
La manifestazione organizzata dal partito Libertario per protestare contro la decisione del governo di imporre il bando alla famosa app di messaggistica. Fra i manifestanti anche l'oppositore Alexei Navalny. LA GALLERY

30 aprile 2017 - Sarebbero almeno 10mila i manifestanti che in queste ore si sono riversati per le strade di Mosca per protestare contro la decisione del governo di bandire l'app di messaggistica Telegram. I dati sono stati diffusi dalla ong “Contatore bianco” che si occupa di riferire numeri realistici sulle manifestazioni in Russia. Secondo la polizia, erano invece 7.500 le persone presenti in viale Sakharov -
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L'evento è stato organizzato dal partito Libertario che è riuscito a radunare i manifestanti. Come scritto sul sito web del partito, la manifestazione chiede l'immediato sblocco di Telegram e di tutti gli indirizzi IP di recente inseriti nella blacklist di Roskomnadzor, l'ente preposto al controllo delle telecomunicazioni -
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Nella piattaforma di protesta si chiede anche la cancellazione delle leggi "anti-terrorismo" e di tutte le regolamentazioni "anti-internet", la chiusura della stessa Roskomnadzor, il cui capo Aleksandr Zharov dovrebbe, secondo gli organizzatori, essere portato in tribunale e l'abolizione della "lobby anti-internet" -
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Alla manifestazione ha partecipato anche l'oppositore Alexei Navalny (nella foto). Quest'ultimo ha sottolineato che è "necessario battersi per il web libero" in Russia e ha chiesto nuovamente ai moscoviti di scendere in piazza sabato prossimo per protestare contro l'inaugurazione del nuovo mandato presidenziale di Vladimir Putin -
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Tra gli slogan scanditi per le strade della capitale russa i più diffusi hanno ripreso proprio le richieste di Navalny: “Putin ladro” e “Internet libera” -
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Oltre agli slogan, i partecipanti hanno lanciato in aria centinaia di aeroplanini di carta neri, bianchi e blu all'inizio della manifestazione. L'aeroplanino è il simbolo di Telegram -
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Il timore di alcuni esperti di Internet in Russia, come il giornalista indipendente Andrei Soldatov, è che se l'attacco a Telegram, alla fine, sarà condotto con successo - al momento il servizio è ancora disponibile, anche se non in modo regolare - Mosca possa poi scagliarsi contro obiettivi più grandi -
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