Il 2 giugno 1953, un anno dopo la morte di Giorgio VI, il Regno Unito (e non solo) si fermava per guardare la sovrana 27enne attraversare Westminster. Una cerimonia sontuosa, la prima trasmessa in tv. Ecco gli scatti storici di quel giorno. A cura di Valeria Valeriano
Il 2 giugno del 1953, 65 anni fa, il Regno Unito (e non solo) si fermava per assistere all’incoronazione della regina Elisabetta II. Una cerimonia sontuosa nell’abbazia di Westminster, la prima del genere a essere trasmessa in tv. Quella donna, all’epoca 27enne, ora di anni ne ha 92 ed è ancora saldamente sul trono di San Giacomo. E continua a macinare record: è la sovrana più longeva al mondo, quella che più a lungo ha regnato nella storia britannica –
In una rara intervista alla Bbc, poco tempo fa, la regina ha svelato alcuni retroscena su quella storica - ma faticosa - giornata di pioggia. Come il peso della corona: “Il collo si sarebbe spezzato se avessi guardato in basso per leggere il discorso”. O la scomodità del vestito: “Ricordo momenti in cui non potevo muovermi. Non ci avevano pensato”. Ma il ricordo più brutto è legato alla carrozza usata per attraversare le strade di Londra prima e dopo la cerimonia: “Fu orribile, era incredibilmente dura” –
Un ritratto ufficiale di Elisabetta II il 2 giugno 1953. La regina, in realtà, era entrata in carica già il 6 febbraio 1952, dopo la scomparsa improvvisa del padre Giorgio VI. Tra l’ascesa al trono e la cerimonia d’incoronazione, però, passò più di un anno per rispettare il lutto per la morte del re che aveva vinto la Seconda guerra mondiale –
Il vestito indossato da Elisabetta II nel giorno dell’incoronazione. Un abito di Norman Hartnell in satin bianco con maniche corte, scollo a cuore e gonna a campana. Ricamati in oro, argento e perle, i simboli del Regno Unito e dei Paesi del Commonwealth. Prima di attraversare l’abbazia, poi, le sei damigelle misero addosso alla regina un mantello di velluto rosso bordato di ermellino lungo 5 metri e mezzo –
Quasi tre milioni di sudditi, nonostante la pioggia, scesero in strada per salutare la regina tra le strade di Londra. Alcuni passarono la notte fuori per assicurarsi i posti migliori. Ma a guardare la cerimonia furono decine di milioni di persone in tutto il mondo: quello fu il primo evento del genere - la prima incoronazione di un sovrano - a essere trasmesso in diretta in televisione. Un migliaio i giornalisti che raccontarono la giornata in una quarantina di lingue –
La Gold state coach è la scomodissima carrozza in oro - evidentemente con degli ammortizzatori scadenti - usata quel giorno. È stata costruita nel 1762 e i tritoni rappresentano il potere dell’impero britannico. Non più comoda la pesantissima corona di St. Edward: è il più importante tra i gioielli della Corona inglese, tempestata di topazi, rubini, zaffiri e ametiste, pesa oltre 2 chili e viene usata per le incoronazioni dei sovrani –
La cerimonia d’incoronazione dei sovrani britannici riprende quella del 1066 di Guglielmo il Conquistatore. Nel 1953 per mesi fu studiata nei minimi dettagli perché per la prima volta la tv avrebbe ripreso e trasmesso in diretta tutti i passaggi. Tranne uno, quello dell’unzione: in cui la regina si spogliò dei gioielli e dei vestiti regali e l’arcivescovo di Canterbury le benedisse mani, fronte e petto con olio sacro. A nascondere quel momento, forse il più solenne, un baldacchino sorretto da 4 cavalieri –
La cerimonia a Westminster Abbey fu sontuosa, solenne e memorabile. Parteciparono 8mila ospiti - tra cui nessun divorziato - da 129 Paesi e territori dell'ex impero. Gran cerimoniere il duca di Norfolk, che per settimane fece le prove costringendo la moglie a interpretare la regina. Rigido il dress code, soprattutto per le donne: abito non aderente e non più largo della sedia, braccia coperte e sul capo corona per le nobili e cappello per le borghesi –
