclatanti emersi dal secondo turno delle amministrative

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Il risultato più eclatante che emerge dai ballottaggi delle elezioni comunali è il passaggio, dopo oltre 70 anni di sinistra al governo, della città di Ferrara al centrodestra. Oltre a questa “storica vittoria” – come l’ha definita il neosindaco leghista Alan Fabbri – si registra il ritorno del centrosinistra a Livorno e la vittoria (l’unica) del Movimento Cinque Stelle a Campobasso. In totale, sette capoluoghi sono andati al centrosinistra, sette al centrodestra, e uno al M5s. Ecco tutti i risultati (IL LIVEBLOG - LO SPECIALE - AFFLUENZA - LA MAPPA DEI RISULTATI - I RISULTATI DI TUTTI I CAPOLUOGHI).

Le “storiche vittorie” a destra a Ferrara e Forlì

Per la prima volta, dal Dopoguerra a oggi, la città di Ferrara ha dunque virato a destra, eleggendo sindaco Alan Fabbri, con uno stacco di oltre dieci punti percentuali sulla sinistra (56,77%). Fabbri, candidato della Lega, ha parlato di “vittoria di squadra”, mentre il leader leghista Matteo Salvini ha definito il risultato “straordinario”. Un risultato che fa il paio con quello di Forlì, dove, dopo 50 anni di sindaci di sinistra, ha vinto il primo cittadino di centrodestra, Gian Luca Zattini. Tolte al centrosinistra anche Vercelli, dove ha vinto Andrea Corsaro, e Biella, dove è stato eletto Claudio Corradino. Una conferma, invece, è quella di Foggia (neo sindaco è Franco Landella), Ascoli Piceno (Marco Fioravanti) e Potenza (Mario Guarente).

Conferme e ritorni per il centrosinistra

Dall’altro lato, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti ha parlato sui social di "belle vittorie e belle conferme" ribadendo che "l'alternativa a Salvini c'è ed è un nuovo centrosinistra". Per la sinistra sono positivi i risultati di Prato (con la riconferma di Matteo Biffoni), Reggio Emilia (dove ha vinto Luca Vecchi), Cesena (neo sindaco è Enzo Lattuca), Cremona (Gianluca Galimberti) e Verbania (dove, dopo un serrato testa a testa, è stata rieletta Silvia Marchionini). Il centrosinistra inoltre ha strappato Rovigo alla destra, con una coalizione guidata dal Pd che elegge Edoardo Gaffeo. E infine Livorno che, dopo 5 anni di parentesi pentastellata con Filippo Nogarin, è invece tornata alla sinistra: il candidato del Pd Luca Salvetti ha superato il 60% dei consensi. Mentre ad Avellino il nuovo sindaco è Gianluca Festa, sostenuto da liste civiche di area progressista, che ha battuto il candidato ufficiale del Pd per circa 600 voti.

A Campobasso vittoria per il M5S

Campobasso, invece, il Movimento 5 Stelle ha stravinto ed eletto Roberto Gravina che, senza perdere tempo, ha mandato un messaggio agli alleati di governo leghisti: "Ora per la Lega tira una brutta aria". Gravina si è imposto con il 69,07% delle preferenze, contro il 30,93% della candidata del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro.

L’affluenza in calo

Oltre ai risultati, c’è da registrare il dato sull’affluenza di questo secondo turno di elezioni comunali. Un dato nettamente in calo, con solo il 52,1% degli elettori che si è recato alle urne rispetto al 68,2% del primo turno. È andata meglio nei comuni capoluogo, dove le cifre hanno superato ovunque la media nazionale. In questi centri l'affluenza è oscillata tra il 71,71% di Potenza e il 62,58% di Livorno.