Ai ballottaggi il centrosinistra guadagna 130mila voti

Politica

Sia Pisapia che Moratti conquistano i voti a Milano tra il primo e secondo turno, ma il candidato di Sel ne conquista il doppio. Lettieri, a Napoli, perde invece 39mila consensi. I dati dell'Istituto Cattaneo

(in fondo all'articolo tutti i video sulle amministrative)

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Più 130mila voti: è questo il saldo (positivo) che il centrosinistra ottiene tra il primo e il secondo turno delle elezioni amministrative, nei comuni nei quali si è votato.
A rilevarlo l'Istituto Cattaneo, che ha condotto una ricerca sui flussi di voto dei ballottaggi comparandole con il voto del 13 e 14 giugno (guarda tutti i dati).
Emergono diverse conferme (tra queste l'affluenza in netto calo, Milano esclusa) ma anche qualche novità. Partiamo dal dato generale. Tra primo e secondo turno, nei comuni in cui si è votato, il centrosinistra guadagna appunto quasi 130mila voti (il calcolo è fatto in termini assoluti), mentre il centrodestra ne perde più di 21mila.

Un bottino che si poggia sugli exploit di Pisapia e De Magistris, rispettivamente a Milano e a Napoli. Il neosindaco milanese, in quindici giorni ha preso poco meno di cinquantamila voti in più; il primo cittadino partenopeo, ne ha raccolti invece 47mila.
Diametralmente opposta, la perfomance dei candidati di centrodestra nelle città: se Letizia Moratti ha aumentato il numero di voti, conquistando 24mila preferenze in più, Lettieri tra primo e secondo turno ne ha persi più di 39mila.

I candidati di centrosinistra hanno inoltre preso più voti (rispetto al primo turno) in 10 dei 13 capoluoghi: le eccezioni sono Cosenza, Iglesias e Grosseto. I candidati di centrodestra, al contrario, sono cresciuti soltanto in 5 comuni (quattro se si esclude Pordenone, dove il progresso è stato di appena lo 0,6%): Milano, Rimini, Trieste, Grosseto.

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