Nigeria, 50 dei 303 studenti rapiti in una scuola sono fuggiti. Cosa vogliono i rapitori

Mondo
©Getty

Dopo il rapimento avvenuto lo scorso venerdì in una scuola nello stato del Niger, il Ministro dell’Istruzione nazionale ha ordinato la chiusura di 47 scuole secondarie convitto in tutto il Paese. L’allerta resta alta, mentre c’è chi si chiede come sia stato possibile che 300 studenti siano stati rapiti e portati via in contemporanea 

ascolta articolo

Cinquanta dei 303 studenti rapiti venerdì 21 novembre dalla St. Mary's Catholic Co-educational School nello Stato del Niger (nella Nigeria occidentale), sono riusciti a fuggire e sono ritornati dalle loro famiglie. Lo ha reso noto il presidente dell'Associazione cristiana della Nigeria e proprietario dell'istituto, monsignor Bulus Dauwa Yohanna. Al momento, però, resta sconosciuto sia il luogo in cui sono stati trattenuti che le circostanze che ne hanno consentito la fuga. 

A signboard for St Mary's Private Catholic Secondary School stands at the entrance of the school in Papiri, Agwarra local government, Niger state, on November 23, 2025. Fifty of the more than 300 children snatched by gunmen from a Catholic school in Nigeria have escaped their captors, a Christian group said in a statement on November 23. 
"We have received some good news as fifty pupils escaped and have reunited with their parents," said the Christian Association of Nigeria in a statement, adding they escaped between November 21 and 22.
Gunmen raided early November 21 St Mary's co-education school in Niger state in western Nigeria, taking 303 children and 12 teachers in one of the largest mass kidnappings in Nigeria. (Photo by Ifeanyi Immanuel Bakwenye / AFP via Getty Images)
23 novembre 2025 | St. Mary's Catholic School in Papiri, Agwarra (Stato del Niger)

Cosa è successo alla St. Mary's Catholic Co-educational School

Venerdì si è verificato uno dei più grandi rapimenti di massa della storia del paese. La Christian Association of Nigeria (CAN) dopo aver accertato il numero degli studenti scomparsi, ha sottolineato che oltre a loro, sono stati rapiti anche 12 insegnanti. Gli studenti hanno un’età compresa tra i dieci e i diciotto anni e rappresentano quasi la metà dei 629 allievi che frequentano l’istituto. Dopo l’accaduto, il governatore dello stato del Niger, Mohammed Umar Bago, ha dichiarato che la polizia e il dipartimento di intelligence hanno avviato un’indagine “sulle dinamiche del rapimento per intercettare il gruppo” che potrebbe aver compiuto altri rapimenti in zona. 

Potrebbe interessarti

Nigeria, esplosione di un camion cisterna: decine di morti

Open lockers and scattered personal belongings are seen inside a dormitory in Papiri, Agwarra local government, Niger state, on November 23, 2025. Fifty of the more than 300 children snatched by gunmen from a Catholic school in Nigeria have escaped their captors, a Christian group said in a statement on November 23. 
"We have received some good news as fifty pupils escaped and have reunited with their parents," said the Christian Association of Nigeria in a statement, adding they escaped between November 21 and 22.
Gunmen raided early November 21 St Mary's co-education school in Niger state in western Nigeria, taking 303 children and 12 teachers in one of the largest mass kidnappings in Nigeria. (Photo by Ifeanyi Immanuel Bakwenye / AFP via Getty Images)
23 novembre 2025 | St. Mary's Catholic School in Papiri, Agwarra (Stato del Niger)

Tre rapimenti nel giro di una sola settimana: è massima allerta

Per gestire la situazione, il presidente del paese Bola Tinubu ha deciso di annullare i suoi impegni internazionali previsti in settimana. In un video condiviso da CAN e riportato da The Guardian, un membro dello staff della scuola che è riuscito a fuggire durante l’irruzione, sostiene di aver sentito avvicinarsi auto e motociclette prime di sentire spari continui e ripetuti: “gli aggressori hanno agito per quasi tre ore”. Al momento, nessun gruppo armato ha rivendicato la responsabilità dell’ultimo attacco, né di quello avvenuto lo scorso martedì in una chiesa nel vicino Stato di Kwara dove almeno due persone sono state uccise e diversi fedeli sono stati rapiti, né di quello avvenuto lunedì in un collegio nello stato di Kebbi dove sono scomparse alemeno 20 studentesse. Nel 2015, il governo nigeriano ha approvato la “Dichiarazione sulle scuole sicure”, che delinea misure concrete per salvaguardare la natura civile delle scuole e delle università al fine di garantire agli studenti un accesso sicuro all'istruzione durante i conflitti. L'Unicef ha invitato tutte le parti interessate a proseguire gli sforzi per attuare pienamente la Dichiarazione sulle scuole sicure in Nigeria. 

