Ballottaggio elezioni comunali 2019: a Ferrara storica vittoria del centrodestra

Politica

Per la prima volta, dal Dopoguerra a oggi, la città si sposta a destra con il leghista Alan Fabbri che ottiene il 56,77% delle preferenze. "Una vittoria storica", le sue prime parole. Fermo al 43,23% il candidato del centrosinistra Aldo Modonesi 

Per la prima volta, dal Dopoguerra a oggi, la città di Ferrara vira a destra ed elegge sindaco Alan Fabbri, candidato della Lega per il centrodestra, lasciando il centrosinistra dietro di oltre 10 punti percentuali. “È una vittoria storica, non solo per Ferrara, ma anche per tutta l'Emilia-Romagna”, le prime parole del neoeletto. “È la vittoria di una squadra”, ha poi ricordato Fabbri, accompagnato dalla sottosegretaria Lucia Bergonzoni e da Vittorio Sgarbi, che ha costruito un progetto per la città. (I RISULTATIIL LIVEBLOG - LO SPECIALE - AFFLUENZA - LA MAPPA DEI RISULTATI)

La vittoria di Fabbri con il 56,7% dei voti

Per il neosindaco, inoltre, questo risultato, insieme a quello di Forlì (dove ha vinto il candidato del centrodestra Gian Luca Zattini, ndr), rappresenta "una chiave di volta anche per le prossime elezioni regionali". Fabbri si è imposto con il 56,77% delle preferenze su Aldo Modonesi del centrosinistra, fermo al 43,23%.

Elezioni a Ferrara: i risultati del primo turno

Al primo turno, invece, Fabbri aveva ottenuto il 48,44%, mentre Modonesi si era fermato al 31,75%. Più staccati ancora gli altri aspiranti sindaci: la candidata di +Europa, Azione Civica e Coalizione civica, Roberta Fusari, aveva ottenuto l'8,63%. Tommaso Mantovani, del M5s, si era fermato all'6,83%. Alberto Bova, di Italia in Comune, aveva preso il 2,33%.

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