In Russia parte blocco a Telegram, per il patron "è incostituzionale"
MondoDopo la sentenza di un Tribunale di Mosca, l'ente federale russo per il controllo dei media ha chiesto ai provider di telefonia di limitare l'accesso ai servizi della chat. Protesta il fondatore dell'app Durov
La comunicazione ufficiale era nell'aria
Dopo che la Corte suprema russa ha respinto il ricorso di Telegram, lo scorso 13 aprile un tribunale di Mosca ha deciso di bloccare la popolare app di messaggistica. Motivo del blocco è legato al rifiuto da parte del fondatore Durov di fornire alle autorità i codici di decrittazione delle chat. La comunicazione ufficiale delle autorità russe nei confronti di Telegram, che oggi conta 200 milioni di utenti nel mondo ed è molto diffusa nel Paese, era attesa ed è in linea con le nuove norme federali in tema di comunicazioni. Nello specifico, già lo scorso anno, Roskomnadzor aveva già obbligato Telegram a iscriversi nel registro nazionale dei "diffusori" di informazioni che impone di fornire informazioni riguardo la società, di conservare le conversazioni tra gli utenti e di mettere a disposizione i codici necessari per decifrare i messaggi.