I link per orientarsi nel flusso di informazione e disinformazione che circola intorno al nuovo Coronavirus e che l’OMS ha definito "infopedia"
Il report quoditiano del 2 febbraio dell’Organizzazione mondiale della Sanità sull’andamento della lotta al Coronavirus Wuhan è dedicato alla 'infodemia'. Col termine si intende l’informazione di pessima qualità e fuorviante che circola sull’argomento. Sono molte infatti le bufale, diffuse più o meno consapevolmente e intenzionalmente soprattutto sui social network, e supportate da foto e video spacciati per documentazione del Coronavirus quando invece si riferiscono ad altri fatti se non sono addirittura inventate di sana pianta.
Per aiutare i lettori a districarsi nel flusso di informazioni e sapere dove andare ad attingere la versione ufficiale dalle fonti primarie, ecco un elenco di siti e account social che garantiscono notizie e dati attendibili.
Informazioni globali
La fonte più attendibile a livello globale è proprio l’OMS, che per far fronte al problema ha allestito una sezione dei proprio sito, molto ben organizzata. Oltre alle informazioni ufficiali sull’epidemia diramate tramite i bollettini ufficiali quotidiani, c’è una parte dedicata alla smentita di alcuni falsi miti che circolano in rete. L’OMS ha rinforzato anche le energie profuse sugli account social: è quindi possibile seguire gli aggiornamenti ufficiali sull’andamento del Coronavirus via Twitter, Facebook, Instagram, Linkedin, Pinterest e per i cinesi su Weibo. Sulla piattaforma che va per la maggiore tra i giovanissimi, il social di condivisione di videoclip TikTok, è possibile avere informazioni tramite l’account della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale, battezzato We Are Humanitarians. Per i canali più tradizionali, è stato aperto anche un numero verde, il 1500.
Altra fonte a cui attingere senza paura di bufale è la pagina dedicata al nuovo Coronavirus dallo European Center for Disease Prevention and Control, agenzia europea che si occupa di trovare le risposte più adeguate in caso di pandemia a livello comunitario.
Informazioni sull’Italia
Lavoro del tutto analogo a quanto svolto a livello mondiale dall’OMS viene compiuto in Italia dal Ministero della Salute. Sul sito ufficiale è stato aperto un vero e proprio portale ricco di informazioni aggiornate e attendibili. Disponibili anche i poster con le precauzioni principali in caso di rientro da un viaggio nelle zone colpite o in quelle limitrofe e per i viaggiatori internazionali, in più lingue.
I dati sui contagi reali e sui casi in fase di analisi occupano una pagina apposita.
Il Ministero ha anche un account Facebook, Twitter e YouTube dove vengono diffuse le ultime notizie e alcuni consigli di comportamento sanitario.
Altra ottima fonte è il sito dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive Spallanzani, che dirama bollettini quotidiani sulla ricerca riguardo il Coronavirus Wuhan. Oppure rivolgersi alla pagina dedicata dall’Istituto Superiore di Sanità.
Gli ultimi aggiornamenti per chi viaggia o intende farlo sono invece disponibili alla pagina Viaggiare Sicuri dell’Unità di Crisi della Farnesina.
Fact-checkers
I giornalisti di tutto il mondo si stanno prodigando per distinguere il vero dal falso, o quantomeno l’attendibile e verificato dal fuorviante senza fondamento. In ogni redazione ci si confronta quotidianamente con documenti plausibili che circolano online da controllare e ricontrollare. Insieme a loro ci sono anche le diverse organizzazioni di fact-checker riunite in un progetto internazionale (International Fact Checking Network) dedicato al Coronavirus. Tra i partecipanti al progetto anche l’italiana Pagella Politica. E al loro fianco si è schierata anche Facebook, che ha iniziato a oscurare, cancellare o in alcuni casi solo etichettare in modo però molto esplicito, quei contenuti che sono stati giudicati fake, in un modo o nell’altro, dall’IFCN.
1500 Numero di pubblica utilità Coronavirus