Coronavirus, attenzione alle bufale che si sono diffuse su WhatsApp

Tecnologia

Si tratta di alcuni audio e di un messaggio testuale, tutti catalogabili come notizie false e prive di fondamento scientifico. Per non farsi condizionare, allora, meglio informarsi tramite fonti certe e attendibili

Le bufale che stanno riguardando il coronavirus (qui il LIVE) sono arrivate anche su app e social network. Tra i più bersagliati dalle notizie prive di qualsiasi fondamento scientifico c'è soprattutto WhatsApp, dove negli ultimi giorni sono apparsi messaggi audio e testuali totalmente falsi. Per non farsi condizionare da inutili allarmismi, esistono però fonti attendibili, alcune della quali lavorano per sgombrare il campo dalle bufale che circondano argomenti come quelli del virus cinese, così come stanno facendo i fact-checkers di tutto il mondo, riuniti nel progetto dell’International Fact-Checking Network.

Audio-bufale già smentite

Proprio a proposito di bufale, nelle ultime ore hanno preso piede sulla popolarissima app di messaggistica alcuni audio, totalmente falsi e privi di fondamento, che hanno scatenato il panico in chi li ha ricevuti. Come scrive il portale Open, si tratta di due audio che gridano ad un presunto allarme legato proprio al virus 2019 n-CoV: “A Lecce un cinese è stato ricoverato per il Coronavirus! State alla larga!”, si sente, come da ricostruzione dello stesso sito della testata giornalistica. In sostanza, l’audio-bufala, racconta che all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale di Lecce “Vito Fazzi” sia giunto un cinese, da poco tornato da Wuhan, in gravissime condizioni e che sia stato ricoverato in quanto infettato dal coronavirus. Silvano Fracella, primario del pronto soccorso leccese, ha confermato tramite le colonne del Corriere della Sera che si tratta ovviamente di una notizia totalmente falsa che fa riferimento ad un professore di musica che, una volta tornato dalla Cina, si è intenzionalmente sottoposto ad alcuni controlli di routine per scongiurare ogni pericolo ed è già stato mandato a casa in quanto non coinvolto dall’infezione del virus.

Un messaggio infondato

Un’altra notizia del tutto falsa e senza alcun fondamento scientifico è circolata sempre sulla popolarissima app di messaggistica istantanea ed è, questa volta un messaggio testuale. Come ricostruisce sempre il Corriere della Sera, che pubblica lo screen del messaggio, chi ha voluto diffondere questa bufala scrive che “sarebbe consigliabile non andare nei negozi cinesi per un breve-medio periodo, finché questo virus non sarà sconfitto. Il motivo? Molte persone e commercianti cinesi che lavorano in Italia hanno contatti continui con la catena di distribuzione nei loro ingrossi, dove tanti imprenditori vengono o sono passati per Wuhan per ovvi motivi di business nell’ultimo periodo”. Nulla di più falso, anche perché il nostro Paese sta approntando una task force in tutti gli aeroporti per adottare severe misure di controllo e prevenzione, soprattutto per tutti coloro che rientrano proprio dalla Cina.

Le fonti certe e attendibili

Per non incorrere in queste falsità, basta attenersi alle fonti ufficiali e certificate. E’ possibile seguire la reale diffusione del coronavirus grazie alla mappa realizzata dagli esperti del Johns Hopkins Center for Systems Science and Engineering, monitorare i siti del nostro Ministero della Salute o dell’Istituto Superiore di Sanità (che ha preparato una sezione dedicata interamente al coronavirus) o ancora seguire il profilo Twitter dell’International Fact-Checking Network, all’interno del quale almeno 48 organizzazioni provenienti da 30 diversi Paesi stanno lavorando per fornire al pubblico solamente notizie vere e scientificamente attendibili.  

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