Le immagini dell’epoca mostrano una regina dallo sguardo sicuro, calma, ma anche emozionata in alcuni passaggi. Il rito iniziò alle 11. Presenti a Westminster potenti, capi di Stato, religiosi e teste coronate da tutto il mondo. Nell’abbazia, negli anni, sono stati incoronati 38 sovrani e si sono tenuti funerali - fra cui quello della regina madre e di Diana - e tanti matrimoni reali, come quello di William e Kate –
Alla cerimonia partecipò tutta la famiglia reale tranne Anna, secondogenita di Elisabetta che era troppo piccola, e Edoardo VIII, lo zio che nel 1936 abdicò per sposare Wallis Simpson e spianò la strada alla nipote. Presente Filippo, suo marito dal '47. Presente il piccolo Carlo (nella foto, insieme a nonna e zia). Anni dopo il principe raccontò delle prove della madre nella sala da ballo di Buckingham Palace e in bagno, davanti allo specchio con la corona in testa. Più tardi sono nati Andrea ed Edoardo –
Elisabetta fu incoronata dall’arcivescovo di Canterbury. Dopo di lui, il primo a inginocchiarsi davanti alla sovrana fu Filippo: le raddrizzò la corona imperiale sulla testa e, dopo la frase di rito in cui le giurava fedeltà, ruppe il protocollo dandole un bacio sulla guancia (nella foto, un altro ritratto ufficiale: oltre alla corona di St. Edward, la regina sfoggiava lo scettro, il globo con la croce e altri gioielli. Tutti simboli della dedizione al Paese, del suo potere, e della supremazia di Dio) –
Il rito a Westminster si concluse con gli invitati che intonarono “God save the queen”. Poi la giornata continuò - ma Elisabetta indossò una corona e un vestito più comodi - con un altro giro in carrozza per le strade di Londra e, infine, con il saluto della famiglia reale dal balcone di Buckingham Palace. I preparativi per quel 2 giugno di 65 anni fa durarono 16 mesi –
Ogni anno, nel giorno dell’anniversario dell’incoronazione, vengono sparati colpi di cannone. Elisabetta, in 65 anni, ha accompagnato il Paese attraverso decenni di cambiamento. Alcuni esempi: diventata sovrana nel pieno del periodo postcoloniale, ha attraversato le tensioni sociali degli anni Settanta e Ottanta e il conflitto nord-irlandese, ha superato le critiche negli anni Novanta dopo la morte di lady Diana, ha affrontato la sfida per la modernizzazione della monarchia fino agli anni della Brexit –
Tra le donne più influenti del mondo, anche se ha deciso di non far conoscere in pubblico le sue opinioni, Elisabetta ha viaggiato in centinaia di Paesi e incontrato le più importanti personalità. Durante il suo regno si sono alternati 13 premier britannici (da Winston Churchill a Theresa May), 11 presidenti della Repubblica italiani (da Luigi Einaudi a Sergio Mattarella) e 13 presidenti Usa (da Harry S. Truman a Donald Trump). Nelle foto, la regina è con Churchill, May, Pertini e gli Obama –
Negli anni di regno di Elisabetta, poi, in Vaticano si sono avvicendati sette pontefici: da Pio XI a Francesco. Molto amata dai suoi sudditi, nonostante alcuni scandali che hanno investito la famiglia reale, la regina è stata bocciata da alcuni storici: non è stata capace, dicono, di segnare la propria epoca. Chi l’ha conosciuta parla di una donna ironica, forte e informata sui fatti del mondo (nella foto, la sovrana è con gli ultimi tre Papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Bergoglio) –
Per molti anni la regina ha deciso di non far trasparire in pubblico le sue emozioni. Col tempo, però, si è ammorbidita ed è stata vista ridere e divertirsi (anche commuoversi). Di lei si sa che tifa per l’Arsenal, ama i cani, i cavalli e le vacanze in Scozia. E i copricapo: cappelli per le occasioni eleganti e foulard per le altre. Oltre un centinaio, poi, i ritratti ufficiali a lei dedicati –
Tra le passioni di Elisabetta, i vestiti color pastello (i primi due in foto li ha indossati per le nozze di Harry e Meghan e di William e Kate). Anche per motivi di sicurezza, predilige toni accesi che la rendano individuabile tra la folla. Famose anche le sue borse, con cui comunica con il suo staff con un linguaggio in codice, e le spille tempestate di brillanti. Tanti i suoi record: è la sovrana che più a lungo ha regnato nella storia britannica, ma anche la più longeva al mondo fra i monarchi viventi –