Emmanuel Macron compie 47 anni, la fotostoria del presidente francese
Convinto europeista, si è presentato per la prima volta come indipendente ed è stato rieletto al ballottagio del 24 aprile 2022. Dai gilet gialli alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente e al caos politico dell'ultimo anno, il suo percorso è stato caratterizzato da alti e bassi
- Il presidente francese, Emmanuel Macron, compie oggi - 21 dicembre 2024 - 47 anni. Nato ad Amiens, nel 1977, è il politico più giovane ad aver ricoperto questa carica nella storia della Repubblica di Francia. Il suo primo mandato, infatti, l'ha ottenuto a 39 anni, dopo una carriera da enfant prodige
- Macron è nato in una famiglia di medici e ha completato i suoi studi a Sciences Po all'École Nationale d’Administration (oggi Istituto per il servizio pubblico), un prestigiosissimo centro per la formazione dell'alta funzione pubblica frequentato da molte figure di spicco. Per un periodo di tempo ha lavorato alla Rothschild & Cie Banque, una banca d’affari del gruppo Rothschild
- Si trova in politica da relativamente poco tempo. Dopo essere stato consigliere dell'ex presidente francese François Hollande, ha ricoperto la carica di ministro dell'Economia durante il governo socialista di Manuel Valls, tra il 2014 e il 2016. Il 30 aprile di quell'anno si è dimesso, per poi annunciare la sua prima candidatura all'Eliseo, con un comizio tenuto a Bobigny, nel dipartimento della Senna-Saint-Denis
- Allora Macron aveva già fondato un nuovo partito, En Marche, e aveva scelto di presentarsi alle elezioni presidenziali del 2017 come candidato indipendente, definendosi né di destra né di sinistra. Nel suo primo discorso disse di voler superare i "blocchi" che paralizzavano la Francia, e in quelli successivi ribadì più volte il suo convinto europeismo. "L’Europa siamo noi. Bruxelles siamo noi. Abbiamo bisogno dell’Europa", disse durante un comizio a Lille
- Anche se, come sottolineano diverse testate, Macron all'epoca era semisconosciuto, la sua campagna elettorale fu molto efficace. L'allora candidato superò il primo turno delle presidenziali ottenendo il 23,8% dei voti e poi conquistò la presidenza sfidando Marine Le Pen al ballottaggio. Per lui votò il 66% degli elettori. Quando il risultato era oramai chiaro, Macron raggiunse i suoi sostenitori al Louvre e fece risuonare l'Inno alla gioia, che è l'inno dell'Unione europea
- Anche in quell'occasione, come sempre, al suo fianco c'era la moglie Brigitte Trogneux. I due hanno 24 anni di differenza e si sono conosciuti durante un corso scolastico di recitazione. Allora lui era uno studente e lei una professoressa, con marito e figli. Nel 2007, dopo il suo divorzio, la coppia si è sposata. Il presidente in passato ha detto che sono "una cosa sola"
- Durante la sua prima presidenza, Macron ha dovuto affrontare diverse crisi. Una delle più gravi è stata quella delle proteste dei gilet gialli, così chiamata perché i dimostranti indossavano giubbotti catarifrangenti gialli. Le proteste iniziarono nel novembre 2018, a causa dell'introduzione di nuove tasse che avrebbero aumentato il prezzo del carburante. Le manifestaizoni andarono avanti per mesi, diventando via via sempre più grandi. In alcuni casi scoppiarono tafferugli e ci furono scontri anche violenti
- Le proteste coinvolsero direttamente Macron perché i manifestanti lo additarono come il presidente dei ricchi, arrivando a chiederne le dimissioni. Successivamente, le persone cominciarono a scendere in strada anche a causa di un malcontento più generale, che aveva solo in parte a che fare coi rincari. Macron non fece un passo indietro, ma a gennaio dell'anno successivo tenne un discorso alla nazione in cui criticò le violenze dei gilet gialli, promise una serie di riforme e l'avvio di un "grande dibattito nazionale"
- I gilet gialli furono motivo di rinnovata tensione anche tra Francia e Italia. A febbraio 2019 Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, che allora era il capo politico del M5s, incontrarono uno dei leader dei gilet gialli che apparteneva alla fazione più estremista. Non era la prima volta che il M5s appoggiava le proteste e nei giorni seguente Parigi richiamò il suo ambasciatore in Italia sostenendo che il nostro Paese aveva violato "il rispetto che deve esistere tra governi democraticamente e liberamente eletti"
- Successivamente i rapporti sono molto migliorati. Nel novembre 2022 Macron e l'allora presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno firmato il Trattato del Quirinale, un accordo bilaterale di cooperazione che tocca svariati settori, dalla lotta al terrorismo al coordinamento delle strategie per l’esplorazione dello spazio, e serve più in generale a rafforzare la relazione tra Parigi e Roma
