Elezioni Hong Kong 2025, i candidati alle legislative e lo scenario politico

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Introduzione

Domani, 7 dicembre 2025, sono in programma le elezioni legislative a Hong Kong. Si tratta del secondo appuntamento elettorale a tenersi dopo la riforma imposta nel 2020 da Pechino, che ha modificato il sistema politico del territorio per la prima volta dal suo ritorno sotto la sovranità della Cina dal 1997. 

Quello che devi sapere

Come funzionano le elezioni a Hong Kong

L’assemblea legislativa di Hong Kong è composta da 90 membri, di cui solamente 20 sono eletti direttamente dalla popolazione. La maggioranza relativa di questi legislatori, 40, sono scelti da un comitato composto da 1500 persone fedeli alla linea politica della Cina. Infine, i rimanenti 30 seggi sono assegnati da ‘circoscrizioni funzionali’, cioè elettori che appartengono a settori professionali come l’educazione o quello legale. 

 

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Il Comitato per la Revisione dell’Eleggibilità dei Candidati

In ogni caso i candidati, prima di poter essere selezionati, devono essere approvati dal Comitato per la Revisione dell’Eleggibilità dei Candidati: si tratta di un organismo composto da ufficiali anziani di Hong Kong, che cooperano con le forze di polizia per condurre controlli sul “patriottismo” dei candidati. Il comitato ha il potere discrezionale di escludere tutte le persone che non rientrano nei parametri imposti da Pechino. 

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La fine del sistema democratico a Hong Kong

In base a quanto riportato da Reuters, secondo i critici questo sistema rende di fatto impossibile alle forze a favore della democrazia esercitare una rilevante influenza o tenere sotto controllo le decisioni del potere politico di Hong Kong. A rendere ancora più grave il quadro lo scorso aprile l’Hong Kong Democratic Party , la più importante e anche l’ultima formazione di opposizione democratica rimanente, è stata di fatto obbligata a sciogliersi da Pechino. Il movimento era nato tre anni dopo il ritorno del territorio alla Cina dal Regno Unito, ed è stato il baluardo delle forze democratiche che tentavano di resistere alla spinta di Pechino contro il sistema democratico di Hong Kong.

La storia recente di Hong Kong

Hong Kong è un territorio facente parte della Cina, situato a sud del Paese e affacciato sul mar Cinese meridionale. La sua storia recente è però molto legata al Regno Unito: nel 1842 infatti l’isola di Hong Kong fu ceduta all’allora Impero Britannico dopo la Prima guerra dell’oppio, e nel 1898 la Cina ha ‘affittato’ a Londra l’attuale territorio per 99 anni. Nel secondo dopoguerra Hong Kong conosce un imponente sviluppo economico e sociale, facendo rientrare il territorio nelle cosiddette “quattro tigri asiatiche”. Nel 1997, in ogni caso, Hong Kong torna sotto il controllo della Cina con la promessa di “un Paese due sistemi”, a difesa dell’economia capitalistica e delle parziali libertà democratiche del territorio.

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Le proteste del 2019 e la riforma del 2020

Negli anni dopo il passaggio sotto la sovranità cinese, ci sono stati diversi episodi di tensione tra la popolazione di Hong Kong e le autorità di Pechino. I più gravi si sono registrati nel 2019, quando milioni di persone sono scese in piazza per protestare contro la legge sull’estradizione verso la Cina, e per chiedere più democrazia nel territorio. In risposta nel 2020 Pechino ha imposto una nuova legge sulla sicurezza, entrata in vigore nel giugno di quell’anno e che di fatto ha messo in discussione la libertà di parola e assemblea, silenziato l’opposizione e inferto un duro colpo ai gruppi che lottano per i diritti civili. Nello stesso anno gli Stati Uniti hanno revocato lo speciale trattamento commerciale di Hong Kong, con il presidente Trump che ha accusato la Cina di aver sostituto la promessa di “un Paese due sistemi” con “un Paese un sistema”.

Le elezioni del 2025 a Hong Kong

In questo contesto, dunque, si tengono domani le elezioni legislative. I lealisti verso Pechino, secondo Reuters, hanno cercato di candidare volti più giovani nel tentativo di legittimare il Consiglio Legislativo di Hong Kong. I partiti pro Cina, che controllano l’assemblea, si trovano infatti nella posizione di dover sostituire circa un terzo dei membri del Consiglio che hanno deciso di ritirarsi. Tra i volti indicati per questa corsa elettorale ci sono Vivian Kong, 31enne schermitrice medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2024 a Parigi, e Howard Chao, 38enne figlio del tycoon Cecil Chao. Vivian Kong non correrà per uno dei 20 seggi eletti dalla popolazione, a per uno dei 30 riservati a chi rappresenta settori professionali.

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L’affluenza alle elezioni di Hong Kong

Secondo le previsioni degli analisti, le elezioni del 2025 potrebbero portare con loro un record negativo sull’affluenza. Al precedente appuntamento elettorale del 2021 si erano recati alle urne solamente il 30,2% degli aventi diritto: questa volta le autorità stanno mettendo in campo diverse iniziative per cercare di aumentare l’affluenza. Diverse camere di commercio e aziende statali cinesi, così come compagnie locali, stanno spingendo i lavoratori a recarsi alle urne e alcune hanno persino promesso permessi retribuiti per assentarsi da lavoro e andare a votare. 

 

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