Ballottaggi, riflettori puntati su Milano e Napoli

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Affluenza in calo rispetto al primo turno
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Affluenza in calo rispetto al primo turno in quasi tutte le città al voto. TUTTI I DATI IN TEMPO REALE

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Amministrative 2011: LO SPECIALE

Approfondimenti: Comunali, al centrosinistra le sfide più importanti - Provinciali, finisce 4 a 2 per il centrosinistra - La sinistra vince ad Arcore - Crotone, sconfitta Dorina Bianchi - Il centrodestra perde Gallarate - La rabbia degli elettori Pdl sul web - Festa in piazza Duomo per Pisapia - A Cagliari vince Zedda - La Padania: "Il grande sconfitto è il premier"Baruffi: "Pronti per la festa" - Affluenza in calo

Le reazioni: Berlusconi - Cosolini - Prodi - Lettieri - Vendola - Fini - De Magistris - Pisapia - Moratti - Zedda - Tabacci - Salvini - Bersani

FOTO: Festa in piazza Duomo a Milano - La stampa internazionale - Milano, Napoli: entusiasmo su Twitter - Il trionfo di De Magistris - Libero: "E ora godetevi il comunismo" - Intention Poll - I candidati al seggio


Trionfa il centrosinistra nelle corse per il Comune di Milano e Napoli, le due sfide clou della consultazione amministrativa, destinata a esercitare un'influenza sugli assetti politici nazionali. Qui la cronaca dellagiornata.

Gli elettori di 88 Comuni e di sei Province hanno avuto tempo fino alle 15 di lunedì 30 maggio per recarsi alle urne per una serie di ballottaggi, come quelli di Milano e Napoli, che potrebbero avere effetti anche sulla tenuta del governo di centrodestra di Silvio Berlusconi.
Chiusi seggi si parte con lo spoglio.

Affluenza definitiva - E' calata di oltre 8 punti percentuali l'affluenza al voto nei ballottagi di domenica 29 e lunedì 30 maggio rispetto al primo turno di 15 giorni fa, anche se a Milano il numero di elettori è rimasto stabile. Lo dice il sito web del Viminale, che ha fornito i dati relativi agli 84 comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario.
Il dato definitivo è del 60,11%, rispetto al 68,58% del 15-16 maggio.
A Milano ha votato il 67,38% degli elettori, contro il 67,56% di 15 giorni fa. (GUARDA I RISULTATI)
A Napoli invece l'affluenza è calata di quasi il 10%, dal 60,32% al 50,57%. (GUARDA I RISULTATI)


Silvio Berlusconi, apprenderà in Romania i primi dati sull'esito dei ballottaggi. Lì infatti il presidente del Consiglio è impegnato per un vertice intergovernativo. Il primo appuntamento con la stampa è previsto per le 17, cioè le 16 italiane, quando inizieranno ad essere diffuse le prime proiezioni. E' facile immaginare, ad ogni modo, che il premier decida di non commentare ufficialmente i risultati del secondo turno delle amministrative fino a dati definitivi.
Il rientro a Roma è previsto per il primo pomeriggio di martedì 31 maggio, dove in serata Berlusconi presiederà l'ufficio di presidenza del Pdl, convocato appunto per fare il punto sul voto.
Il dibattito, per la verità è partito già dopo il primo turno e se Ignazio La Russa osserva che "la Lega si aspettava un esito elettorale migliore. Ha perso 4-5 punti che sono quelli che mancano", Umberto Bossi replica che "la Lega ha fatto il suo dovere". "Il nostro - rivendica il senatùr – è un partito che è un'assicurazione per i cittadini, non potevamo far sì che si costruissero le moschee a Milano. Qualcuno dice che la Lega non ha rischiato e non si è presentata, noi invece ci siamo presentati". Anzi, "siamo stati gli unici che in qualche modo siamo andati in strada", ha detto ancora.

