Hong Kong, eletto il nuovo Consiglio legislativo. Affluenza poco sopra minimi storici

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Le autorità di Hong Kong hanno diffuso i risultati delle elezioni del Consiglio legislativo, che si sono tenute il 7 dicembre: tutti i 90 membri sono stati scelti ed entreranno in carica il prossimo primo gennaio. Il voto, con le candidature riservate ai "patrioti" pro-Pechino, si è svolto a pochi giorni dal devastante incendio di Wang Fuk Court che ha causato almeno 159 morti. Affluenza al 31,9%, rispetto al 30,2% del 2021

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Le autorità di Hong Kong hanno diffuso i risultati delle elezioni del Consiglio legislativo, che si sono tenute il 7 dicembre.  Come riporta l'agenzia di stampa cinese "Xinhua", tutti i 90 membri sono stati scelti: 40 sono stati designati dalla Commissione elettorale, 30 da circoscrizioni funzionali e 20 da circoscrizioni geografiche tramite elezioni dirette. È stato così definito il nuovo Consiglio legislativo, l’ottavo, che inizierà il suo mandato quadriennale il primo gennaio 2026. Il voto, con le candidature riservate ai "patrioti" pro-Pechino, si è svolto a pochi giorni dal devastante incendio di Wang Fuk Court che ha causato almeno 159 morti. L’affluenza è stata bassa.

Affluenza poco sopra i minimi storici

Il governo di Hong Kong, nei giorni scorsi, ha messo in piedi una campagna per cercare di portare gli elettori alle urne delle Parlamentari di domenica, diffondendo anche avvertimenti ufficiali contro la diffusione del dissenso. Alla fine, l’affluenza si è assestata poco sopra i minimi storici: al 31,9%, rispetto al 30,2% del 2021. Sono andate ai seggi circa 1,32 milioni di persone, dei 4,14 milioni di elettori registrati.

Niente opposizione

Queste elezioni sono state le seconde per la LegCo, il Parlamentino locale, a tenersi senza rappresentanti dell'opposizione pro-democrazia. Nel 2021, infatti, c’è stata una riforma elettorale draconiana che ha limitato le candidature alle figure filo-establishment. Prima del 2021, le elezioni legislative di Hong Kong erano caratterizzate da scontri violenti tra le fazioni pro-Pechino e pro-democrazia, con quest'ultima che spesso otteneva circa il 60% del voto popolare, raggiungendo almeno una minoranza di blocco in assemblea. Ma Pechino ha riorganizzato il sistema elettorale nel 2021, dopo le proteste di massa pro-democrazia del 2019 spesso sfociate in violenza.

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I nuovi membri

La corsa di domenica ha visto la partecipazione di 161 candidati approvati dal governo, senza i due maggiori partiti pro-democrazia: il Partito Civico, scioltosi nel 2023, e il Partito Democratico, in fase di dissoluzione. Il governatore di Hong Kong John Lee si è congratulato con i nuovi deputati del Consiglio e ha sottolineato che guideranno le riforme istituzionali, dopo l'incendio più letale che abbia mai colpito la città negli ultimi decenni. Mentre quanti hanno votato, ha aggiunto il governatore, hanno mostrato "sostegno all'impegno del governo per la ripresa e le riforme dopo la tragedia e per l'elezione di deputati capaci e impegnati a guidare la riforma istituzionale". Secondo l'agenzia di stampa cinese "Xinhua", i deputati più votati sono stati Perry Yiu, con 1.397 voti, e Yan Chan, con 1.386. Tra i nuovi membri c’è anche la campionessa olimpica di scherma, ora rappresentante del settore turistico, Vivian Kong.

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