Potrebbe interessarti

Nigeria, liberati i 38 fedeli rapiti in chiesa cristiana

A general view of scattered belongings inside a student dormitory at St. Mary's Catholic School in Papiri, Agwarra local government, Niger state, on November 23, 2025. Fifty of the more than 300 children snatched by gunmen from a Catholic school in Nigeria have escaped their captors, a Christian group said in a statement on November 23. 
"We have received some good news as fifty pupils escaped and have reunited with their parents," said the Christian Association of Nigeria in a statement, adding they escaped between November 21 and 22.
Gunmen raided early November 21 St Mary's co-education school in Niger state in western Nigeria, taking 303 children and 12 teachers in one of the largest mass kidnappings in Nigeria. (Photo by Ifeanyi Immanuel Bakwenye / AFP via Getty Images)
23 novembre 2025 | St. Mary's Catholic School in Papiri, Agwarra (Stato del Niger)

Dietro ai rapimenti non c’è ideologia ma denaro

Rapire per poi chiedere un riscatto. È questa una delle ragioni principali a spingere le bande armate che vivono entro i confini nigeriani ad organizzare rapimenti nelle scuole delle zone rurali. Nella parte occidentale del paese si estende una vasta foresta ed è lì che i gruppi armati hanno i loro accampamenti. È importante sottolineare come le bande non abbiano particolari inclinazioni ideologiche – come affermato dallo stesso mons. Yohanna - ma sono piuttosto motivate da ragioni economiche. Negli ultimi anni, tuttavia, diversi analisti hanno evidenziato un rafforzamento del legame di quest'ultime con alcuni dei gruppi jihadisti che operano soprattutto nella parte nordorientale del paese. In Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, vivono tanti cristiani quanti musulmani: entrambi sono vittime degli attacchi degli islamisti radicali, nonostante Trump abbia parlato solo di un “eccidio mirato di cristiani” e abbia dichiarato di star valutando un’azione militare nel paese.

Potrebbe interessarti

Trump minaccia raid in Nigeria contro gli jihadisti: cosa succede

I dati non coincidono con le dichiarazioni del Presidente Trump

Armed Conflict Location & Event Data ha evidenziato che oltre 20.400 civili sono stati uccisi in Nigeria durante attacchi armati tra gennaio 2020 e settembre del 2025. Tra le vittime, nonostante il centro di monitoraggio non abbia determinato l’affiliazione religiosa della maggior parte dei civili, 317 morti sono attribuite ad attacchi contro i cristiani, mentre 417 sono state segnalate tra i musulmani. Secondo quanto riporta Associated Press, l'analista della sicurezza Nnamdi Obasi, consulente senior del think tank International Crisis Group, ha spiegato che, "mentre i gruppi estremisti hanno devastato sia i cristiani che i musulmani nel nord-est della Nigeria, gruppi di banditi hanno invece terrorizzato le comunità in prevalenza musulmane nel nord-ovest".

Potrebbe interessarti

Mutilazioni genitali, una nuova vita con la chirurgia rigenerativa

L’appello del Papa

Durante la preghiera settimanale dell'Angelus di domenica 23 novembre, anche Papa Leone XIII ha lanciato un appello per la liberazione degli studenti e degli insegnanti, esortando "le autorità competenti a prendere decisioni appropriate e tempestive per garantire la loro liberazione". Sono anni che la Nigeria si trova a dover fronteggiare gravi problemi di sicurezza dovuti a più fattori, quindi non soltanto religiosi ma legati anche alla scarsità di terre e risorse idriche.

Potrebbe interessarti

Nigeria, paura dopo maxi rapimento scolastico: appello Papa

Mondo: I più letti