Il ministro dell’Interno commenta la notizia dello sbarco e della redistribuzione dei 49 migranti a bordo di Sea Watch e Sea Eye: "L'Europa cede ai ricatti di scafisti e Ong". In giornata era proseguito via social il botta e risposta con Conte
"Io non autorizzo arrivi di migranti". È questo il duro commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo la notizia che i 49 migranti a bordo della navi Sea Watch e Sea Eye sbarcheranno a Malta e saranno redistribuiti in otto paesi Ue, compresa l'Italia.
"L'estate scorsa - ha aggiunto il leader della Lega - i Paesi europei si erano impegnati a prendere 650 migranti sbarcati in Italia ma solo 150 sono stati effettivamente redistribuiti". Il vicepremier ha poi accusato gli alleati del M5s - e il premier Conte - di non averlo avvertito della decisione di prendere alcune delle persone soccorse dalle Ong. "Le scelte - ha aggiunto - si condividono e le riunioni si fanno prima non dopo" (IL VIDEO DELL'ANNUNCIO DELLO SBARCO). La tensione nel governo è altissima: il vertice chiarificatore è previsto in nottata.
Salvini: "Decisione senza senso. Chiedo un chiarimento"
La decisione - quella del premier Conte di accogliere una parte dei migranti - non è piaciuta al ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Si tratta - ha spiegato - di una decisione che non ha senso, non ho capito questa accelerazione. Serve un chiarimento che ci sarà questa sera al mio ritorno". "Io sono il ministro che si occupa di pubblica sicurezza" ha aggiunto. Da Varsavia, Salvini ha anche fatto riferimento ai migranti sbarcati in Italia e mai ridistribuiti dall'Ue. In particolare, si parla dei 477 sbarcati a Pozzallo il 16 luglio dell'anno scorso, recuperati dalle navi Protector e Monte Sperone, e dei 177 sbarcati il 26 agosto a Catania da nave Diciotti. Per quanto riguarda lo sbarco di Pozzallo, gli accordi a livello europeo, si apprende da fonti del Viminale, prevedevano che Germania, Portogallo, Spagna, Malta e Francia avrebbero dovuto accogliere 50 persone, mentre l'Irlanda ne avrebbe colti 20, per un totale di 270. Ma i trasferimenti effettivi sono stati 129: 23 persone sono andate in Germania, 50 in Francia (unico paese che ha preso tutta la quota prevista), 19 in Portogallo, 16 in Irlanda, 21 in Spagna e nessuno a Malta. Per quanto riguarda invece i 177 sbarcati a Pozzallo, solo 16 migranti sono stati ricollocati in Irlanda.
Salvini: "L'Europa cede a scafisti e terroristi"
Poco dopo l'annuncio da parte di Joseph Muscat sull'accordo con l'Europa per gli sbarchi, Salvini ha affermato che: "L'Europa si propone di accogliere altri immigrati cedendo ai ricatti di scafisti e ong e questo rischia di diventare un enorme problema", ribadendo di essere "assolutamente contrario a nuovi arrivi in Italia". A Bruxelles, ha aggiunto, "fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e ong. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano".
Il botta e risposta Conte-Salvini
La giornata del vicepremier si era aperta con un'ulteriore conferma della volontà di non voler accogliere i migranti. "Altro che farne sbarcare altri o andarli a prendere con barconi e aerei, stiamo lavorando per rimandarne a casa un bel po'. Scafisti e terroristi: a casa!", ha scritto sul suo profilo Twitter il ministro dell'Interno, commentando l'operazione dei carabinieri del Ros, che hanno eseguito 15 fermi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e istigazione al terrorismo. Le parole di Salvini erano suonate come una risposta proprio a quelle del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ieri, riferendosi alla vicenda dei migranti bloccati in mare a bordo di Sea Watch e Sea Eye, ha detto: "Salvini non vuole donne e bambini? Li vado a prendere io in aereo. C’è un limite ad ogni politica del rigore. Salvini esprime una linea condivisa dal governo ma se marchiamo nel segno dell'eccezionalità un intervento di questo tipo, la linea del governo non può essere tacciata di incoerenza". Un'affermazione che Salvini aveva già commentato ieri sera, su Facebook: "Mah..... Finché non si bloccano gli scafisti e chi li aiuta, continueranno a partire e morire migliaia di persone. In Italia si arriva con il permesso, io non cambio idea".
La vicenda Sea Watch e Sea Eye
Nei giorni scorsi è stata la portavoce di Sea Watch Italia a chiedere un porto sicuro per i 49 migranti, "molti dei quali in mare da più di due settimane". A bordo della Sea Watch 3 ci sono 32 migranti, mentre sulla Professor Albrecht Penck, la nave della ong Sea Eye, ce ne sono 17. Sul caso è intervenuta anche la Commissione europea: "Le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriori rinvii". Intanto sono in corso le trattative a Bruxelles per ridistribuire in Europa non solo i migranti delle Ong ma anche gli altri 249 sbarcati autonomamente nei giorni scorsi a Malta. Una condizione che il governo de La Valletta ha posto per consentire di far scendere a terra uomini donne e bambini a bordo di Sea Watch e Sea Eye. L’Italia, con Palazzo Chigi, si è detta disponibile a farsi carico di una quota di migranti, una quindicina come detto già dal premier. Ma è il Viminale a ribadire il suo no ad ogni apertura. Da Bruxelles è trapelato solo che Germania e Francia avrebbero accolto 50 persone ciascuno mentre Portogallo, Lussemburgo, Olanda e Romania ne avrebbero presi complessivamente un'altra trentina.