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Cenoni di Natale e Capodanno, previsti rincari tra il 2% e il 5%. I dati

Economia
©Ansa

Introduzione

Alla vigilia delle festività di fine anno arriva il momento dei conti per le famiglie, tra i prezzi del pesce alle stelle e quelli dei panettoni saliti oltre misura. A fronte dei rincari, è fondamentale  l’attenzione al risparmio, per evitare inutili e costosi sprechi tra Natale e Capodanno.

Quello che devi sapere

L’indagine

A stimare i rincari è lOsservatorio Nazionale Federconsumatori, che ha evidenziato come nel 2025 il costo dei menù per le principali cene festive sia aumentato rispetto all’anno precedente. “Protagonisti indiscussi dei festeggiamenti saranno i piatti della tradizione, dalle ricette classiche alle immancabili rivisitazioni. Come di consueto l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi che le famiglie sosterranno per organizzare le cene della Vigilia di Natale e di Capodanno, prendendo in considerazione due tipologie di menù, una standard e una più economica e, quest’anno, anche un menù 'ristretto', con alcuni tagli alle portate”, si legge nel report.

 

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I rincari

Per la Vigilia di Natale, la spesa media per persona per un menù classico salirà di circa +5%, attestandosi intorno ai 46,41 euro a persona, mentre per il cenone di Capodanno l’incremento sarà di circa +2% a circa 57,82 euro a testa. Le differenze di prezzo tra menù classici e versioni più economiche sono nette: il menù low cost risulta fino a circa il 43% più economico rispetto alla proposta tradizionale. Tuttavia, anche le opzioni più economiche sono cresciute: il menu low cost della Vigilia è circa 26,52 euro (+3%), e quello di Capodanno 32,84 euro (+2%).

 

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Vengono preferite le cene a casa

L’indagine di Federconsumatori evidenzia che la maggior parte delle famiglie trascorrerà la cena della Vigilia di Natale a casa, o con parenti e amici, piuttosto che fuori in locali o ristoranti. Solo circa il 30,2% degli italiani ha intenzione di prenotare un pasto fuori per Natale o Capodanno. 

Una famiglia su tre rinuncerà a una portata

In un contesto di stagnazione dei redditi e inflazione ancora elevata sui prodotti alimentari, una quota significativa di famiglie sta già pianificando delle rinunce al cenone di Vigilia del Natale o di Capodanno. Il report segnala infatti che circa il 31% delle famiglie prevede di ridurre almeno una portata rispetto al passato per contenere i costi complessivi del menu. Per questo motivo, l’indagine include per la prima volta anche una tipologia di menu “ristretto”, che permette risparmi sensibili rispetto alla formula classica.

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I consigli per risparmiare

Il report fornisce anche consigli pratici per risparmiare durante le feste, come sfruttare promozioni, acquistare presso esercizi commerciali di vendita diretta e considerare prodotti surgelati (pur sempre con prezzo in crescita). Tra i principali aumenti di prezzo che pesano sui menu vi sono gli alimenti più costosi come pesce, frutta e dolci, che contribuiscono in modo significativo all’incremento complessivo del conto.

I rincari nel dettaglio

Gli ultimi dati Istat hanno evidenziato rialzi marcati soprattutto per le bevande e i prodotti dolciari: il cacao e il cioccolato in polvere registrano un balzo superiore al 20%, mentre il caffè segna un incremento vicino al 18%. Anche il cioccolato confezionato non sfugge ai rincari, con un aumento prossimo al 10%. Secondo le stime del Codacons, cresce in modo significativo anche il comparto delle carni, con la bovina che supera l’8% di aumento, seguita dal vitello e dalle preparazioni a base di macinato. Più cari risultano inoltre pollo, uova e formaggi stagionati, tutti interessati da variazioni comprese tra il 5% e l’8%. Non mancano rincari nel settore ittico e nei prodotti di origine animale: molluschi e pesce mostrano aumenti superiori al 4%, mentre latticini, frutta secca e noci segnano rialzi intorno al 6%. A fare eccezione è l’olio extravergine d’oliva, che registra una netta riduzione su base annua, e anche i brindisi di fine anno pesano meno sul portafoglio grazie al calo dei prezzi dello spumante.

 

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