Il principe Carlo sarà capo del Commonwealth: trono più vicino

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Il principe Carlo e la regina Elisabetta II (Getty Images)

I 53 leader dell'organizzazione hanno indicato il figlio della regina come suo successore. Una nomina non scontata che dà anche un indizio sulla linea dinastica britannica

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Non si sa quando diventerà re ma sarà lui a diventare il nuovo capo dell’associazione delle ex-colonie britanniche. I 53 leader del Commonwealth hanno indicato il principe Carlo come futuro capo dell'organizzazione erede dell'impero britannico. Una designazione che entrerà in vigore solo quando la regina Elisabetta passerà la mano. Anche se si stratta di un ruolo rappresentativo, è comunque un indizio importante sulla linea dinastica: il principe del Galles è il primo della fila, nonostante i quasi 70 anni.

Una nomina non scontata

La nomina di Carlo non era scontata. Il ruolo di capo del Commonwealth è stato attribuito a Sua Maestà fin dalla fondazione della comunità che raduna il Regno Unito e buona parte delle sue ex colonie. Ma non è (da statuto) ereditario, a differenza del trono britannico. Dopo la regina, 92 anni e 66 passati sul trono, non ci sarebbero i tanto chiacchierati salti generazionali. William, salvo imprevisti e rinunce, dovrà aspettare che la corona passi prima sulla testa del padre che, intanto, si assicura la guida del Commonwealth.

Le indicazioni di Elisabetta II

Per quanto non ci sia ereditarietà, ci aveva già pensato Elisabetta II a mettere le cose in chiaro. Prima dei festeggiamenti privati del suo compleanno (il 21 aprile) e di quelli pubblici rinviati come da tradizione a giugno, in un discorso ai leader del Commonwealth aveva espresso “il sincero desiderio” di cedere al momento opportuno le redini “al principe Carlo”. E lasciare a lui il compito di “proseguire il lavoro” di tessitura fra i Paesi dell'organizzazione. Un “desiderio” condiviso e promosso anche dal governo conservatore britannico di Theresa May.

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