È morto Henry Kissinger, da Segretario di Stato a Nobel per la pace: la sua storia. FOTO
Lo scorso maggio aveva compiuto 100 anni. Autore della celebre frase “Il potere è il massimo afrodisiaco", ha segnato la storia della politica statunitense, e non solo, prima sotto la presidenza Nixon e poi con Ford
- È morto nella sua casa in Connecticut l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger. Lo scorso maggio aveva compiuto 100 anni. Autore della celebre frase "Il potere è il massimo afrodisiaco", c’è chi lo considera un genio diplomatico e chi un genio del male. Ecco la sua storia
- Heinz Kissinger nasce a Fürth, in Baviera, nel 1923 da una famiglia piccolo borghese di origine ebraica che lascia la Germania nel 1938, con le persecuzioni naziste. Negli Usa cambia il suo nome in Henry, inizia a studiare e poi con la guerra torna in Europa, dove ricopre incarichi speciali e grazie alla quale ottiene la cittadinanza americana
- Si laurea ad Harvard nel 1950. Nel 1955 incontra il miliardario Nelson Rockfeller, di fede repubblicana e vicino al presidente Eisenhower. L’incarico di direttore degli studi speciali gli apre le porte della politica di alto livello e lo fa conoscere ai più importanti esponenti politici americani
- Nel 1969 Richard Nixon vince le presidenziali statunitensi e offre a Kissinger il ruolo di Assistente del Presidente per la Sicurezza nazionale. Molto discusso è l’appoggio che Kissinger e gli Usa danno in quegli anni alle giunte militari che prendono il potere nel “giardino di casa” americano, il Sudamerica, soprattutto in funzione anticomunista
- Henry Kissinger condusse, nella massima segretezza e parallelamente al bombardamento di Hanoi, i negoziati con Le Duc Tho per porre fine alla guerra del Vietnam. La firma di un cessate il fuoco gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1973, in 'comproprietà' con i nordvietnamiti, che questi ultimi rifiutarono. Kissinger non andò a Oslo, per paura di manifestazioni, e per l'occasione venne quindi sostituito dall'ambasciatore americano
- Kissinger passa indenne lo scandalo Watergate e di lui si avvale anche Gerald Ford. Poi la sconfitta di Ford e l'elezione del democratico Jimmy Carter segnarono la fine della sua carriera pubblica, non dell'impegno in politica estera attraverso gruppi come la Trilaterale
- Dopo aver lasciato il governo nel 1977, Kissinger fondò il celebre studio di consulenza Kissinger Associates, attraverso la cui porta girevole passarono ministri e sottosegretari e i cui clienti erano governi mondiali grandi e piccoli
- Per il politologo Robert Kaplan, Kissinger è stato il più grande statista bismarckiano del Ventesimo secolo. Con un occhio attento anche sull'Italia, di cui Kissinger, amico intimo di Gianni Agnelli, apprezzava il ruolo nel Patto atlantico pur avendo il Partito comunista più potente d'Occidente
- In queste ultime settimane, dallo scoppio della guerra tra Hamas e Israele il 7 ottobre 2023, Kissinger non era mai intervenuto pure essendo stato uno dei protagonisti del conflitto del Kippur che vide Israele vincitrice nel 1973 (In foto, immagine d'archivio con Netanyahu)
- Tra i suoi ultimi impegni pubblici, un incontro nella residenza a Washington dell'ambasciatrice italiana Mariangela Zappia con la premier Giorgia Meloni la scorsa estate. Kissinger incontrò a Pechino il presidente Xi Jinping e alti funzionari del Partito comunista cinese
- In occasione del suo centesimo compleanno, sul Washington Post, il figlio David, interrogandosi sulla eccezionale vitalità fisica e mentale del padre, individuò la ricetta nell'inesauribile curiosità per le sfide esistenziali del momento: dalla minaccia delle atomiche negli anni '50 all'intelligenza artificiale su cui due anni fa scrisse il penultimo libro, The age of Ai: and our human future, a cui ha fatto seguito Leadership: Six studies in world strategy