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Sat Speed, come funziona il dispositivo per controllare la distanza di sicurezza

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©Getty

Introduzione

Nel Canton Ticino, in Svizzera, la polizia ha introdotto l’uso di un nuovo dispositivo capace di rilevare la distanza di sicurezza tra i veicoli per sanzionare chi non la rispetta e viaggia troppo vicino all’auto che la precede. In caso di infrazione si rischiano multe e anche la revoca della patente. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

Come funziona

La distanza di sicurezza in strada è fondamentale per evitare i tamponamenti. La novità adottata in Svizzera ha l’obiettivo di ridurre questo tipo di incidenti, partendo dalla causa più frequente che li causa: il mancato rispetto della distanza. Sat Speed è un dispositivo installato sui veicoli della Polizia Cantonale: registra video del traffico, misura la velocità dei veicoli e calcola in tempo reale la distanza tra loro. Un software analizza con precisione lo spazio tra le ruote anteriori del mezzo che segue e quelle posteriori del mezzo che precede. Il sistema è certificato e i dati raccolti vengono trasmessi al Ministero pubblico e all’Ufficio della circolazione per l’eventuale applicazione di sanzioni, che possono arrivare fino alla revoca della patente. Il sistema Sat Speed non fa distinzioni: misura le distanze di tutti i veicoli, moto comprese.

 

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Le infrazioni

I controlli effettuati dal Sat Speed negli ultimi due anni sono stati 118. È stato comunicato che nel 2024 sono state ritirate 44 patenti (da 1 a 3 mesi) per infrazioni legate alla distanza di sicurezza nel Canton Ticino. Inflitti inoltre 15 ammonimenti. La rete di radar presenti sul territorio ha registrato nei primi sei mesi di quest’anno 3.447 infrazioni (non solo legate alla distanza di sicurezza), numero in calo rispetto agli anni precedenti. Basti pensare che nel 2023 si era arrivati a 6.297. La stretta sembra quindi avere un impatto sulle abitudini di guida.

 

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Le regole sulla distanza di sicurezza

Di norma la distanza di sicurezza non è un valore fisso, perché varia in base alle condizioni stradali e alla velocità di marcia. La giurisprudenza federale svizzera ha però stabilito parametri precisi: “Considerando che la distanza di sicurezza tra i veicoli, in situazioni normali e favorevoli, è di almeno 1,8 secondi, la giurisprudenza federale ribadisce con costanza che una distanza inferiore a 0,6 secondi rappresenta un’infrazione grave sanzionata, dal punto di vista amministrativo, con la revoca della patente di guida della durata di almeno 3 mesi e una distanza inferiore a 0,8 secondi ma non inferiore a 0,6 costituisce un’infrazione di media gravità punita con la revoca di almeno un mese”. Quindi viene considerata infrazione medio-grave ogni distanza inferiore a 1 secondo, corrispondente a circa 10-12 metri a una velocità di 120 km/h. Secondo la risposta del governo del Ticino a seguito di un'interrogazione parlamentare, l’infrazione è contestualizzata indicando condizioni della strada, del traffico e di luce. Anche la velocità è un elemento chiave per determinare la distanza di sicurezza.

 

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Il dibattito in Svizzera

Qualche mese fa, Giovanni Albertini, deputato al Parlamento ticinese, ha sollevato il tema della proporzionalità delle sanzioni, anche in relazione alla presenza di numerosi cantieri sulle strade. E ha chiesto il parere del Consiglio di Stato, che dopo la sua interrogazione ha ribadito che i vari radar installati nel territorio non hanno funzione di “fare cassa”, ma sono solo uno strumento di sicurezza.

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Come funziona in Italia

Nel nostro Paese la situazione è diversa. Il Codice della Strada prevede l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza sufficiente per evitare collisioni, ma non esiste ancora un sistema elettronico come quello svizzero per controllarla in tempo reale. Le sanzioni sono stabilite dall'articolo 149 del Codice, che prevede una multa di 173 euro per infrazione generica, fino a 344 euro se si provocano danni a veicoli e fino a 1.730 euro se si provocano lesioni con possibile applicazione di sanzioni penali. Il Codice prevede la sospensione della patente da 1 a 3 mesi se la stessa infrazione viene commessa una seconda volta nell'arco di due anni. È importante ricordare che in Italia la violazione viene accertata solo dopo un incidente o attraverso la testimonianza diretta delle forze dell’ordine. Quindi le sanzioni vengono imposte per la maggior parte dopo l'avvenuto tamponamento, dove il tamponatore dovrà essere in grado di dimostrare che l'incidente è avvenuto per cause non imputabili allo stesso.

 

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