Nella giornata dedicata al patrono della Catalogna, è usanza regalarsi rose e libri. Tutta la città diventa così una coloratissima libreria a cielo aperto, in quello che viene definito il "San Valentino catalano". a cura di Vincenzo Genovese
Libri e rose sono i grandi protagonisti della festa di Sant Jordi a Barcellona. Il patrono della Catalogna si celebra in concomitanza con la Giornata Internazionale del Libro e dall’alba al tramonto i volumi vengono venduti, prestati, regalati e letti alta voce per le strade della città -
Sant Jordi a Siracusa
Tutta Barcellona si riempie così di banchi di opere letterarie e di fiori. "Tecnicamente è un giorno lavorativo, ma tutti si prendono qualche ora di libertà per passeggiare e fare compere. E i datori di lavoro sono piuttosto accondiscendenti", spiega Iolanda Batallé, direttrice dell’Istituto Ramon Llull per la lingua e la cultura catalana -
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Sulla Rambla, una delle strade più centrali di Barcellona, si concentrano gli scrittori, che firmano le copie dei propri volumi e dialogano con il pubblico. Ma le librerie improvvisate sono ovunque nella città catalana. "Per noi Sant Jordi è il giorno più importante dell’anno, anche più del Natale", dice Batallé -
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Il legame di Sant Jordi con i libri e la cultura nasce all’inizio del '900: le associazioni di editori cittadine scelsero il 23 aprile perché in questa data morirono William Shakespeare (1564), Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega (1616), autori fondamentali per la storia della letteratura rispettivamente inglese, spagnola e ispanoamericana -
Sant Jordi a Siracusa
Nel 1929, durante l’Expo di Barcellona, ai librai venne l’idea di allestire banchi all’aperto per promuovere le novità editoriali e incoraggiare la lettura. La tradizione si è poi ripetuta di anno in anno, coinvolgendo tutta la cittadinanza -
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La risonanza globale di questa iniziativa ha portato l’Unesco nel 1995 a scegliere il 23 aprile come Giornata Internazionale del Libro e del Diritto d’Autore. Nel 2015 Barcellona è stata nominata "Città della Letteratura". "Abbiamo una mappa letteraria della città, con tutti i luoghi cittadini che compaiono nelle opere o dove gli scrittori sono passati", spiega Marina Espasa, coordinatrice dell’ufficio Unesco di Barcellona -
La storia di Sant Jordi
Uno dei momenti più importanti di Sant Jordi è il "Pregón de la Lectura", un invito alla lettura che vede protagonista ogni anno uno scrittore di spicco. Nel 2019 tocca all’autore mozambicano Mia Couto, in passato hanno ricoperto questo ruolo anche José Saramago, Antonio Tabucchi e Alessandro Baricco -
Sant Jordi a Siracusa
L’usanza di regalare un libro nel giorno di Sant Jordi è affiancata da quella di donare una rosa, motivo per cui questa festa è chiamata da alcuni il "San Valentino catalano". "Qui non si celebra il 14 febbraio, ma gli innamorati si scambiano un fiore il 23 aprile", racconta Batallé -
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L’origine di questa tradizione affonda le sue radici proprio nella leggenda di Sant Jordi. Nella versione catalana, un terribile drago teneva sotto scacco il paese di Montblanc, esigendo ogni giorno un tributo di sangue. Gli abitanti estraevano a sorte il nome della vittima, finché un giorno toccò alla figlia del re essere sacrificata -
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Apparve allora il Santo, che trafisse con la lancia il drago e salvò la principessa. Dal sangue dell’animale, si narra, fiorì un roseto di rose rosse: questi fiori diventarono quindi il regalo perfetto da fare alla propria amata per Sant Jordi. "Inizialmente si regalava una rosa alle donne e un libro agli uomini. Ma da oltre dieci anni non è più così per fortuna: fiori e libri vengono donati a chiunque", precisa Iolanda Batallé -
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Non solo rose rosse però: ogni colore simboleggia un diverso sentimento e negli anni i fiorai si sono sbizzarriti a creare incroci e suggestive varianti. Tra cui ovviamente c'è una rosa con i colori della maglia del Barcellona e una con quelli della Senyera, la bandiera catalana -
Sant Jordi a Siracusa
Sant Jordi è infatti per i catalani anche una festa identitaria: alla fine del XIX secolo il movimento letterario della "Renaixença" (Rinascimento) la scelse come data simbolo per celebrare e difendere la lingua e la cultura della Catalogna. I bouquet con rose gialle e rosse, i colori della bandiera, sono i più diffusi -
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Diffondere la letteratura catalana è l’obiettivo dell’istituto Ramon Llull, che promuove gli scrittori di questa regione anche quando producono opere in castigliano. "Alcuni preferiscono scrivere in spagnolo, perché ovviamente c’è più mercato. Ma nelle nuove generazioni stiamo notando una grande crescita delle pubblicazioni in catalano", sottolinea Batallé -
Salone del Libro di Torino: tutti gli ospiti
Nei vari quartieri sono previsti anche tanti eventi: letture, concerti, spettacoli tradizionali e iniziative solidali. Per l'occasione, è aperto al pubblico con ingresso gratuito il comune di Barcellona, alloggiato in un suggestivo edificio del Barri Gòtic. Nel cortile del palazzo comunale, attori con costumi medievali raffigurano Sant Jordi e la principessa salvata dal drago. La leggenda viene anche messa in scena da una compagnia di teatro d’ombre -
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Qui è possibile anche comprare le "rose solidali", con il ricavato che viene interamente devoluto ad associazioni senza scopo di lucro. È solo una delle molte iniziative di beneficenza che animano la città -
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