Intesa sul nucleare tra le due Coree: tutte le tappe del disgelo

Mondo

Pietro Adami

I momenti più significativi del riavvicinamento tra i due Paesi

I due Paesi, formalmente in guerra dal 1950, dopo 2 vertici nel 2000 e nel 2007, hanno ripreso un dialogo diplomatico nel 2018. Prima con le Olimpiadi di Pyeongchang, poi con lo storico summit del 27 aprile 2018. Al centro la denuclearizzazione nordocreana

Kim Jong-un e Moon Jae-in, leader delle due Coree, si sono incontrati il 19 settembre 2018 a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, in un vertice che si è concluso con la firma su un accordo per ridurre le tensioni e bloccare il nucleare nordcoreano, che dal 2006 terrorizza l'area e che è al centro della trattativa anche con gli Stati Uniti. È il terzo summit tra i due capi di Stato in pochi mesi. Un avvicinamento diplomatico impensabile fino a qualche anno fa, favorito dalle rispettive diplomazie e che arriva dopo i passiavanti  verso la distensione fatti coi giochi olimpici invernali di Pyeongchang del febbraio 2018. Un’intesa che cerca di mettere la parola fine a un gelo che perdura da 65 anni, dopo che il conflitto tra i due Stati segnò una delle fasi più complesse della Guerra fredda. (IL CONFLITTO LUNGO 50 ANNI)

La guerra mai terminata

Di fatto, le due Coree, dopo un conflitto durato tre anni in cui morirono due milioni di persone, non hanno mai siglato un vero e proprio trattato di pace: sono formalmente in guerra dal 1950. Il 27 luglio 1953 fu firmato a Panmunjeom un armistizio che riconfermava la situazione preesistente e che affermava la creazione della Zona demilitarizzata coreana. La Corea rimase divisa in due Stati: Corea del Nord, con capitale Pyongyang, e Corea del Sud, con capitale Seul. (L'ARSENALE NORDCOREANO

Il primo storico vertice nel 2000

Per quasi 50 anni i leader dei due Paesi non si sono mai incontrati. Fino al primo, storico, summit nel giugno del 2000: Kim Jong-il (padre di Kim Jong-un) e il presidente del Sud, Kim Dae-jung, si incontrarono a Pyongyang in un vertice in cui fu negoziata la creazione di un parco industriale a Kaesong, una città della Corea del Nord che fino al 2016 ha ospitato industrie e lavoratori sudcoreani, l’apertura della Corea del Nord ai turisti del Sud e i ricongiungimenti di migliaia di famiglie separate dalla zona demilitarizzata. Fu firmata una dichiarazione di intenti per la fine della guerra tra le Coree e la riunificazione della penisola, che però venne disattesa. Seguì un altro incontro nel 2007, tra Kim Jong-il e Roh Moo-hyun.

I test nucleari della Corea del Nord

Ad allontanare nuovamente le due Coree furono gli esperimenti nucleari, iniziati con il primo test atomico effettuato il 9 ottobre del 2006 quando Kim Jong-il diede l'ok per un'esplosione pari a un chilotone, equivalente a mille tonnellate di tritolo. L'ultimo, il più potente test nucleare di Pyongyang, che ha fatto tremare il mondo, risale al 3 settembre 2017, con un'esplosione da 100 chilotoni, quasi cinque volte Nagasaki, tanto che la scossa di terremoto è stata avvertita anche nelle vicine Cina e Russia.

L’avvicinamento a inizio 2018 con le Olimpiadi

La distensione tra le due Coree, dopo anni in cui le esercitazioni nucleari della Corea del Nord e le minacce di Kim Jong-un avevano fatto sì che si interrompesse ogni rapporto diplomatico, è ricominciata a gennaio 2018, favorita dalla volontà riconciliatrice del presidente sudcoreano Moon Jae-in e dalle imminenti Olimpiadi invernali che si sono tenute a febbraio a Pyeongchang. La Corea del Nord ha inviato una delegazione di suoi sportivi, guidata dalla sorella di Kim Jong-un, Kim Yo-jong. Gli atleti dei due Paesi hanno sfilato alla cerimonia inaugurale sotto il vessillo della Corea unita.

27 aprile 2018: Kim Jong-un visita la Corea del Sud

Il 27 aprile 2018, Kim Jong-un è stato il primo leader nordcoreano a mettere piede in Corea del Sud, attraversando la zona smilitarizzata che separa la penisola. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in e Kim si sono stretti la mano al confine, per poi dirigersi verso la Peace House, nel villaggio di Panmunjom, per avviare colloqui formali su denuclearizzare e pace della penisola coreana (FOTO) terminati con la dichiarazione congiunta: “La guerra è finita”, anche se non è stato promulgato un vero e proprio trattato di pace. Una settimana prima del vertice, la Corea del Nord aveva annunciato la sospensione di tutti i test nucleari e missilistici, con la cessazione delle attività del sito atomico di Punggye-ri. "Non abbiamo più bisogno di condurre altri test nucleari, test a medio o lungo raggio o test con Icbm (missili balistici intercontinentali). Ci uniremo agli sforzi internazionali per fermare insieme i test atomici", ha dichiarato Kim per l'occasione. Il 26 maggio 2018 un nuovo incontro al confine, in cui i due leader hanno discusso, tra le altre cose, anche del vertice del 12 giugno a Singapore tra Kim e il presidente statunitense Donald Trump. (TUTTI GLI INSULTI TRA I DUE)

L’incontro del 19 settembre 2018

Nell’ultimo incontro del 19 settembre 2018, le due Coree hanno concordato "per la prima volta su passi specifici per la denuclearizzazione" che includono la chiusura "permanente" della sito di processamento dell'uranio di Yongbyon, ha spiegato Moon. Da parte sua, Kim Jong-un ha affermato che c'è l'intesa su una "penisola libera da armi nucleari e minacce" per avanzare, con l'avanzamento dei rapporti intercoreani, verso una "nuova era di pace e prosperità". Kim ha promesso che visiterà Seul, capitale della Corea del Sud, "nel prossimo futuro". (GLI INCONTRI CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA)

Le tappe della denuclearizzazione

Pyongyang nel corso delle trattative si è detta pronta alla denuclearizzazione "a fasi". Secondo gli esperti, per arrivare al completo smantellamento o all'imposizione di chiari limiti potrebbero volerci tra i sei e i dieci anni. Il processo potrebbe allungarsi ulteriormente e arrivare fino a quindici anni, per venire incontro alle richieste di sicurezza del regime.

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