- Macron ha anche firmato un altro importante documento, il Trattato di Acquisgrana. Si tratta di un accordo di amicizia con la Germania, siglato nel 2019, quando alla guida del Paese c'era la cancelliera Angela Merkel, che prevedeva tra l'altro la creazione di un consiglio di difesa comune e una maggiore integrazione economica
- Il giorno della firma Macron disse: "In un momento in cui l’Europa è minacciata al suo interno dal risorgere dei nazionalismi Germania e Francia devono assumersi la loro responsabilità e indicare la strada". Il presidente ha infatti visto nella cancelliera un'alleata anche per il progetto europeo su cui tuttora continua a lavorare. In foto: Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
- Per quanto riguarda la pandemia di Covid-19, il presidente francese ha assunto da subito un atteggiamento molto rigorista, portando avanti chiusure e limitazioni simili a quelle che abbiamo visto in Italia, e ha spinto molto anche sulla campagna vaccinale. In un'intervista disse di voler "rompere le palle" il più possibile a chi non si era voluto vaccinare
- Nell'aprile 2022 Macron ha sfidato, come nel 2017, la leader del Rassemblement National Marine Le Pen. Passa il primo turno, con il 27,60% dei voti. Al ballottaggio si è aggiudicato la vittoria e un altro mandato all'Eliseo, con il 58,6% dei voti
- Nel giugno dello stesso anno, in Francia si tengono le elezioni legislative. Il partito di Macron perde la maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale (che invece aveva ottenuto cinque anni prima), riuscendo però a tenersi stretta quella relativa. Questo rende molto complicata la sua seconda presidenza, mentre intanto la sua popolarità tra la cittadinanza continua a calare
- Dopo l'esito del voto nell'estate 2022, la prima ministra Élisabeth Borne (del partito di Macron), prendendo atto dei mutati equilibri politici, decide di lasciare l'incarico. Il presidente respinge però le sue dimissioni. Fu lei stessa a dire in un discorso che la situazione era inedita per la Quinta Repubblica francese. Guardando ai rapporti con l'Italia, di lei si ricordano i toni duri contro Roma per la gestione del dossier migranti
- Borne diventa estremamente impopolare in Francia, a causa dell'ampio ricorso a una procedura legislativa che salta l'approvazione dei deputati dei testi (quella di cui all'art. 49.3 di Costituzione) e per una riforma delle pensioni che non è piaciuta, causando proteste anche violente in tutto il Paese. Nel gennaio 2024 si dimette, secondo molti forzata proprio da Macron. Il nuovo premier è Gabriel Attal (ministro dell'Istruzione del governo Borne)
- Nell'estate 2024, con le Olimpiadi di Parigi alle porte, si tengono nuove elezioni legislative. È Macron a convocarle, in anticipo di 3 anni, per lo scarso risultato della coalizione di governo alle europee di giugno. Al primo turno è il Rassemblent National di Le Pen a risultare il favorito. Così, per il secondo turno, la sinistra del Nuovo Fronte Popolare (arrivata seconda) si allea con l'Ensemble di Macron. Insieme vincono, ma senza maggioranza assoluta. È stallo politico
- Attal si dimette ufficialmente il 16 luglio 2024 (le prime dimissioni, dell'8 luglio, non erano state accettate da Macron). Mentre si fatica a trovare un nuovo premier, il suo governo resta in carica per gli affari correnti. Anche perché ad agosto iniziano le Olimpiadi, secondo molti utilizzate da Macron per sviare le polemiche sulle difficoltà politiche
- Dal 5 settembre il premier è Michel Barnier, repubblicano di centrodestra (in foto, a sx). La scelta non piace alla sinistra. A inizio dicembre viene sfiduciato con una mozione presentata dal Nuovo Fronte Popolare ma appoggiata anche dal Rassemblent. Entrambi i partiti erano molti critici sulla Legge di Bilancio per il 2025. Il 13 dicembre Macron nomina premier François Bayrou (in foto, a dx)
- A livello internazionale, Macron si è sempre mostrato vicino all'Ucraina nella guerra con la Russia: è uno dei leader politici che più volte hanno parlato dell'eventualità di inviare truppe occidentali in supporto di Kiev. Sul fronte mediorientale, si è invece espresso per "smettere di consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza"
- Su altri fronti, a fine 2022 era stata resa pubblica la notizia, riportata da Le Parisien, secondo cui Macron risulta indagato con l'accusa di "favoritismo" e "finanziamento illecito della campagna elettorale" del 2017 da parte della Procura finanziaria nazionale. Le indagini, in base a quanto emerso, riguardano i legami tra lo stesso premier francese e la società di consulenza McKinsey. Sulla vicenda non ci sono però più stati aggiornamenti. Secondo la Costituzione francese, il presidente gode di immunità totale durante il suo mandato