Il coordinatore Pdl guarda avanti e assicura che "comunque vada il governo reggerà: la sconfitta mascherata dal Pd, la crescita dei partiti antisistema portano a dire che Berlusconi non rischia. Non vedo possibilità di un governo alternativo. E nessuno credo voglia elezioni anticipate". Vero è, anche per La Russa, che per il Pdl "questo è un momento delicato. Credo sia importante dare linfa ai partiti". Per questo il ministro conferma di aver consegnato "due mesi fa a Berlusconi un piano dettagliato. Penso a comitati operativi che si occupino di programma, enti locali, territorio, propaganda. Ognuno sarebbe formato da 4 o 5 persone che insieme vanno a comporre un organismo intermedio fra l'attuale ufficio di presidenza e il coordinamento vero e proprio".

Affluenza - Alle 22 di domenica 29 maggio per le comunali aveva votato il 43,46% degli aventi diritto, contro il 49,67% del primo turno.  Nello specifico, a Milano l'affluenza è stata stabile (53,19% contro il 53,56% del primo turno), in calo a Napoli (34,78% contro il 41,28% di due settimane fa). Per le provinciali alle 22 di domenica 29 maggio ha votato il 30,95%, quasi il 12% in meno rispetto a due settimane fa.

I casi di Milano e Napoli - L'attenzione di analisti e politici è dunque puntata su Milano, roccaforte del centrodestra dall'ingresso in politica di Berlusconi diciassette anni fa. Al primo turno, Pisapia, ha avuto il 48%, Moratti il 41,6%. Al ballottaggio potrebbero contare in un senso o nell'altro anche i voti degli elettori che al primo turno scelsero il Terzo Polo o il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, che a Milano come in molte altre città, non si sono schierati. Chi vincerà nella "capitale del nord" dovrà poi affrontare la sfida dell'Expo 2015.
A Napoli la sfida è tra l'imprenditore Lettieri, al 38,5%, e l'ex magistrato Luigi De Magistris, che a sorpresa ha sorpassato al primo turno il candidato del Pd Mario Morcone ottenendo il 27,5%. Il centrodestra, che governa sia la Regione che la Provincia, punta sull'emergenza rifiuti che assedia da anni Napoli, promettendo di risolverla, nonostante il piano già lanciato dal 2008. Lo stesso Berlusconi, prima del voto del 15-16 maggio, ha anche annunciato lo stop alle ruspe anti-abusivismo. De Magistris, che è dell'Idv, ha rifiutato gli apparentamenti e ha preso ripetutamente le distanze dal Pd, da anni alla guida della città partenopea. Ma i democratici hanno deciso comunque di sostenerlo, per sbarrare la strada al Pdl. A Napoli sarà interessante capire quale peso avrà il voto degli elettori terzopolisti, che al primo turno hanno scelto col 9,7% il rettore del'Università di Salerno, Raimondo Pasquino.

Gli altri ballottaggi - Ma i ballottaggi si sono svolti anche in altre città. A Cagliari, amministrata dal centrodestra, è in vantaggio  Massimo Zedda, del centrosinistra, che aveva già vinto a sorpresa le primarie della sua coalizione contro il candidato del Pd. Massimo Fantola, del Pdl, è al 44,7%. Il Terzo Polo nella città sarda ha raccolto il 4,47%, ma non si schiera. A Trieste, invece, la rottura nel centrodestra ha portato al primo turno in testa col 40% Roberto Cosolini, candidato del centrosinistra, contro il 27,9% dell'ex sottosegretario Roberto Antonione, del Pdl. E ora il partito di Berlusconi teme che a Cosolini potrebbero andare anche i voti leghisti, che al primo turno sono arrivati al 6,3%.  Tra le altre città al voto, tra i circa 90 Comuni del ballottaggio, Varese, Novara, Rovigo, Rimini, Grosseto, Cosenza, Crotone, Iglesias. Significativo anche il voto in due centri minori. Arcore, storica residenza di Berlusconi, dove è in vantaggio il candidato del centrosinistra col 46,84% del primo turno. Gallarate, dove il candidato Pdl è al 33,5% contro quello del centrosinistra al 31,2%, ma dove sarà la Lega, con la propria candidata arrivata oltre il 30% al primo turno, a decidere il vincitore. Si vota anche per sei province: Trieste, Vercelli, Mantova, Pavia, Macerata, Reggio Calabria.
Complessivamente, sono stati circa 4 milioni gli elettori chiamati al voto tra domenica 29 e lunedì 30 maggio.

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